Va annullata la condanna per la diffusione dei dati personali dei soggetti diffamati perché il reato di diffamazione aggravata assorbe quello meno grave del trattamento illecito dei dati. Sentenza 26 settembre 2017, n. 44390 Data udienza 5 maggio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta...
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, entenza 26 settembre 2017, n. 44381. Non è reato l’espressione “ve la farò pagare” se riferita all’esercizio di azioni giudiziarie.
Non è reato l’espressione “ve la farò pagare” se riferita all’esercizio di azioni giudiziarie, il che implica un diritto e non un danno ingiusto o una minaccia. Sentenza 26 settembre 2017, n. 44381 Data udienza 28 aprile 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli...
Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 31 agosto 2017, n. 39758. Stalking dovuta a forte litigiosità tra gli ex coniugi
La forte litigiosità degli ex coniugi dovuta alla gestione dei figli diventa stalking quando genera uno stato di ansia nella vittima costringendola a cambiare le sue abitudini. Sentenza 31 agosto 2017, n. 39758 Data udienza 3 febbraio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 26 luglio 2017, n. 37239
In tema di comunicazioni la qualifica di soggetto convivente con il destinatario dell’atto si presume anche nell’ipotesi di presenza temporanea di un soggetto qualificatosi, in ogni caso, quale familiare dello stesso. Sentenza 26 luglio 2017, n. 37239 Data udienza 26 aprile 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 26 luglio 2017, n. 37213
Cio’ che deve ritenersi rilevante ai fini della validita’ della querela anche nei confronti del direttore responsabile imputato e’ la sola circostanza che il querelante abbia individuato, quali destinatari della propria richiesta di processo, in relazione alla diffamazione che gli era derivata dalla pubblicazione dell’articolo di stampa ritenuto offensivo, coloro cui la stessa potesse essere...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 7 luglio 2017, n. 33277
Una volta che l’imputato ha superato la messa alla prova non può essere condannato dal giudice penale a pagare il risarcimento del danno e le spese Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 7 luglio 2017, n. 33277 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 5 luglio 2017, n. 32385
In una bancarotta fraudolenta nel concorso a carico dell’extraneus rileva non solo la volontà di ledere i creditori nel fallimento o di nascondere il denaro alla procedura ma anche l’accettazione del rischio di una tale eventualità. Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 5 luglio 2017, n. 32385 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 27 giugno 2017, n. 31592
Il soggetto condannato ai domiciliari non può essere punito per essersi allontanato da casa avvertendo peraltro in via preventiva i carabinieri per recarsi al pronto soccorso Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 27 giugno 2017, n. 31592 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 8 giugno 2017, n. 28566
Da un lato, il provvedimento di “cessazione” delle intercettazioni adottato del P.M. assume i connotati di una vera e propria rinuncia da parte del P.M. all’attività investigativa da svolgere mediante l’intercettazione di conversazioni sull’utenza oggetto di captazione (rinuncia della quale la P.G. e gli altri enti interessati devono tener conto, astenendosi dall’operare l’attività captativa in...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 11 maggio 2017, n. 23025
Il limite della continenza va inteso in primo luogo in senso formale, come assenza di espressioni pretestuosamente denigratorie e sovrabbondanti rispetto al fine della cronaca del fatto e della sua critica. In secondo luogo la continenza va intesa anche in senso sostanziale, come stretto collegamento tra l’offesa e il fatto dal quale la critica ha...