Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 14 maggio 2014, n. 10607 Svolgimento del processo L.P.M. e M.E. , R.D. e C.F. impugnavano innanzi al Tribunale di Bologna la delibera dell’assemblea del condominio di via (omissis) , adottata in data 15.7.1996, con la quale era stato, fra l’altro, approvato il bilancio consuntivo del 1995, quello...
Categoria: Diritti reali e Condominio
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 12 maggio 2014, n. 10270. In tema di condominio negli edifici, le parti dell'edificio che sono destinate ad assolvere una funzione nell'interesse di tutti condomini, rientrano, per la loro funzione, fra le cose comuni, le cui spese di conservazione sono assoggettate alla ripartizione in misura proporzionale al valore delle singole proprietà esclusive, ai sensi della prima parte dell'art. 1123 cod. civ., non rientrando, per contro, fra quelle parti suscettibili di destinazione al servizio dei condomini in misura diversa, ovvero al godimento di alcuni condomini e non di altri, di cui all'art. 1123, secondo comma e terzo comma cod. civ.. Ed invero la previsione dell'art. 1123, secondo comma, presuppone, in relazione alla natura e alla destinazione, un uso differenziato della cosa comune, per cui la relativa spesa deve essere sopportata dalle proprietà esclusive che ne godono in proporzione del valore relativo, mentre il terzo comma fa riferimento all'ipotesi in cui i beni siano al servizio soltanto di alcune unità immobiliari
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 12 maggio 2014, n. 10270 Svolgimento del processo 1.- G.A. , proprietario di un terreno in (omissis) , convenne in giudizio avanti al Tribunale di Chiavari il Condominio (omissis) ed uno dei condomini, T.A. , chiedendone la condanna in solido o in via alternativa all’esecuzione delle opere necessarie...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 aprile 2014, n. 9522. Non costituisce violazione della fondamentale regola paritaria dettata dall'art. 1102 c.c. un uso più intenso della cosa da parte del partecipante, che non ne alteri la destinazione nei casi in cui il relativo esercizio non si traduca in una limitazione delle facoltà di godimento esercitate dagli altri condomini", fermo restando che "per quanto attiene, in particolare, ai cortili, ove le caratteristiche e le dimensioni lo consentano ed i titoli non vi ostino, l'uso degli stessi per l'accesso e la sosta dei veicoli non è incompatibile con la funzione primaria e tipica di tali beni
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 30 aprile 2014, n. 9522 Considerato in fatto Con atto di citazione del giugno 2002 F.C. , C.G. , G.G. e Fe.An. convenivano in giudizio innanzi al Giudice di Pace di Mascalucia D.M.A. , R.T. e M.S. al fine di sentir dichiarare il divieto assoluto di parcheggio di...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 18 febbraio 2014, n. 3806. Per l'acquisto della servitù per destinazione del padre di famiglia occorre la sua apparenza, cioè l'esistenza di segni visibili rivelatori dell'esistenza della servitù. L'esistenza di opere visibili e permanenti è stata desunta dalla planimetria, dal contenuto della scrittura privata in cui si riconosceva la preesistenza di un canale di irrigazione e dal fatto che la comune genitrice, con testamento pubblicato, aveva assegnato zonette contigue a tutti i figli e site lungo detto canale sicchè lo stato dei luoghi manifestava la sussistenza di servitù poste a carico ed a favore per destinazione del padre di famiglia
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE sezione II sentenza 18 febbraio 2014, n. 3806 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TRIOLA Roberto Michele – Presidente – Dott. NUZZO Laurenza – rel. Consigliere – Dott. MAZZACANE Vincenzo – Consigliere – Dott. SAN...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 8 maggio 2014, n. 9991. Il rispetto della distanza prevista per fabbriche e depositi nocivi e pericolosi dall'art. 890 c.c., nella cui regolamentazione rientrano, anche i comignoli, è collegato ad una presunzione assoluta di nocività o pericolosità che prescinde da ogni accertamento concreto nel caso in cui vi sia un regolamento edilizio comunale che stabilisce la distanza medesima, mentre in difetto di una disposizione regolamentare si ha pur sempre una presunzione di pericolosità, seppur relativa, che può essere superata ove la parte interessata al mantenimento del manufatto dimostri che mediante opportuni accorgimenti può ovviarsi al pericolo o al danno del fondo vicino
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 8 maggio 2014, n. 9991 Svolgimento del processo Con atto di citazione notificato il 26 gennaio 2001 i coniugi D.G.P. e P.M. convenivano in giudizio innanzi al Tribunale di Monza A.R. e C.F. . Le parti attrici, quali proprietarie di immobile sito alla via (omissis) e confinante con...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 10 aprile 2014, n. 15956. Scatta la multa prevista dall'art. 674 c.p. nei confronti del condomino che, incurante delle lamentele dell'inquilino, continua ad innaffiare i fiori gettando acqua nel terrazzo sottostante
suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 10 aprile 2014, n. 15956 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TERESI Alfredo – Presidente Dott. GENTILE Mario – Consigliere Dott. RAMACCI Luca – rel. Consigliere Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 7 aprile 2014, n. 8120. In tema di azione negatoria, la titolarita' del bene si pone come requisito di legittimazione attiva e, se essa e' contestata, la parte che agisce non ha l'onere di fornire, come nell'azione di rivendica, la prova rigorosa della proprieta', ma deve dare la dimostrazione, con ogni mezzo ed anche in via presuntiva, dell'esistenza di un titolo valido di proprieta' del bene
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 7 aprile 2014, n. 8120 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANOLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Luigi – Presidente Dott. BIANCHINI Bruno – Consigliere Dott. PROTO Cesare Antonio – rel. Consigliere Dott. CARRATO Aldo – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 7 aprile 2014, n. 8119. Per effetto di una fictio iuris, il possesso del "de cuius" si trasferisce agli eredi i quali subentrano nel possesso del bene senza necessita' di una materiale apprensione, occorrendo solo la prova della qualita' di eredi
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 7 aprile 2014, n. 8119 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANOLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Luigi – Presidente Dott. BIANCHINI Bruno – Consigliere Dott. PROTO Cesare Antonio – rel. Consigliere Dott. CARRATO Aldo – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 9 aprile 2014 n. 15906. È legittima la misura cautelare che impone allo stalker di allontanarsi dall'edificio in cui vive la vittima anche quando tale edificio coincide con il condominio dove lo stesso stalker abita assieme alla propria famiglia, in quanto è irrilevante che la misura cautelare influisca negativamente sull'esercizio del diritto alla genitorialità
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 9 aprile 2014, n. 15906
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 15 aprile 2014, n. 8727. In tema di impianto centralizzato e litisonsorzio necessario processuale nei confronti del condomino dissenziente, sig.ra Ta.Ge. , che aveva impugnato la delibera assembleare, partecipato al giudizio di primo grado e non aveva appellato nel grado successivo. All'integrazione la Corte territoriale avrebbe dovuto provvedere d'ufficio. Se la decisione viene resa nei confronti di più condomini, che abbiano agito in uno stesso processo, tutti sono parti necessarie nei successivi giudici di impugnazione, poiché per tutti deve potere fare stato soltanto la pronuncia finale, dandosi altrimenti luogo all'eventualità di giudicati contrastanti, con l'affermazione della legittimità della deliberazione per alcuni e della sua invalidità per altri
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 15 aprile 2014, n. 8727 Svolgimento del processo 1. In data 8 marzo 2000 i signori T.A. e N.M. adivano separatamente il Tribunale di Trani per l’annullamento della delibera del 4 febbraio 2000 con la quale l’assemblea del “supercondominio” di via (omissis) aveva revocato l’esenzione dalle spese e...