SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Ordinanza 30 dicembre 2011, n. 30786 Svolgimento del processo 1.- In esito ad indagini penali svolte dalla Procura della Repubblica di Milano, che avevano portato ad accertare l’avvenuta realizzazione, ad opera del Procuratore della Repubblica di Pinerolo Dott. M.G., di una sistematica attività delittuosa consistita nel conferimento...
Categoria: Diritto Civile e Procedura Civile
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 29 marzo 2012 n. 5108. Revoca la della misura dell’affidamento condiviso quando l’assenza di dialogo e il continuo disaccordo dei genitori determina un continuo disagio per i figli.
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 29 marzo 2012 n. 5108. Legittima la revoca dell’affido condiviso se il disaccordo dei genitori nuoce al minore Il testo integrale[1] Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 29 marzo 2012 n. 5108 Gli ermellini, infatti, hanno rigettato il ricorso del padre. In sede di separazione veniva attribuito l’affidamento condiviso...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 10 gennaio 2012, n. 51. Il credito da risarcimento in particolare del c.d. danno da fermo tecnico, consistente nel ristoro del mancato godimento (disponibilità) dell’autovettura incidentata per il tempo occorrente per la relativa riparazione, solitamente commisurato al costo del noleggio di veicolo sostitutivo, deve ritenersi senz’altro suscettibile di cessione.
Suprema Corte di Cassazione Sezione III sentenza del 10 gennaio 2012, n. 51 …omissis… Motivi della decisione Con unico motivo la ricorrente denunzia violazione e falsa applicazione del D.Lgs. n. 209 del 2005, art. 144, artt. 1260, 1261 e 1263 c.c., art. 349 c.p.c., in riferimento all’art. 360 c.p.c., comma 1, n. 3. Si duole...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 22 febbraio 2012, n. 2562. In caso di sinistro avvenuto su strada pubblica di ampia estensione dovuto ad un evento esterno alla strada e/o alle sue pertinenze (nel caso di specie, una nevicata intensa con conseguente strato di ghiaccio), l’ANAS è comunque responsabile se non dimostra di avere usato la diligenza che il caso richiedeva, ovvero di avere adottato tutte le misure necessarie ed idonee a prevenire ed impedire la produzione di danni a terzi
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III CIVILE Sentenza 22 febbraio 2012, n. 2562 Svolgimento del processo Il Tribunale di Alba il 2 giugno 2007 rigettava la domanda proposta da A. L. Z. F. e M.P. s.n.c. nella loro qualità, rispettivamente di moglie e figlio ed eredi e datore di lavoro di Z. L., che...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 26 marzo 2012 n. 4845. Le parti già ritualmente costitute nella fase a cognizione sommaria non devono necessariamente conferire, con riferimento all’istanza di prosecuzione, una nuova procura ai difensori già nominati
Corte di cassazione – Sezione II civile – Sentenza 26 marzo 2012 n. 4845. Le parti già ritualmente costitute nella fase a cognizione sommaria non devono necessariamente conferire, con riferimento all’istanza di prosecuzione, una nuova procura ai difensori già nominati Il testo integrale[1] Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 26 marzo 2012 n. 4845...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 16 febbraio 2012, n. 2242.La modifica dell’art.645, realizzata attraverso l’art 2 della legge 29 Dicembre 2011, n 218, costituisce norma di interpretazione autentica, e quindi vincolante per chi deve applicare la disposizione nel senso che la riduzione del termine di costituzione dell’attore ivi prevista si applica, nel caso di opposizione a decreto ingiuntivo, solo se l’opponente abbia assegnato all’opposto un termine di comparizione inferiore a quello di cui all’art. 163-bis
Suprema Corte di Cassazione Sezione Seconda sentenza del 16 febbraio 2012, n. 2242 Svolgimento del processo 1. – Con atto notificato il 22 gennaio 1999, la Banca PB (divenuta BM s.p.a.) citò davanti al Tribunale di Catania G.G., proponendo opposizione avverso il decreto emesso in data 12 novembre 1998 con cui era stato ad essa...
Corte di Cassazione, sezione I, Sentenza 1° marzo 2012, n. 3230. E’ inammissibile il ricorso che richieda alla Corte di Cassazione una nuova decisione nel merito, denunciando vizio di motivazione (nel merito: addebito quando il marito nasconde la propria impotenza).
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I CIVILE Sentenza 1° marzo 2012, n. 3230 Svolgimento del processo Con ricorso del 6 agosto 1997 la sig.ra C.F. propose davanti al Tribunale di Firenze domanda di separazione dal coniuge, Dott. D.N.G.Z., con addebito a quest’ultimo per averle, tra l’altro, taciuto la propria impotentia generandi. Il convenuto si costituì...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 4372 del 20 marzo 2012. La causa del contratto non può ulteriormente essere intesa, in senso del tutto astratto, come funzione economico-sociale del negozio, svincolata tourt court dalla singola fattispecie contrattuale
La causa del contratto non può ulteriormente essere intesa, in senso del tutto astratto, come funzione economico-sociale del negozio, svincolata tourt court dalla singola fattispecie contrattuale, bensì come funzione economico-individuale del singolo, specifico negozio, da valutarsi in tali termini sotto il profilo tanto genetico, quanto funzionale; onde la obbiettivazione (quale quella verificatasi nel caso di...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 22 marzo 2012 n. 4571. Possibile riduzione del mantenimento al coniuge, pur se privo di mezzi economici, qualora sia dotato di specifica qualifica professionale
Corte di cassazione – Sezione I civile – Sentenza 22 marzo 2012 n. 4571. Possibile riduzione del mantenimento al coniuge, pur se privo di mezzi economici, qualora sia dotato di specifica qualifica professionale Il testo integrale[1] Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 22 marzo 2012 n. 4571 Gli ermellini, infatti, hanno rigettato il ricorso di...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 737 del 19 gennaio 2012. L’alienazione, da parte di un coerede, dei diritti allo stesso spettanti su alcuni beni della comunione ereditaria, non fa subentrare l’acquirente nella comunione stessa, a meno che non risulti l’intenzione delle parti di trasferire l’intera quota spettante all’alienante
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 737 del 19 gennaio 2012 La Seconda Sezione Civile, rielaborando le principali tappe della giurisprudenza sull’argomento e prendendo le distanze dalle (risalenti e limitate) pronunce in senso opposto, ha stabilito che l’alienazione, da parte di un coerede, dei diritti allo stesso spettanti su alcuni beni della comunione ereditaria,...