Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 12 dicembre 2016, n. 25409
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 12 dicembre 2016, n. 25409

Anche in tema di società di persone vale il principio, proprio delle società di capitali, secondo il quale, ai fini della valutazione della pertinenza di un atto compiuto dagli amministratori rispetto all’oggetto sociale, il criterio da seguire è quello della strumentalità, diretta o indiretta, dell’atto medesimo rispetto all’oggetto sociale stesso, inteso come la specifica attività...

Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 13 settembre 2016, n. 17989
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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 13 settembre 2016, n. 17989

Le obbligazioni pecuniarie da adempiersi al domicilio del creditore, secondo il disposto dell’articolo 1182 c.c., comma 3, sono – agli effetti sia della mora ex re ai sensi dell’articolo 1219 c.c., comma 2, n. 3, sia della determinazione del forum destinatae solutionis ai sensi dell’articolo 20 c.p.c., ultima parte, – esclusivamente quelle liquide, delle quali,...

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 25 luglio 2016, n. 15283
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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 25 luglio 2016, n. 15283

La competenza della Corte d’Appello in unico grado è la regola generale prevista dall’ordinamento di settore per la determinazione giudiziale delle indennità dovute, nell’ambito di un procedimento espropriativo, a fronte della privazione o compressione del diritto dominicale dell’espropriato; tale regola si applica, perciò, anche alla determinazione dell’indennità per la c.d. occupazione sanante Suprema Corte di...

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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 24 maggio 2016, n. 10708

Nella valutazione dello stato di abbandono, ai fini della dichiarazione di adottabilità, il giudice non può limitarsi a valutare le risultanze della C.T.U. ma deve tener conto di tutti i fatti emersi nel corso del giudizio e sottoposti al contraddittorio delle parti Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 24 maggio 2016, n. 10708...

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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 maggio 2016, n. 10927

Nel rito del lavoro l’atto di opposizione a decreto ingiuntivo proposto dall’opponente (che però ha la veste sostanziale di convenuto) deve avere il contenuto della memoria difensiva ai sensi dell’art. 416 c.p.c. e quindi l’opponente deve compiere tutte le attività ivi previste, a pena di decadenza; pertanto, egli è tenuto a proporre con l’opposizione le...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 maggio 2016, n.10927
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 maggio 2016, n.10927

  Nel rito del lavoro l’atto di opposizione a decreto ingiuntivo proposto dall’opponente (che però ha la veste sostanziale di convenuto) deve avere il contenuto della memoria difensiva ai sensi dell’art. 416 c.p.c. e quindi l’opponente deve compiere tutte le attività ivi previste, a pena di decadenza; pertanto, egli è tenuto a proporre con l’opposizione...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 12 maggio 2016, n. 9777
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 12 maggio 2016, n. 9777

Esclusa la responsabilità dei singoli soci delle società consortili a responsabilità limitata per le obbligazioni della società stessa Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 12 maggio 2016, n. 9777 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SALVAGO Salvatore –...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 19 gennaio 2016, n. 801. Si intendono usurari gli interessi che superano il tasso soglia previsto dalla legge nel momento in cui sono promessi o comunque convenuti, indipendentemente dal momento del loro pagamento

 SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I sentenza 19 gennaio 2016, n. 801 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FORTE Fabrizio – Presidente – Dott. DIDONE Antonio – Consigliere – Dott. SCALDAFERRI Andrea – Consigliere – Dott. DE CHIARA Carlo – rel. Consigliere – Dott. NAZZICONE Loredana – Consigliere – ha pronunciato la seguente: sentenza sul...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 25 novembre 2015, n. 24099. In tema di divorzio, a mente dell’art. 4, comma 1, della legge n. 898 del 1970, la domanda per ottenere lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio si propone al tribunale del luogo dell’ultima residenza comune dei coniugi ovvero, in mancanza, del luogo in cui il coniuge convenuto ha residenza o domicilio

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 25 novembre 2015, n. 24099 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere Dott. DE CHIARA Carlo –...