Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 23 agosto 2016, n. 35361
Articolo

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 23 agosto 2016, n. 35361

In tema di diffamazione a seguito di pubblicazione di una intervista, va esclusa la responsabilità del giornalista quando un personaggio, che occupa una posizione di alto rilievo nell’ambito della vita politica, sociale, economica, scientifica, culturale, rilasci dichiarazioni, pure in sé diffamatorie, nei confronti di altro personaggio, la cui posizione sia altrettanto rilevante negli ambiti sopra...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 26 agosto 2016, n. 35540
Articolo

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 26 agosto 2016, n. 35540

Il termine “animali” utilizzato dall’imputato nel rivolgersi alle p.o. si presenta offensivo dell’onore e decoro dei destinatari, con esso volendosi attribuire alle persone offese mancanza di senso civico e di educazione, caratteristica questa, secondo la comune sensibilità, lesiva dell’ altrui reputazione. Se, infatti, il bene giuridico tutelato dalla norma ex art. 595 c.p., è l’onore...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza  27 giugno 2016, n. 26745
Articolo

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 27 giugno 2016, n. 26745

Il diritto di critica si differenzia dal diritto di cronaca poiché non si concretizza nella narrazione di fatti – come quest’ultimo – ma nell’espressione di un’opinione, che come tale non può pretendersi rigorosamente obbiettiva, posto che la critica, per sua natura, non può che essere fondata su una interpretazione, necessariamente soggettiva, di fatti e comportamenti....

37557
Articolo

L’intervista televisiva “in diretta” presuppone che siano comunicate notizie provenienti da una fonte “non filtrata”, con la conseguenza che, in tal caso, non si puo’ esigere dal giornalista l’esecuzione di un sia pur rapido controllo prima della diffusione della notizia ed in particolare un’attivita’ di verifica sulla fondatezza della notizia comunicata e diffusa, in quanto...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 9 giugno 2016, n. 24065
Articolo

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 9 giugno 2016, n. 24065

Non integra il reato di diffamazione l’affermazione offensiva, caratterizzata da preconcetti e luoghi comuni, che non consenta l’individuazione specifica ovvero riferimenti inequivoci a circostanze e fatti di notoria conoscenza attribuibili ad un determinato individuo, giacché il soggetto passivo del reato deve essere individuabile, in termini di affidabile certezza, dalla stessa prospettazione oggettiva dell’offesa, quale si...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza  7 giugno 2016, n. 23601
Articolo

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 7 giugno 2016, n. 23601

L’esimente di cui all’art. 598 c.p. – per il quale non sono punibili le offese contenute negli scritti e nei discorsi pronunciati dinanzi alle autorità giudiziarie e amministrative – non si applica alle accuse calunniose contenute in tali atti, considerato che la predetta diposizione si riferisce esclusivamente alle offese e non può, pertanto, estendersi alle...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 19 maggio 2016, n. 21021
Articolo

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 19 maggio 2016, n. 21021

Al fine dell’accertamento dell’idoneità dell’espressione utilizzata a ledere il bene protetto dalla fattispecie incriminatrice di cui all’art. 595 c.p., occorre fare riferimento ad un criterio di media convenzionale in rapporto alle personalità dell’offeso e dell’offensore nonché al contesto nel quale detta espressione sia pronunciata; nel contempo è necessario considerare che l’uso di un linguaggio meno...

Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 19 maggio 2016, n. 21021.
Articolo

Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 19 maggio 2016, n. 21021.

Al fine dell’accertamento dell’idoneità dell’espressione utilizzata a ledere il bene protetto dalla fattispecie incriminatrice di cui all’art. 595 c.p., occorre fare riferimento ad un criterio di media convenzionale in rapporto alle personalità dell’offeso e dell’offensore nonché al contesto nel quale detta espressione sia pronunciata; nel contempo è necessario considerare che l’uso di un linguaggio meno...

Articolo

È configurabile la risarcibilità del danno non patrimoniale allorquando il fatto lesivo incida sui diritti fondamentali della persona umana garantiti dalla Costituzione, e fra tali diritti rientra l’immagine. Per cui, allorquando si verifichi la lesione di tale immagine, è risarcibile, oltre al danno patrimoniale, se verificatosi e se dimostrato, soprattutto il danno non patrimoniale costituito – come danno conseguenza – dalla diminuzione della considerazione della persona da parte dei consociati in genere o di settori o categorie di essi con le quali essa abbia a interagire. Invero la diffamazione postula una liquidazione del danno non patrimoniale necessariamente operata con criteri equitativi, il ricorso ai quali è insito nella natura stessa del danno e nella funzione del risarcimento, realizzato mediante la dazione di una somma di denaro compensativa di un pregiudizio di tipo non economico. Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 27 aprile 2016, n. 8397.

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 27 aprile 2016, n. 8397 Svolgimento del processo La corte d’appello di Roma, con sentenza in data 4-72014, confermava la decisione con la quale il tribunale di Roma aveva accolto la domanda di risarcimento del danno non patrimoniale e all’immagine proposta da C.G. contro RTI – Reti televisive...