Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 13 ottobre 2016, n. 20630
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 13 ottobre 2016, n. 20630

In un sinistro stradale, la «particolare gravità» delle lesioni riportate dalla vittima non autorizza di per sé sola la «personalizzazione del danno», in assenza della prova di una maggiore nocività rispetto a casi analoghi Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 13 ottobre 2016, n. 20630 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA...

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 7 ottobre 2016, n. 20206
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 7 ottobre 2016, n. 20206

In materia di assicurazioni il giudice d’appello non può commisurare al luogo di residenza l’entità del risarcimento. Occorre comunque considerare le tabelle milanesi   Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 7 ottobre 2016, n. 20206 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi...

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 6 ottobre 2016, n. 19993
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 6 ottobre 2016, n. 19993

Responsabile il Comune per la caduta determinata dalla folla che si accalca all’ingresso dell’auditorium per un concerto se l’illuminazione è scarsa non ci sono transenne né personale incaricato Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 6 ottobre 2016, n. 19993 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA...

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 3 ottobre 2016, n. 19648
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 3 ottobre 2016, n. 19648

La presenza sulla carreggiata autostradale di un ostacolo metallico può essere apprezzata dal giudice di merito in termini di causa efficiente sopravvenuta e inimputabile, idonea a causare l’evento e quindi a recidere il nesso eziologico tra il danno, subito dall’automobilista, e l’attività concretamente esigibile dal gestore Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 3...

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 29 settembre 2016, n. 19294
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 29 settembre 2016, n. 19294

Il fermo tecnico del veicolo a seguito di incidente stradale non genera automaticamente il ristoro del danno. Occorre, infatti, che il danno da fermo tecnico di veicolo incidentato sia allegato e dimostrato. La relativa prova, poi, non può avere a oggetto la mera indisponibilità del veicolo, ma deve sostanziarsi nella dimostrazione o della spesa sostenuta...

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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 22 settembre 2016, n. 18600

Non può individuarsi alcuna responsabilità in capo all’allenatore, né alla scuola calcio, per il danno riportato da uno degli allievi della scuola calcio a seguito di una pallonata ricevuta durante una partitella. Pur trattandosi di un evento imprevedibile, la Cassazione lo ritiene non evitabile, neppure utilizzando la massima diligenza, e rientrante nella normale alea di...

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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 5 settembre 2016, n. 17625

In una causa di risarcimento per infortunio dovuto al manto stradale sconnesso, una volta accertato il nesso causale con il danno subito, la vittima ricorrente non deve anche dimostrare l’effettiva «pericolosità» della cosa. In questi casi è onere dell’ente – in qualità di custode – dimostrare l’eventuale colpa, o concorso di colpa, del danneggiato per...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 30 agosto 2016, n.17407

In caso di azione di surrogazione da parte dell’ente assicuratore nei confronti del responsabile, il differenziale, cioè quanto ancora dovuto al danneggiato va calcolato tenendo presente che: quanto pagato a titolo di danno patrimoniale non può decurtare quanto ancora dovuto a titolo di biologico; il danno patrimoniale va risarcito – e dunque è consentita la...

In assenza di prova liberatoria da parte del convenuto, il Giudice applica la presunzione di colpa sancita dall’art. 2054 c.c.
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In assenza di prova liberatoria da parte del convenuto, il Giudice applica la presunzione di colpa sancita dall’art. 2054 c.c.

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 2 agosto 2016, n. 16037 In assenza di prova liberatoria da parte del convenuto, il Giudice applica la presunzione di colpa sancita dall’art. 2054 c.c., pervenendo, così, sulla base degli strumenti probatori e dei criteri propri del procedimento civile, all’accertamento incidenter tantum della sussistenza del reato di lesioni...

Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 26 luglio 2016, n. 15395
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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 26 luglio 2016, n. 15395

Il danno biologico-terminale, che è sempre presente a prescindere dallo stato di coscienza del leso, va liquidato negli importi previsti dalle tabelle relative alla invalidità temporanea assoluta, salvo il risarcimento, da apprezzarsi con criterio equitativo puro, nel caso in cui alla gravità delle lesioni si accompagni la sofferenza psichica (danno catastrofico) determinata dalla coscienza della...