Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 10 ottobre 2014, n. 21494 Svolgimento del processo 1. – M.A. convenne in giudizio la moglie P.F. , chiedendo accertarsi che un appartamento ed un box auto siti in (…), alla strada (omissis) , acquistati dalla donna in comunione con il fratello P.M. , costituivano, per la quota...
Categoria: Successioni
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 29 settembre 2014, n. 20484. Testamento: soltanto nel documento originale possono individuarsi quegli elementi la cui peculiarità o addirittura singolarità consente di risalire, con elevato grado di probabilità, al reale autore della sottoscrizione in relazione alla conosciuta specificità del profilo calligrafico, degli strumenti di scrittura abitualmente usati, delle stesse caratteristiche psico-fisiche del soggetto rappresentati dalla firma; non può invece che risultare inattendibile un esame grafico condotto su di una copia fotostatica, essendo questa inidonea a rendere percepibili segni grafici personalizzati ed oggettivi
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 29 settembre 2014, n. 20484 Fatto e diritto Ritenuto che il consigliere designato ha depositato, in data 26 novembre 2013, la seguente proposta di definizione, ai sensi dell’art. 380-bis cod. proc. civ.: “Con atto di citazione ritualmente notificato F.M.F. , per il tramite della procuratrice speciale D.R.M.G. ,...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 1 settembre 2014, n. 18468. È inammissibile il ricorso straordinario per cassazione contro il provvedimento emesso in sede di reclamo dalla corte di appello avverso l'ordinanza di esonero dell'esecutore testamentario per gravi irregolarità assunta dal Presidente del tribunale
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 1 settembre 2014, n. 18468 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETITTI Stefano – Presidente Dott. MANNA Felice – rel. Consigliere Dott. D’ASCOLA Pasquale – Consigliere Dott. GIUSTI Alberto –...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 4 settembre 2014, n. 18695. La donazione obnuziale, negozio formale e tipico caratterizzato dall’espressa menzione nell’atto pubblico delle finalità dell’attribuzione patrimoniale, eseguita da uno degli sposi o da un terzo in riguardo di un futuro, “determinato”, matrimonio, è incompatibile con l’istituto della donazione indiretta
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 4 settembre 2014, n. 18695 Svolgimento del processo Con citazione in riassunzione 13.1.1999 M.A. esponeva che il 20.12.1990 aveva contratto matrimonio con O.S.; che fin dal 1992 erano separati in attesa di divorzio; che prima delle nozze aveva sostenuto, con l’aiuto dei genitori, ingenti spese per avere una...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 3 settembre 2014, n. 18644. La data dei testamento olografo può essere apposta in ogni parte della scheda, non prescrivendo la legge che essa debba precedere o seguire le disposizioni di ultima volontà
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 3 settembre 2014, n. 18644 Svolgimento del processo Con atto di citazione dei 19-5-2004 F.C., quale unico erede legittimo del padre C., deceduto in Aosta il 5-7-2003, dei cui asse ereditario faceva parte l’alloggio sito in Gressan, località Naudin 18, ove il genitore abitava e nel quale aveva...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 2 settembre 2014, n. 18541. Nel caso di soggetto che abbia erogato il denaro per l'acquisto di un immobile in capo ad uno dei figli si deve distinguere l'ipotesi della donazione diretta del denaro, impiegato successivamente dal figlio in un acquisto immobiliare, in cui, ovviamente, oggetto della donazione rimane il denaro stesso, da quella in cui il donante fornisce il denaro quale mezzo per l'acquisto dell'immobile, che costituisce il fine della donazione. In tale caso il collegamento tra l'elargizione del denaro paterno e l'acquisto del bene immobile da parte del figlio porta a concludere che si è in presenza di una donazione (indiretta) dello stesso immobile e non del denaro impiegato per il suo acquisto
suprema CORTE DI CASSAZIONE sezione VI sentenza 2 settembre 2014, n. 18541 Ritenuto in fatto Con atto di citazione del 17 dicembre 2002, R.O. , R.E. e Ra.Al. convenivano in giudizio, dinnanzi al Tribunale di Fermo, R.A. e D.L. , rispettivamente sorella e madre delle attrici, al fine di accertare che il...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 16 giugno 2014, n. 13684. L'art. 809 cod. civ., nell'indicare quali norme della donazione siano applicabili alle liberalità risultanti da atti diversi dalla donazione, va interpretato restrittivamente, nel senso che alle liberalità anzidette non si applicano tutte le altre disposizioni non espressamente richiamate. Ne consegue l'inapplicabilità dell'art. 778 cod. civ., che stabilisce i limiti al mandato a donare, al mandato a stipulare un "negotium mixtum cum donatione".
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 16 giugno 2014, n. 13684 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BURSESE Gaetano Antonio – Presidente Dott. MIGLIUCCI Emilio – Consigliere Dott. MANNA Felice – rel. Consigliere Dott. ORICCHIO Antonio – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 20 giugno 2014, n. 14119. Rispettato il dettato normativo dell'articolo 602 cod. civ., quando la sottoscrizione delle disposizioni di ultima volonta' e' stata apposta a margine o in altra parte della scheda, anziche' in calce alla medesima, a causa della mancanza di spazio su cui apporla. Nella specie la Corte territoriale ha appunto giustificato la mancanza di sottoscrizione in calce alle disposizioni di ultima volonta' con il fatto che nella seconda pagina della ritenuta scheda testamentaria, costituita da un mezzo foglio uso bollo, non vi era lo spazio sufficiente per apporvi la firma, sicche' ha specularmente considerato valida la sottoscrizione presente all'inizio del primo foglio, quale ideale prosecuzione dello scritto (ovverosia, come inizio di una virtuale terza pagina).
Suprema Corte di Cassazione Sezione II sentenza 20 giugno 2014, n. 14119 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TRIOLA Roberto Michele – Presidente Dott. BUCCIANTE Ettore – Consigliere Dott. NUZZO Laurenza – Consigliere Dott. PARZIALE Ippolisto – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 4 luglio 2014, n. 15396. In tema di divisione ereditaria di cose comuni, per il caso in cui in presenza di un immobile indivisibile o non comodamente divisibile vi sia una pluralità di richieste di assegnazione, il giudice ha il potere discrezionale di derogare al criterio di cui all’art. 720 c.c. (in base ai quali l'immobile medesimo deve essere compreso per intero, con l'addebito dell'eccedenza nella porzione del condividente avente la quota maggiore, ovvero nella porzione di più condividenti ove questi ne chiedano congiuntamente l'attribuzione), purché assolva all'obbligo di fornire adeguata e logica motivazione della diversa valutazione di opportunità adottata, che si risolve in un tipico accertamento di fatto, sottratto come tale al sindacato di legittimità ove adeguatamente motivato.
suprema CORTE DI CASSAZIONE sezione II SENTENZA 4 luglio 2014, n. 15396 Ritenuto in fatto Con citazione notificata in data 27.10.1978 C.M.G., CO.Pr. , C.D.C. ed C.E. , evocavano in giudizio il loro fratello C.P. , chiedendo l’assegnazione congiunta dei beni ereditari loro pervenuti, salvo conguaglio in favore di quest’ultimo, di un piccolo complesso immobiliare...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 2 luglio 2014, n. 15095. La Corte territoriale ha correttamente ritenuto che intervenne un negozio simulato (vendita dissimulante una donazione), ma ha ritenuto che ai fini della validità della donazione, negozio effettivamente voluto dalle parti, non fosse necessaria la forma prevista dall'art. 782 cod. civ., essendo sufficiente quella prevista per l'atto di vendita. La Corte territoriale ha però errato sul punto, posto che era stata accertata la simulazione relativa nella quale, negozio voluto dalle parti era la donazione. Di qui, la necessità, ai fini della validità del contratto, del rispetto della relativa forma restando in mancanza tale atto invalido
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 2 luglio 2014, n. 15095 Svolgimento del processo Così la sentenza impugnata riassume lo svolgimento del processo. «Con atto di citazione notificato in data 1.6.2000 la sig.ra I.A. conveniva in giuditiio davanti al Tribunale di Milano il V.S.D. e la madre V.M.A., nella qualità di eredi di R.V.A.,...