Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 17 marzo 2014, n. 6171 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BUCCIANTE Ettore – Presidente Dott. NUZZO Laurenza – Consigliere Dott. MATERA Lina – Consigliere Dott. PARZIALE Ippolisto – rel. Consigliere Dott. CORRENTI Vincenzo...
Categoria: Usucapione
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 5 marzo 2014, n. 5087. Ai fini della disciplina del possesso e dell'usucapione, l'azienda, quale complesso dei beni organizzati per l'esercizio dell'impresa, deve essere considerata come un bene distinto dai singoli componenti, suscettibile di essere unitariamente posseduto e, nel concorso degli altri elementi indicati dalla legge, usucapito
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 5 marzo 2014, n. 5087 Svolgimento del processo 1. Con atto di citazione del 19 luglio 1997, B.F. , premesso di essere unico erede dello zio B.F. senior, fu M. , deceduto il (omissis) , nel cui asse ereditario era compresa un’azienda farmaceutica in (…), da lui gestita...
Acquisto della proprietà a titolo originario
I modi di acquisto della proprietà a titolo originario 1) Usucapione; 2) Occupazione; 3) Invenzione; 4) Accessione; 5) Unione e Commistione; 6) Specificazione Per una migliore e lettura e comprensione del presente saggio si consiglia di scaricare il documento in pdf I modi di acquisto della proprietà A TITOLO ORIGINARIO Disposizioni Generali art. 922 c.c....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 20 gennaio 2014, n. 1071. Ai fini dell’interruzione e sospensione dell’usucapione vige il principio della tassatività degli atti interruttivi, costituiti dalla perdita materiale del potere di fatto sulla cosa o da specifici atti giudiziali, per cui la “mera diffida a riconsegnare la res da altri posseduta, non può ritenersi atto idoneo a sospendere o interrompere il possesso ai fini dell’usucapione ex artt. 2943 e 1165 c.c. cioè la perdita materiale del potere di fatto sul bene
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 20 gennaio 2014, n. 1071 Svolgimento del processo Con atto di citazione notificato il 17.4.1989 C.F. evocava in giudizio A.V. e L.V.M. , esponendo di essere proprietario di un fondo sito nella via (omissis) , confinante ad Est con il fondo di proprietà dei convenuti e che...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 18 dicembre 2013, n. 28346. Nel caso di compossesso non è necessaria una formale interversione del possesso e che l’animus possidendi uti dominus può manifestarsi anche solo con comportamenti che lo rendono evidente
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 18 dicembre 2013, n. 28346 Svolgimento del processo C.B. , F. e P.M. , con atto di citazione del 14 gennaio 1997 convenivano in giudizio davanti al Tribunale di Fermo, P.L. e P.M. al fine di ottenere pronuncia di scioglimento della comunione ereditaria in relazione ad un immobile...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 16669 del 3 luglio 2013. La sopravvenuta inefficacia di un contratto preliminare di compravendita, a seguito della prescrizione del diritto da esso derivante alla stipulazione del contratto definitivo, comporta per il promissario acquirente, che abbia ottenuto dal promittente venditore la consegna e il godimento anticipati della cosa, l’obbligo di restituzione, a norma dell’art. 2033 c.c., della cosa stessa e degli eventuali frutti (“condictio indebiti ab causam finitam”), non un’obbligazione risarcitoria per il mancato godimento del bene nel periodo successivo al compimento della prescrizione
La massima Nella promessa di vendita, quando viene convenuta la consegna del bene prima della stipula del contratto definitivo, e unitamente, o non, il pagamento anticipato del prezzo non si verifica un’anticipazione degli effetti traslativi, bensì un rapporto tra contratti collegati, in cui il ruolo di contratto principale è svolto dal preliminare vero e proprio,...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 5 dicembre 2013, n. 27296. L’intestazione catastale di un immobile, compiuta dall’autorità amministrativa nell’ambito di accertamenti di carattere fiscale per individuare il titolare della proprietà, non comporta la dimostrazione che l’intestatario, o gli intestatari, abbiano effettivamente esercitato su di esso quel potere di fatto che, unitamente all’indispensabile elemento intenzionale, è idoneo a produrre l’acquisto della proprietà per il decorso del tempo ed il concorso di tutte le altre condizioni a tal fine richieste dalla legge
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 5 dicembre 2013, n. 27296 Svolgimento del processo 1. – Con atto di citazione notificato il 1aprile 1996 L.A. conveniva in giudizio avanti al Tribunale di Bassano del Grappa il Comune di quella città esponendo che: con sentenza n.192 del 21/5/1976 il Pretore di Bassano del Grappa aveva...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 28 novembre 2013, n. 26641. In tema di atti interruttivi del termine per usucapire – che a tal fine non è sufficiente un mero atto o fatto che evidenzi la consapevolezza del possessore circa la spettanza ad altri del diritto da lui esercitato come proprio, ma si richiede che il possessore, per il modo in cui questa conoscenza è rivelata o per fatti in cui essa è implicita, esprima la volontà non equivoca di attribuire il diritto reale al suo titolare. D’altra parte, l’”animus possidendi” non consiste nella convinzione di essere proprietario (o titolare di un altro diritto sulla cosa), bensì nell’intenzione di comportarsi come tale, esercitando corrispondenti facoltà.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 28 novembre 2013, n. 26641 Svolgimento del processo 1.- La Parrocchia di (omissis) citò in giudizio avanti il Tribunale di Palermo il Comune di quella città e, premettendo di avere posseduto in via esclusiva pacificamente ed ininterrottamente per oltre un ventennio i locali attigui allo stereobate della Chiesa...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 6 novembre 2013, n. 24885. L’obbligo di restituzione dei frutti percepiti solo sino alla pubblicazione della sentenza di appello e non già, come chiesto in sede di gravame, “fino all’integrale soddisfo”, violando, in tal modo, il diritto della sig.ra S. alla restituzione dei frutti civili maturati nel periodo intercorrente tra la data di deposito della sentenza d’appello e la data di effettivo conseguimento del possesso dell’appartamento, assegnatole in proprietà esclusiva e dalla stessa non goduti a seguito del mancato rilascio dell’immobile da parte del sig. S.V.M.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 6 novembre 2013, n. 24885 Fatto e diritto Rilevato che il consigliere designato ha depositato, in data 18 febbraio 2013, la seguente proposta di definizione, ai sensi dell’art. 380-bis c.p.c.: “Con atto di citazione del 27.01.1999, la sig.ra S.D. conveniva in giudizio, innanzi il Tribunale civile di Roma,...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 28 ottobre 2013, n. 24249. In tema di termini di usucapione ordinaria
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 28 ottobre 2013, n. 24249 Svolgimento del processo 1 – M..T. , con atto di citazione notificato il 20 gennaio 1990, citò innanzi al Tribunale di Palermo – sezione distaccata di Partinico – la sorella G. , chiedendo lo scioglimento della comunione ereditaria per successione paterna su un...