Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 25 novembre 2013, n. 26359 Svolgimento del processo In data (omissis) lungo la superstrada (omissis) , in seguito alla collisione tra un’auto di proprietà dell’Associazione laicale di culto “Catechisti di Cristo Re, condotta dal sacerdote M.S. , ed altra auto, condotta da Z.F. , assicurata dalla Fata Ass.ni,...
Categoria: Illecito aquiliano (o extracontrattuale)
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 22 novembre 2013, n. 26239. L’inosservanza di una norma di circolazione stradale, pur comportando responsabilità sotto altro titolo per l’infrazione commessa, non è di per sé sufficiente a determinare la responsabilità civile per l’evento dannoso, ove questo non sia ricollegabile eziologicamente alla trasgressione medesima. Principio dal quale la sentenza deduce che la violazione della disposizione che vieta il trasporto di altre persone sul ciclomotore non è in diretto collegamento causale con l’evento prodottosi. Questa violazione non può consolidare la responsabilità del conducente del ciclomotore per il danno verificatosi a carico di colui che è stata illegittimamente trasportato.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 22 novembre 2013, n. 26239 Svolgimento del processo Nell’incidente occorso tra la vettura guidata dal L. (di sua proprietà ed assicurata presso la Norditalia Ass.ni spa) ed il ciclomotore guidato dalla Z. subì lesioni alla persona la C. , trasportata sul ciclomotore. Il Tribunale di Teramo dichiarò improcedibile...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 22 novembre 1013, n. 26223. Quando col ricorso per cassazione venga denunciato un vizio che comporti la nullità del procedimento o della sentenza impugnata, ed in particolare un vizio afferente alla nullità dell’atto introduttivo del giudizio per indeterminatezza dell’oggetto della domanda o delle ragioni poste a suo fondamento, il giudice di legittimità non deve limitare la propria cognizione all’esame della sufficienza e logicità della motivazione con cui il giudice di merito ha vagliato la questione, ma è investito del potere di esaminare direttamente gli atti e i documenti sui quali il ricorso si fonda, purché la censura sia stata proposta dal ricorrente in conformità alle regole fissate al riguardo dal codice di rito
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 22 novembre 1013, n. 26223 Svolgimento del processo Con citazione notificata in data 11 gennaio 1990 N.E. , premesso che nei primi mesi dell’anno 1970 era stata ricoverata presso la Clinica Salus di (omissis) per ivi essere sottoposta a intervento chirurgico di colicistectomia ad opera del Dott. C.R....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 25409 del 12 novembre 2013. Il danno esistenziale non costituisce un’autonoma voce di danno risarcibile, ma costituisce un aspetto della più ampia categoria del danno non patrimoniale. Di tale danno quindi va tenuto conto, nel determinare la somma complessivamente spettante a titolo di risarcimento dei danni non patrimoniali, a cui va apportato un congruo aumento, in misura da determinare con riguardo alle peculiarità del caso concreto
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 25409 del 12 novembre 2013 Svolgimento del processo G.B., Er.Bo. e Bo.An. rispettivamente, madre, padre e fratello di M.B., deceduta nell’incidente stradale verificatosi il (omissis) sull’autostrada (omissis) , mentre era trasportata sull’automobile condotta da Gi.Ca. – hanno convenuto davanti al Tribunale di Milano il Ca. e la...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 26096 del 20 novembre 2013. In tema di risarcimento del danno per responsabilità per le cose in custodia; le condizioni della strada, unitamente all’ubicazione e alla dimensione del palo in questione, deponevano per la perfetta visibilità dello stesso e, di conseguenza, impedivano di ritenere accertato il nesso di causalità, ex art. 2051 c.c., tra la cosa in custodia e l’evento occorso
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 26096 del 20 novembre 2013 ORDINANZA IN FATTO E IN DIRITTO Nella causa indicata in premessa. é stata depositata la seguente relazione: “1. – La sentenza impugnata (Tribunale di Caltagirone 29/08/2011, non notificata), rigettava l’appello proposto dall’odiemo ricorrente e, in accoglimento dell’appello incidentale del Comune odierno intimato,...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 novembre 2013, n. 25415. Se è vero che lo status di separato – connettendosi alla sua non definitività e alla possibile ripresa della comunione familiare, oltre che, comunque, alla pregressa esistenza di un rapporto di coniugio nei suoi aspetti spirituali e materiali, e alla eventuale esistenza di figli – non è in astratto incompatibile con la posizione di danneggiato secondario ; è altrettanto vero che, nella richiesta del danno, quale “danno conseguenza” subito da un danneggiato secondario, l’allegazione e prova dello status di separato è essenziale e caratterizza la stessa domanda dei danni patiti.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 12 novembre 2013, n. 25415 Svolgimento del processo 1. S..B.S. e M..S. ricorrono per cassazione, con due motivi, esplicati da memoria, avverso la sentenza della Corte di appello di Trento (del 12 luglio 2007), resa in controversia relativa al danno da sinistro stradale, nel quale aveva perduto la...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 14 novembre 2013, n. 25589. Rigettata la domanda di risarcimento del danno, poichè è stata esclusa la prova del nesso causale tra danno e cosa in custodia di cui all’art. 2051 c.c., in quanto l’evento infortunistico doveva essere addebitato ad una sua disattenzione che, nell’arretrare verso la botola di collegamento con la scala era precipitato senza che la mancanza della ringhiera potesse essere considerata causa della stessa e dei conseguenti danni
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 14 novembre 2013, n. 25589 In fatto e in diritto Nella causa indicata in premessa, è stata depositata la seguente relazione: “1. – La sentenza impugnata (Corte d’Appello Roma, 11/10/2011) ha, per quanto qui rileva, rigettato l’appello proposto da D.P., N. e A.G. (in qualità di eredi di...
In tema di corresponsabilità ex art. 2054 c.c.
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 25620 del 14 novembre 2013. In tema di corresponsabilità ex art. 2054 c.c. Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 25620 del 14 novembre 2013 Svolgimento del processo Con sentenza dell’8 maggio 2007 la Corte di appello di Roma, premesso che con citazione del 31 maggio 1999...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 7 novembre 2013, n. 25042. La sentenza di applicazione della pena di cui all’art. 444 cod. proc. pen., pur costituendo un importante elemento di prova per il giudice di merito, non si può configurare come una sentenza di condanna a tutti gli effetti. Si è detto, in particolare, che la sentenza con la quale il giudice applica all’imputato la pena da lui richiesta e concordata con il pubblico ministero, “pur essendo equiparata a una pronuncia di condanna ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 445, comma 1, cod. proc. pen., non è tuttavia ontologicamente qualificabile come tale, traendo essa origine essenzialmente da un accordo delle parti, caratterizzato, per quanto attiene l’imputato, dalla rinuncia di costui a contestare la propria responsabilità
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 7 novembre 2013, n. 25042 Svolgimento del processo 1. In data 24 febbraio 1985 si verificava un incidente stradale a seguito del quale D. G. perdeva la vita. Con atto notificato il 30 maggio 1997 i suoi genitori, G.S. e A..M. , e i suoi fratelli Fabio ed...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 5 novembre 2013, n. 24744. Nel caso in cui l’evento di danno sia da ascrivere esclusivamente alla condotta del danneggiato, la quale abbia interrotto il nesso causale tra la cosa in custodia e il danno, si verifica un’ipotesi di caso fortuito che libera il custode dalla responsabilità di cui all’art. 2051 c.c.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 5 novembre 2013, n. 24744 In fatto e in diritto Nella causa indicata in premessa, é stata depositata la seguente relazione: “1 – La sentenza impugnata, depositata l’8 novembre 2010, ha respinto l’appello principale del P. , osservando, per un verso, che la presenza di radici di un...