Gli accessi e il passaggio che, ai sensi dell’articolo 843 c.c., il proprietario deve consentire al vicino per l’esecuzione delle opere necessarie alla riparazione o manutenzione della cosa propria, dando luogo a un’obbligazione propter rem, non possono determinare la costituzione di una servitu’. In materia di usucapione delle servitu’, il necessario requisito dell’apparenza imponga che...
Categoria: Diritti reali e Condominio
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 23 giugno 2017, n. 15705
L’uso della cosa comune da parte di ciascun condomino e’ soggetto, ai sensi dell’articolo 1102 c.c., al duplice divieto di alterarne la normale ed originaria destinazione (per il cui mutamento e’ necessaria l’unanimita’ dei consensi dei partecipanti) e di impedire agli altri condomini di fare parimenti uso della cosa stessa secondo il loro diritto, configurando,...
Corte di Cassazione, sezione II civile, ordinanza 22 giugno 2017, n. 15516
Sono configurabili servitu’ discontinue, in virtu’ delle quali l’esercizio saltuario non e’ di ostacolo a configurarne il possesso, dovendo lo stesso essere determinato in riferimento alle peculiari caratteristiche ed alle esigenze del fondo dominante, pertanto, ove non risultino chiari segni esteriori diretti a manifestare l’animus dereliquendi, la relazione di fatto instaurata dal possessore con il...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 14 giugno 2017, n. 14806
Il condominio non può arrogarsi il diritto di eseguire lavori di costruzione di una botola di accesso per il sottotetto, quando quest’ultimo è di proprietà esclusiva di un condomino che ha un suo apposito accesso Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 14 giugno 2017, n. 14806 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 8 giugno 2017, n. 14292
Nel condominio, in particolare nelle strutture più recenti, i fili elettrici, quelli del citofono o dell’antenna satellitare centralizzata, sono contenuti in corrugati che, al pari delle tubazioni delle acque nere o bianche e delle condutture dell’impianto di riscaldamento centralizzato, sono inserite nella muratura verticale e in quella orizzontale. Si creano, in questo modo, servitù a...
Corte di Cassazione, sezione II civile, ordinanza 6 giugno 2017, n. 14023
Si ha domanda nuova – inammissibile in appello – per modificazione della causa petendi quando i nuovi elementi, dedotti innanzi al giudice di secondo grado, comportino il mutamento dei fatti costitutivi del diritto azionato, modificando l’oggetto sostanziale dell’azione ed i termini della controversia, in modo da porre in essere, in definitiva, una pretesa diversa, per...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 30 maggio 2017, n. 13619
All’atto di scioglimento della comunione il possessore del cespite ereditario ha l’obbligo di rendere il conto in relazione ai frutti maturati prima della divisione, giacché il coerede che abbia goduto in via esclusiva dei beni ereditari è obbligato, per il fatto oggettivo della gestione, sia al rendiconto che a corrispondere i frutti agli altri eredi...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza del 9 giugno 2017, n. 14530
In astratto, è condivisibile che la nozione di divisibilità o di indivisibilità, anche in un’obbligazione soggettivamente complessa, concerne la prestazione, ossia la sua suscettibilità di essere eseguita per parti, e non il vincolo soggettivo tra i condebitori. Sicché un’obbligazione soggettivamente complessa può ritenersi parziaria, e quindi scindersi in tante obbligazioni quanti sono i debitori, ognuno...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 14 giugno 2017, n. 14796
In difetto di espressa disciplina negoziale, affinché un locale sito nell’edificio – che, per la sua collocazione, può essere adibito ad alloggio del portiere, oppure utilizzato come qualsiasi unità abitativa – diventi una parte comune ai sensi dell’art. 1117 n. 2 cit., occorre che, all’atto della costituzione del condominio, al detto locale sia di fatto...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 20 giugno 2017, n. 15246
Per l’art. 890 c.c. chi presso il confine vuole fabbricare forni o camini, per i quali puo’ sorgere pericolo di danni, deve osservare le distanze stabilite dai regolamenti e, in mancanza, quelle necessarie a preservare i fondi vicini da ogni danno alla solidità, salubrità e sicurezza. Tale articolo va quindi letto nel senso di considerare...