Il reato di sottrazione di persone incapaci di cui all’art. 574 c.p. è di natura permanente, con l’effetto che il termine per proporre la querela decorre dal momento in cui cessa la permanenza. Inoltre, qualora un imputato venga prosciolto per l’accertata mancanza di querela, la parte civile non ha interesse alla impugnazione, trattandosi, la relativa...
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 28 ottobre 2016, n. 45694
Illegittima la custodia cautelare in carcere per il soggetto che detenga 45 grammi di hashish Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 28 ottobre 2016, n. 45694 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IPPOLITO Francesco – Presidente Dott. GIANESINI...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 13 ottobre 2016, n. 43357
Ai fini dell’adozione di una misura di prevenzione personale e patrimoniale, l’appartenenza all’associazione mafiosa, deve essere valutata alla luce della concreta idoneità a riaffermare, consolidare irrobustire e rendere più facilmente raggiungibili gli interessi della struttura criminale mafiosa alla quale si appartiene e alla quale si assicurano risorse, servizi ed utilità Suprema Corte di Cassazione sezione...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 16 settembre 2016, n. 38700
Non è configurabile il reato di maltrattamenti e stalking quando le vessazioni siano state condotte in un lasso di tempo assai breve Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 16 settembre 2016, n. 38700 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 6 luglio 2016, n. 27933
I limiti processuali e temporali cesellati all’interno della previsione normativa di cui all’art. 376 cod. pen. risultano funzionali ad indurre l’agente – che della causa di punibilità della ritrattazione voglia beneficiare – a riparare le conseguenze della propria condotta criminale quanto prima possibile, allo scopo di scongiurare lo svolgimento di un’inutile attività processuale Suprema...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 23 maggio 2016, n. 21350
Il giudice non può negare la revoca degli arresti domiciliari o disporre misure interdittive nei confronti di manager accusati di aver commesso reati all’interno delle società, basandosi solo sul loro curriculum. Per essere in linea con le nuove norme sulle misure cautelari personali (legge 47/2015), occorre che il pericolo di “recidiva” sia concreto ed attuale,...
Il carattere eccezionale della "translatio iudicii", per "grave situazione locale" debba intendersi un fenomeno esterno alla dialettica processuale, riguardante l'ambiente territoriale nel quale il processo si svolge e connotato da tale abnormità e consistenza da non poter essere interpretato se non nel senso di un pericolo concreto per la non imparzialità del giudice o di un pregiudizio alla libertà di determinazione delle persone che partecipano al processo medesimo. Di conseguenza i "turbamenti" nel luogo in cui esso si celebra, sia che attengano all'ordine pubblico processuale che alla serenità del giudice, possono essere ricondotti unicamente a fattori che esulano da vizi interni al processo. Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 26 aprile 2016, n. 17170.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 26 aprile 2016, n. 17170 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IPPOLITO Francesco – Presidente Dott. COSTANZO Angelo – Consigliere Dott. CRISCUOLO Anna – Consigliere Dott. CALVANESE Ersilia – Consigliere Dott. DE AMICIS...
La condotta con cui un coniuge impedisce all’altro di vedere il proprio figlio, in violazione delle modalità di affido già fissate dal giudice civile nel giudizio di separazione, ove ciò avvenga per l’esigenza di salvaguardare la salute del minore, può essere scriminata a condizione che la valutazione della situazione di pericolo riguardi circostanze sopravvenute e sia fondata su dati di fatto concreti. Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 18 aprile 2016, n. 15971
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 18 aprile 2016, n. 15971 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IPPOLITO Francesco – Presidente Dott. GIANESINI Maurizio – Consigliere Dott. CRISCUOLO Anna – Consigliere Dott. SCALIA Laura – rel. Consigliere Dott. CORBO...
Riconosciuto il reato di peculato a carico di un magistrato che in trasferta dopo aver effettuato l'attività d'ufficio si era trattenuto per motivi del tutto personali nella città. Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 15 aprile 2016, n. 15854.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 15 aprile 2016, n. 15854 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IPPOLITO Francesco – Presidente Dott. GIANESINI Maurizio – Consigliere Dott. CRISCUOLO Anna – Consigliere Dott. SCALIA Laura – rel. Consigliere Dott. CORBO...
Diversamente da altre misure cautelari, la custodia cautelare in carcere è pienamente compatibile con la detenzione per l’espiazione di una pena detentiva, infatti esse sono eseguibili contemporaneamente. Ne deriva che, per tutti gli effetti "del computo dei termini di durata massima" – quindi anche quello ex art. 300, comma 4, cod. proc. pen. – l’instaurarsi della seconda non sospende il decorso della durata della prima, sicché la custodia cautelare in carcere perde efficacia "quando è pronunciata sentenza di condanna, ancorché sottoposta a impugnazione, se la durata della custodia già subita non è inferiore all’entità della pena irrogata". Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 4 maggio 2016, n. 18512.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 4 maggio 2016, n. 18512 Ritenuto in fatto 1. Il Tribunale di Genova, con provvedimento del 26/01/2016, ha respinto l’appello presentato nell’interesse di K.Y. escludendo che sia decorso il termine massimo della custodia cautelare in carcere alla quale è sottoposto dal 4 aprile 2015 per i reati ex...