SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II CIVILE Sentenza 17 gennaio 2014, n. 870 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BUCCIANTE Ettore – Presidente – Dott. PETITTI Stefano – Consigliere – Dott. MANNA Felice – Consigliere – Dott. SAN GIORGIO Maria...
Categoria: Responsabilità e deontologia professionale
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 13 febbraio 2014, n. 3355. Nelle cause di responsabilità professionale nei confronti degli avvocati, la motivazione del giudice di merito in ordine alla valutazione prognostica circa il probabile esito dell’azione giudiziale che è stata malamente intrapresa o proseguita è una valutazione in diritto, fondata su di una previsione probabilistica di contenuto tecnico giuridico. Ma nel giudizio di cassazione tale valutazione, ancorché in diritto, assume i connotati di un giudizio di merito, il che esclude che questa Corte possa essere chiamata a controllarne l’esattezza in termini giuridici
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 13 febbraio 2014, n. 3355 Svolgimento del processo 1. A.T. , M. , A. , A. e Mi. convenivano in giudizio l’avvocato Z.L. davanti al Tribunale di Caltanissetta, chiedendo il risarcimento dei danni asseritamente patiti a causa di negligenze professionali del medesimo. Il convenuto si costituiva chiedendo il...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 27 gennaio 2014, n. 1516. Fino a che punto è consentita una dilazione della decisione al fine di rendere possibile che cause oggettivamente più urgenti o più rilevanti di altre siano decise in tempi più brevi ? Per la S.C. è del tutto ovvio che se ogni giudice fissasse per la decisione (recte, per la precisazione delle conclusioni ex art. 352 c.p.c.) un numero di cause pari al limite delle sentenze che può redigere in un anno, non avrebbe poi spazio per poter fissare a breve le cause che presentassero connotati di urgenza. Benché vada detto che meriterebbe censura qualsiasi atteggiamento volto ad aumentare il da farsi in un più lontano futuro al precipuo scopo di alleggerire l’impegno più vicino nel tempo, come tale più probabilmente destinato ad essere adempiuto dalla stessa persona fisica del magistrato che il rinvio dispone
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 27 gennaio 2014, n. 1516 Esposizione del fatto 1.- Con sentenza n. 57/2013, pronunciata in data 8 marzo 2013 e depositata il 23 aprile successivo, la Sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura ha assolto, per essere rimasto escluso l’addebito, i dottori G.P. , D.C.A. , D.M.D. ,...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 17 gennaio 2014, n. 1826. L’udienza camerale di appello, a seguito di giudizio abbreviato, continua ad essere assoggettata alla regola secondo cui il giudice può disporre il rinvio solo in presenza di un legittimo impedimento dell’imputato che abbia chiesto di essere sentito personalmente ovvero che abbia manifestato la volontà di comparire. Nessun rilievo viene riconosciuto all’impedimento a comparire del difensore. Tuttavia, una tale prospettiva, appare sicuramente ingiustificata quando la si applica all’astensione dell’avvocato.
Corte di Cassazione Sezione 6 penale Sentenza 17 gennaio 2014, n. 1826 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LANZA Luigi – Presidente Dott. LEO Guglielmo – Consigliere Dott. FIDELBO Giorgio – rel. Consigliere Dott. DI STEFANO Pierluigi – Consigliere Dott....
Corte di cassazione, sezione II, sentenza 21 gennaio 2014, n. 1170. Illecito disciplinare per un un notaio per non avere pagato le imposte auto liquidate per un atto a suo rogito a seguito di registrazione telematica
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 21 gennaio 2014, n. 1170 Ritenuto in fatto 1. – L’Ufficio delle Entrate di Udine, con nota dell’8 novembre 2010, segnalò al Presidente del Consiglio Notarile di Udine e Tolmezzo che il notaio C.F. di Udine non aveva provveduto all’addebito relativamente alle imposte autoliquidate per un atto a...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 20 gennaio 2014 n. 1002. Non può subire la sanzione della censura o dell’avvertimento l’avvocato che esercitando l’azione penale nei confronti di un collega, per conto di un suo ex cliente, abbia fatto ‘soltanto’ i consueti approfondimenti sul fondamento dell’azione, senza prevedere ulteriori indagini per via del fatto che non si trattava di un quisque de populo ma di un legale
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 20 gennaio 2014 n. 1002[1] Contrariamente a quanto statuito in sede disciplinare, la norma deontologica non imponeva né impone una valutazione fattuale improntata ad un ben “maggiore approfondimento, dovendo agire contro dei colleghi. Tale, invero singolare affermazione appare, difatti, in contrasto con elementari principi costituzionali,...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 7 gennaio 2014, n. 69. Illecito disciplinare per il magistrato colpevole di gravi e reiterati ritardi di deposito di oltre 30 sentenze civili di cui ventiquattro con ritardi superiori all’anno (quattordici, con ritardi di oltre 400 giorni, con un massimo di giorni 496, sei, dopo oltre 500 giorni con un massimo di giorni 561 e quattro, oltre i seicento giorni), omettendo anche il deposito di 22 sentenze di lavoro e 15 provvedimenti che si era riservato di decidere
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 7 gennaio 2014, n. 69 Svolgimento del processo Il dr. V.R. , giudice presso il Tribunale di Ferrara, è stato incolpato dell’illecito disciplinare di cui agli artt. 1 e 2, comma 1, lett. a, del D.lgs. 23 febbraio 2006 n. 109, perché, dopo essere già incorso in alcuni...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 18 novembre 2013, n. 25795. L’avvocato non può divulgare fatti appresi nell’esercizio della professione
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Sentenza 18 novembre 2013, n. 25795 Svolgimento del processo Con esposto al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bergamo in data 16 marzo 2007, il dott. C.G. narrava di essere stato assistito nel 2002 dall’Avvocato T.R. in una causa di lavoro contro le cartiere Paolo Pigna, avente ad...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 10 dicembre 2013 n. 27493. L’apertura da parte di un magistrato di una scuola per la preparazione al concorso in magistratura, e all’esame per le altre professioni legali, costituisce un illecito disciplinare punito con la sanzione della censura
Il testo integrale[1] aprire il seguente link per scaricare la sentenza <a href=”/wp-content/uploads/2013/12/corte-di-cassazione-ezioni-unite-sentenza-10-dicembre-2013-n-27493-1.pdf” title=”Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 10 dicembre 2013, n. 27493″ target=”_blank”></a> I magistrati non sono esseri inanimati o meri burocrati della legge e non vivono separati dal resto della società civile. Come cittadini e come persone, essi hanno certamente il diritto...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 28 novembre 2013, n. 26579. Inflitta la sanzione della sospensione dall’esercizio professionale per il periodo di due mesi per un avvocato, a seguito di segnalazione al Consiglio dell’Ordine da parte del G.I.P., inviata all’esito del processo penale promosso nei confronti dell’avvacoto in relazione al reato di falsità materiale commesso da privato (artt. 476, 482 c.p.)
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 28 novembre 2013, n. 26579 Svolgimento del processo A seguito di segnalazione al Consiglio dell’Ordine di Reggio Emilia da parte del G.I.P. del Tribunale di Ancona, inviata all’esito del processo penale promosso nei confronti dell’avv. S.E. in relazione al reato di falsità materiale commessa da privato (artt. 476,...