Il rendiconto non si pone in rapporto di pregiudizialità con la proposizione della domanda di divisione giudiziale
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Il rendiconto non si pone in rapporto di pregiudizialità con la proposizione della domanda di divisione giudiziale

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|12 gennaio 2024| n. 1319.

Il rendiconto, ancorché per il disposto dell'art. 723 c.c. costituisca operazione contabile che deve necessariamente precedere la divisione, poiché preliminare alla determinazione della quota spettante a ciascun condividente, non si pone, tuttavia, in rapporto di pregiudizialità con la proposizione della domanda di divisione giudiziale, ben potendosi richiedere tale divisione ex art. 1111 c.c. a prescindere dal rendiconto, a tanto potendosi e dovendosi provvedere nel corso del giudizio. Il giudice non può, peraltro, disporre il rendiconto senza istanza delle parti, le quali devono indicare i presupposti di fatto del relativo obbligo, con la conseguenza che la detta istanza non può non essere soggetta al regime di cui all'art. 345 c.p.c.

L’art. 720 c.c. non obbliga il giudice ad attenersi necessariamente al criterio della quota maggiore
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L’art. 720 c.c. non obbliga il giudice ad attenersi necessariamente al criterio della quota maggiore

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Ordinanza 3 settembre 2019, n. 22038 Massima estrapolata: L’art. 720 c.c. non obbliga il giudice ad attenersi necessariamente al criterio della quota maggiore, nel caso in cui uno o più immobili non siano comodamente divisibili, riconoscendogli la legge il potere discrezionale di derogare al criterio della preferenziale assegnazione al condividente...

Attribuzione di un bene indivisibile a un gruppo di comunisti
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Attribuzione di un bene indivisibile a un gruppo di comunisti

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Ordinanza 11 luglio 2019, n. 18686 Massima estrapolata: L’attribuzione di un bene indivisibile a un gruppo di comunisti le cui quote, soltanto perciò, superano la maggior quota singola, di cui è titolare il condividente antagonista, viola il principio del “favor divisionis”, perché in tal modo non si scioglie la comunione,...

Ai fini della determinazione dei frutti
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Ai fini della determinazione dei frutti

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Ordinanza 3 luglio 2019, n. 17876. La massima estrapolata: Ai fini della determinazione dei frutti che uno dei condividenti deve corrispondere in relazione all’uso esclusivo di un immobile oggetto di divisione giudiziale, occorre far riferimento ai frutti civili, i quali, identificandosi nel corrispettivo del godimento dell’immobile che si sarebbe potuto...

Il diritto delle parti del giudizio divisorio di modificare le proprie conclusioni
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Il diritto delle parti del giudizio divisorio di modificare le proprie conclusioni

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Sentenza 13 giugno 2019, n. 15926. La massima estrapolata: Il giudizio di scioglimento di comunioni non è del tutto compatibile con le scansioni e le preclusioni che disciplinano il processo in generale, intraprendendo i singoli condividenti le loro strategie difensive anche all’esito delle richieste e dei comportamenti assunti dalle...

L’azione di rendiconto costituisce un’azione autonoma e distinta rispetto alla domanda di scioglimento della comunione
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L’azione di rendiconto costituisce un’azione autonoma e distinta rispetto alla domanda di scioglimento della comunione

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Sentenza 4 giugno 2019, n. 15182. La massima estrapolata: L’azione di rendiconto costituisce un’azione autonoma e distinta rispetto alla domanda di scioglimento della comunione, sicché la domanda riconvenzionale con la quale si intende chiedere il rendiconto deve essere proposta, a pena di inammissibilità, con la comparsa di risposta ai...

Ai fini dell’interpretazione di un negozio come transazione divisionale
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Ai fini dell’interpretazione di un negozio come transazione divisionale

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Ordinanza 22 marzo 2019, n. 8240. La massima estrapolata: Gli accordi “paradivisori”, volti alla formazione di porzioni dei beni da assegnare a determinate condizioni, pur non producendo l’effetto distributivo dei beni stessi tipico del contratto di divisione, hanno finalità preparatoria di quest’ultimo ovvero, ove insorgano successivi contrasti su punti...

Coerede che sul bene comune da lui posseduto abbia eseguito delle migliorie
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Coerede che sul bene comune da lui posseduto abbia eseguito delle migliorie

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Sentenza 21 febbraio 2019, n. 5135. La massima estrapolata: Il coerede che sul bene comune da lui posseduto abbia eseguito delle migliorie può pretendere, in sede di divisione, non già l’applicazione dell’art. 1150 c.c. – secondo cui è dovuta un’indennità pari all’aumento di valore della cosa in conseguenza dei...

Assegnazione ai sensi dell’art. 720 cod. civ. e azione prima della definitività dell’assegnazione
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Assegnazione ai sensi dell’art. 720 cod. civ. e azione prima della definitività dell’assegnazione

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Sentenza 30 gennaio 2019, n. 2537. La massima estrapolata: Va escluso che, nella sentenza di scioglimento della comunione mediante assegnazione ai sensi dell’art. 720 cod. civ. con determinazione di (o condanna al) conguaglio a carico dell’assegnatario, quest’ultimo capo possa integrare una condanna suscettibile di esecuzione provvisoria e, quindi, essere...

Le donazioni di modico valore sono soggette a collazione
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Le donazioni di modico valore sono soggette a collazione

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Sentenza 30 gennaio 2019, n. 2700. La massima estrapolata: Le donazioni di modico valore sono, tuttavia, soggette a collazione, ad eccezione di quelle fatte al coniuge del defunto (articolo 738 c.c.). Ne consegue che, al di fuori dell’eccezione alla regola generale stabilita in favore del coniuge, anche per le...