La massima Il criterio che il giudice deve utilizzare per valutare se una penale sia eccessiva ha natura oggettiva, ma non nel senso secondo il quale occorrano ragioni di pubblico interesse che ne giustifichino l’ammontare; la natura “oggettiva” del criterio discende, invece, dal fatto che il giudice non deve tenere conto della posizione soggettiva del...
Categoria: Diritto Civile e Procedura Civile
Corte di Cassazione, sezione II, senteenza 17 maggio 2012, n.7759. In tema di danno emergente e lucro cessante
La massima In tema di inadempimento contrattuale, il danno “integrale” ovvero l’obbligazione diretta a reintegrare il patrimonio del danneggiato nella situazione in cui si sarebbe trovato se l’inadempimento non si fosse verificato, non può che essere rappresentato dalla perdita che la società creditrice ha subito in termini di costi sostenuti per l’acquisto delle materie prime...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 24 maggio 2012 n. 8283. Un giudizio “Pinto” svoltosi in due gradi di giudizio non deve superare la durata di 2 anni
Corte di cassazione – Sezione VI civile – Sentenza 24 maggio 2012 n. 8283. Un giudizio “Pinto” svoltosi in due gradi di giudizio non deve superare la durata di 2 anni Il testo integrale[1] Aprire il seguente collegamento Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 24 maggio 2012 n. 8283 Per la Corte...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 6622 del 8 maggio 2012. Per il cliente danneggiato dal professionista negligente è dovuto il risarcimento
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 6622 del 8 maggio 2012 1. D.L. impugna per cassazione, sulla base di tre motivi, la sentenza depositata il 13 luglio 2009, con la quale la Corte di Appello di Palermo ha respinto l’appello del medesimo avverso la sentenza del Tribunale di Trapani, che lo aveva...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 23 maggio 2012, n. 8102 . La responsabilità per il danno causato dall’animale, prevista dall’art. 2052 c.c., incombe a titolo oggettivo ed in via alternativa o sul proprietario, o su chi si serve dell’animale, per tale dovendosi intendere non già il soggetto diverso dal proprietario che vanti sull’animale un diritto reale o parziale di godimento, che escluda ogni ingerenza del proprietario sull’utilizzazione dell’animale, ma colui che, col consenso del proprietario, ed anche in virtù di un rapporto di mero fatto, usa l’animale per soddisfare un interesse autonomo, anche non coincidente con quello del proprietario
La massima La responsabilità per il danno causato dall’animale, prevista dall’art. 2052 c.c., incombe a titolo oggettivo ed in via alternativa o sul proprietario, o su chi si serve dell’animale, per tale dovendosi intendere non già il soggetto diverso dal proprietario che vanti sull’animale un diritto reale o parziale di godimento, che escluda ogni ingerenza...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 6778 del 4 maggio 2012. Rimozione veduta e risarcimento. L’esercizio di un diritto reale in forma abusiva, perché insussistente, determina una limitazione automatica del diritto di godimento dell’altrui proprietà, tale da poter configurare l’esistenza di un danno in re ipsa, che, come tale, non necessita di una specifica attività probatoria
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza n. 6778 del 4 maggio 2012 Svolgimento del processo Con sentenza del 2004 il Tribunale di Napoli, decidendo sulle domande proposte da L.M. e L.F. contro la vicina P.A.V., dichiarò improponibili, in quanto coperte dal giudicato formatosi sulla sentenza n. 6647 del 1993 del medesimo Tribunale, le domande...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 14 maggio 2012, n. 7499. Liquidazione del danno biologico e morale terminale della vittima
Suprema Corte di Cassazione sezione III Civile sentenza 14 maggio 2012, n. 7499 Svolgimento del processo Il 3 settembre 2009, decidendo su rinvio disposto da questa Corte con sentenza n. 18163/07, la Corte di appello di Firenze condannava B.L. , Be.Le. e la Fondiaria SAI al pagamento in favore di F.F. , C.M.L. e...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 23 maggio 2012 n. 8095. La mancanza di una o più pagine nella copia dell’atto processuale notificato è rilevante solo se impedisce al destinatario la comprensione dell’atto e quindi se compromette in concreto le garanzie della difesa e del contraddittorio.
Corte di cassazione – Sezione lavoro – Sentenza 23 maggio 2012 n. 8095 .La mancanza di una o più pagine nella copia dell’atto processuale notificato è rilevante solo se impedisce al destinatario la comprensione dell’atto e quindi se compromette in concreto le garanzie della difesa e del contraddittorio. Il testo integrale[1] Aprire il...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 6913 del 8 maggio 2012. La banca deve risarcire al cliente il contenuto della cassetta in caso di furto
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 6913 del 8 maggio 2012 Svolgimento del processo C.M. citò in giudizio la Cassa di Risparmio di Fermo spa per il risarcimento del danno che sosteneva essergli derivato in conseguenza del furto avvenuto nel caveau dell’istituto di credito dove egli custodiva valori in una cassetta di sicurezza....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 21 maggio 2012 n. 19219. Il sequestro delle quote non impedisce la gestione della società
Corte di cassazione – Sezione VI penale – Sentenza 21 maggio 2012 n. 19219. Il sequestro delle quote non impedisce la gestione della società Il testo integrale[1] Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 21 maggio 2012 n. 19219 Per la Corte di Piazza Cavour il sequestro civile non era diretto ad impedire la...