Il decreto con il quale il Tribunale rigetta l’istanza di proroga del termine per completare la procedura di liquidazione non è impugnabile con ricorso per cassazione a norma dell’art. 111 Cost., in quanto, pur riguardando posizioni di diritto soggettivo, esso chiude un procedimento di tipo non contenzioso privo di un vero e proprio contraddittorio e...
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 29 novembre 2016, n. 24249
L’azione di responsabilità per rovina e difetti di cose immobili, prevista dall’articolo 1669 del Cc, può essere esercitata anche dall’acquirente nei confronti del venditore che risulti fornito della competenza tecnica per dare direttamente, o tramite il proprio direttore dei lavori, indicazioni specifiche all’appaltatore esecutore dell’opera, gravando sul medesimo venditore l’onere di provare di non aver...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 15 novembre 2016, n. 23255
Il regolamento condominiale predisposto dal costruttore-alienante dell’intero fabbricato, che attribuisce al condominio l’unità da destinare ad alloggio del portiere, deve essere approvato con il consenso di tutti i condòmini. Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 15 novembre 2016, n. 23255 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 16 settembre 2016, n. 18248
Nel caso in cui l’azione di annullamento del contratto per errore sia esercitata dagli eredi del contraente che si asserisce essere caduto in errore, ai fini della decorrenza della prescrizione dell’azione in base alla previsione dell’articolo 1442 c.c., comma 2, rileva anche la scoperta ad opera degli eredi, ove la stessa intervenga in epoca successiva...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 28 settembre 2016, n. 19219
Legittime le sanzioni amministrative comminate al board della Banca e al collegio sindacale per le carenze nei controlli nella normativa antiriciclaggio Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 28 settembre 2016, n. 19219 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott....
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 5 settembre 2016, n. 17576
In caso di divisione ereditaria in cui il giudice di appello, in presenza di masse plurime, privilegia un criterio di divisione diverso da quello utilizzato dal giudice di primo grado, non è possibile contestare la scelta se è stata comunque assicurata la corrispondenza tra le quote ideali vantate e quelle effettivamente assegnate in natur I...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 22 luglio 2016, n. 15177
In tema di IVA, una fattura che in un’unica descrizione accorpi attività dai contenuti più disparati non consente d’identificare l’oggetto della prestazione, di cui deve indicare natura, qualità e quantità, e non risponde alle finalità di trasparenza e conoscibilità di cui all’art. 21 del d.P.R. n. 633 del 1972, funzionali alle attività di controllo e...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 23 giugno 2016, n. 26347
La fattispecie associativa prevista dall’articolo 74, comma 6, del dpr n. 309 del 1990 richiede, quale imprescindibile condizione, che tutte le singole condotte, commesse in attuazione del programma criminoso, siano sussumibili nella fattispecie dei fatti di lieve entità e di minima offensività previsti dall’articolo 73, comma 5, dello stesso dpr. Suprema Corte di Cassazione sezione...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 15 giugno 2016, n. 24852
In tema di restituzione in termini per proporre impugnazione, quando viene invocato lo stato di malattia come causa di forza maggiore, si richiede che lo stesso sia di tale gravità da impedire per tutta la sua durata qualsiasi attività, venendo ad incidere sulla capacità di intendere e di volere dell’interessato, al punto da impedirgli anche...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 30 maggio 2016, n. 22800
In tema di peculato, l’appropriazione si realizza con l’inversione del titolo del possesso da parte del pubblico agente, che si comporta, oggettivamente e soggettivamente uti dominus nei confronti della cosa posseduta in ragione dell’ufficio, che conseguentemente viene estromessa totalmente dal patrimonio dell’avente diritto Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 30 maggio 2016, n. 22800...