Esecuzione in forma specifica ed assenza della concessione edilizia o del certificato di destinazione urbanistica
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Esecuzione in forma specifica ed assenza della concessione edilizia o del certificato di destinazione urbanistica

Corte di Cassazione, civile, Sentenza|12 dicembre 2023| n. 34679.

In tema di esecuzione specifica dell’obbligo di concludere un contratto preliminare di compravendita su di un immobile o su un terreno, è preclusa al giudice la possibilità di disporre il trasferimento coattivo della proprietà (o di altri diritti reali) in assenza della dichiarazione degli estremi della concessione edilizia relativa all’immobile e del certificato di destinazione urbanistica relativo al terreno, trattandosi di condizioni dell’azione, la cui mancanza è rilevabile d’ufficio, non potendo tale pronuncia realizzare un effetto maggiore e diverso da quello possibile alle parti nei limiti della loro autonomia negoziale. Tuttavia, la mancata produzione della predetta documentazione, che, come detto, non costituisce un presupposto della pretesa azionata, bensì una condizione dell’azione, giustifica la sua acquisizione, anche officiosa, in forza dei poteri del giudice di cui all’art. 213, cod. proc. civ., sottraendosi al principio dispositivo proprio del processo civile

Il proprietario e le opere di escavazione risponde direttamente del danno anche se l’esecuzione dei lavori è stata data in appalto
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Il proprietario e le opere di escavazione risponde direttamente del danno anche se l’esecuzione dei lavori è stata data in appalto

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|11 dicembre 2023| n. 34530.

Il proprietario che fa eseguire opere di escavazione nel suo fondo risponde, ex art. 840 c.c., direttamente del danno che esse causano al fondo confinante, anche se l'esecuzione dei lavori è stata data in appalto e, dunque, indipendentemente dal suo diritto di rivalsa nei confronti dell'appaltatore, la cui responsabilità verso i terzi danneggiati può eventualmente aggiungersi alla sua, ma non sostituirla od eliminarla.

Impegno del fideiussore di garantire senza limiti di durata l’adempimento dell’obbligazione principale
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Impegno del fideiussore di garantire senza limiti di durata l’adempimento dell’obbligazione principale

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|4 dicembre 2023| n. 33860.

In tema di fideiussione, la limitazione di responsabilità fissata dall’art. 1957 cod. civ. può essere implicitamente derogata attraverso l’impegno assunto dal fideiussore di garantire comunque, senza limiti di durata, l’adempimento dell’obbligazione principale, impegno che può desumersi dall’interpretazione complessiva del contratto di garanzia e di quello principale

Opponibilità al terzo acquirente contratto di comodato dissimulante contratto di locazione
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Opponibilità al terzo acquirente contratto di comodato dissimulante contratto di locazione

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|4 dicembre 2023| n. 33727.

In tema di locazione, ove venga stipulato un contratto di comodato, dissimulante un contratto di locazione, quest'ultimo è opponibile al terzo acquirente ai sensi dell'art. 1599, comma 1, c.c. e al conduttore è consentito provare la simulazione, nei confronti sia della originaria parte locatrice che degli aventi causa, con prove testimoniali e per presunzioni, trattandosi di illiceità della locazione dissimulata per contrasto con norme imperative.

Il diritto dell’appaltatore al corrispettivo viene ad esistenza con l’accettazione dell’opera
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Il diritto dell’appaltatore al corrispettivo viene ad esistenza con l’accettazione dell’opera

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|22 novembre 2023| n. 32512.

In tema di appalto, la previsione di cui all'art. 1665, comma 5, c.c. - secondo cui il diritto dell'appaltatore al corrispettivo viene ad esistenza con l'accettazione dell'opera da parte del committente -, è derogabile dalle parti le quali, nell'esercizio della propria autonomia negoziale, possono subordinare la nascita di tale diritto alla consegna e presa in carico del bene da parte del committente.

Termine essenziale per una delle parti termine essenziale e clausola risolutiva espressa.
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Termine essenziale per una delle parti termine essenziale e clausola risolutiva espressa.

Corte di Cassazione, civile, Sentenza|21 novembre 2023| n. 32277.

In tema di risoluzione del contratto, nel caso in cui la parte non inadempiente deduca che l'effetto risolutivo si sia prodotto, alternativamente, in seguito allo spirare di un termine essenziale o per essersi essa avvalsa di una clausola risolutiva espressa, l'indagine del giudice di merito non può limitarsi alla esclusione della natura essenziale del termine, ma deve estendersi alla verifica se, in seguito all'inadempimento di una parte, l'altra abbia esercitato il diritto di produrre, in base ad una clausola risolutiva espressa, la risoluzione del contratto.

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