La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 31552 del 9 dicembre 2024, ha stabilito che quando un giudice deve calcolare il risarcimento del danno subito da un figlio a causa dell'abbandono di un genitore, deve seguire criteri ben precisi. In particolare, se il giudice decide di utilizzare un metodo equitativo per determinare l'ammontare del risarcimento, deve indicare chiaramente quali criteri ha seguito.
Questo significa che il giudice non può decidere arbitrariamente l'importo del risarcimento, ma deve basarsi sui fatti e le prove presentate durante il processo. La Corte ha chiarito che il potere discrezionale del giudice è valido solo se egli dimostra di aver tenuto conto di tutti i dati rilevanti.
Nel caso specifico, la Cassazione ha annullato una sentenza che aveva ridotto l'importo del risarcimento basandosi sull'incertezza della relazione parentale prima del riconoscimento legale della paternità, e aveva addirittura negato il risarcimento per il periodo successivo.