Al fine di ritenere scriminata una condotta astrattamente diffamatoria “l’esercizio del diritto di critica storica postula l’uso del metodo scientifico che implica l’esaustiva ricerca del materiale utilizzabile, lo studio delle fonti di provenienza e il ricorso ad un linguaggio corretto e scevro da polemiche personali. Ne deriva che il giudice al fine di stabilire il...
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 29 novembre 2016, n.50659
È da escludere che la mera attribuzione della qualità di omosessuale – attinente alle preferenze sessuali dell’individuo – abbia di per seé un carattere lesivo della reputazione del soggetto passivo e ciò tenendo conto dell’evoluzione della percezione della circostanza da parte della collettività SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZ. V PENALE SENTENZA 29 novembre 2016, n.50659...
Corte di Cassazione, sezione III civile, ordinanza 7 novembre 2016, n. 22602
Vanno rimessi gli atti al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite della questione, su cui sussiste contrasto, relativa al significato da attribuire alla nozione di prova “indispensabile”, ai sensi ed agli effetti di cui all’art. 345, comma 3, c.p.c., nel testo anteriore alle modifiche apportate dall’art. 54, comma 1, lett. b), del d.l....
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 18 ottobre 2016, n. 44107
Apostrofare come “padrino” un soggetto in un articolo di giornale apre alla diffamazione a mezzo stampa Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 18 ottobre 2016, n. 44107 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SAVANI Piero – Presidente...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 6 ottobre 2016, n. 42309
Le figure di direttore responsabile e direttore editoriale non sono affatto assimilabili, rispondendo a modelli antitetici nella struttura imprenditoriale giornalistica. Il direttore responsabile è, infatti, il soggetto che assume la paternità di quanto venga pubblicato, ponendosi per l’art. 57 cod.pen. in posizione di garanzia, siccome tenuto ad esercitare il controllo atto a impedire che, con...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 14 ottobre 2016, n. 20728
Non è diffamatorio l’articolo che ridicolizzi una persona che – per fare uno scherzo a una hostess con cui intratteneva un relazione – si sia camuffata con una parrucca e sia stata riconosciuta da una guardia giurata come uno degli autori di un episodio di rapina. Il tutto perchè nell’articolo veniva poi chiarita la tragicomicità...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 6 ottobre 2016, n. 42317
E’ diffamatorio mettere in dubbio la statura umana della collega di una testata concorrente. E’ irrilevante l’animosità tra giornali locali, dello stesso comune, nel contesto post elettorale Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 6 ottobre 2016, n. 42317 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 5 ottobre 2016, n. 41785
Esclusa la diffamazione contestata al condomino che scrive una lettera inserita nelle cassette della posta nella quale accusa l’amministratore di ignorare la legge fiscale Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 5 ottobre 2016, n. 41785 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 15 settembre 2016, n. 38311
Il diritto di critica anche politica ha dei confini precisi. Non può cioè sconfinare in affermazioni gratuite lesive della personalità professionale di soggetti esercenti attività di informazione, attraverso l’attribuzione agli stessi di finalità di tipo personalistico a cui piegare la conduzione di un servizio giornalistico, prescindendo da ogni argomentazione a sostegno di tali affermazioni Suprema...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 8 settembre 2016, n.37397
L’attribuzione dei connotato di puttaniere al proprio coniuge, per quanto di fatto separato e impegnato in una relazione extra-coniugale, può valere – oggettivamente e con tutti i connotati del dolo per chi pronuncia la espressione – a lederne la reputazione e dunque la considerazione sociale, soprattutto se quella attribuzione è avvenuta ad opera della ex...