Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 26233 del 22 novembre 2013 Svolgimento del processo Il Condominio di Viale (omissis) in Messina citò in giudizio il S.S. (quale titolare dell’omonima ditta individuale} perché fosse dichiarato risolto il contratto d’appalto del 22 giugno 1993 per grave inadempimento del convenuto e perché fossero accertati i gravi...
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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 13 novembre 2013 n. 25454. A determinare quale sia l’area destinata a parcheggio è proprio e soltanto l’atto concessorio che vincola il costruttore a questa destinazione e che è il riferimento cui ancorare ogni controversia circa la natura condominiale o privata delle parti della costruzione
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 13 novembre 2013 n. 25454[1] È stato chiarito, dai Giudici della S.C., che a determinare quale sia l’area destinata a parcheggio è proprio e soltanto l’atto concessorio che vincola il costruttore a questa destinazione e che è il riferimento cui ancorare ogni controversia circa la...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 26 settembre 2013, n. 39933. Reiterati atti di molestia, commessi in danno del fratello, realizzatisi insozzando quasi quotidianamente l’abitazione ed il cortile di proprietà di quest’ultimo gettandovi rifiuti di ogni genere, cagionandogli in tal modo un perdurante e grave stato d’ansia e il fondato pericolo per l’incolumità, al punto che la persona offesa si trasferiva altrove per alcuni periodi e rinunciava a coltivare presso la propria abitazione relazioni con i terzi, rientrano nel paradigma normativo del delitto di atti persecutori ex art. 612-bis c.p.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V PENALE Sentenza 26 settembre 2013, n. 39933 Ritenuto in fatto 1. La Corte di Appello di Brescia, con sentenza del 5-4-2012, confermando quella del Tribunale di Brescia, sez. dist. di Breno in data 14-7-2011, riconosceva F.M. responsabile del reato di atti persecutori, commesso fino alla ‘data odierna’, in...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 24 ottobre 2013, n. 24125. Le norme contenute nei regolamenti condominiali posti in essere per contratto possono imporre limitazioni al godimento ed alla destinazione di uso degli immobili in proprietà esclusiva dei singoli condomini, disposizioni che si risolvano nella compressione delle facoltà e dei poteri inerenti al diritto di proprietà dei singoli partecipanti ed in quanto costituiscono oneri reali o servitù reciproche afferiscono immediatamente alla cosa, purché espressamente e chiaramente manifestate dal testo
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 24 ottobre 2013, n. 24125 Svolgimento del processo Con ricorso proposto ai sensi degli artt. 669 bis e ss. c.p.c. e 1171 c.c., notificato il 30 maggio 2003 R..D.L. , P.A. , Sa..CO. , L.T..S. , D.P.G. , F..C. , F..V. , Z.M. , C..A. , L..D.L. ,...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 8 ottobre 2013, n. 22892. E’ illegittimo vietare la destinazione d’uso a locale pubblico per tutelare la quiete di un edificio quando le emissioni sonore risultano tollerabili, secondo quanto stabilito dall’art. 844 c.c.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II CIVILE Sentenza 8 ottobre 2013, n. 22892 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TRIOLA Roberto Michele – Presidente – Dott. BURSESE Gaetano Antonio – rel. Consigliere – Dott. MIGLIUCCI Emilio – Consigliere – Dott....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 22 ottobre 2013, n. 23955. Le spese seguono la soccombenza si applica anche alla volontaria giurisdizione
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 22 ottobre 2013, n. 23955 Svolgimento del processo M..S. , partecipante al condominio (omissis) , propone ricorso per cassazione avverso il decreto emesso in data 8.3.2007, col quale la Corte d’appello di Messina ha rigettato il reclamo contro il provvedimento del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, che...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 14 ottobre 2013, n. 23224. In tema di condominio si versa in ipotesi di litisconsorzio necessario soltanto quando l’azione proposta sia costitutiva, e non anche quando si tratti di azione di accertamento o di condanna
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 14 ottobre 2013, n. 23224 Fatto e diritto Rilevato che il consigliere designato ha depositato, in data 10 maggio 2013, la seguente proposta di definizione, ai sensi dell’art. 380-bis c.p.c.: “Con atto di citazione del 19 settembre 2002, i sigg.ri A..M. , S..L. , S.G. , G..D.S. ,...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 15 ottobre 2013 n. 42347. Nel caso in cui proceda direttamente all’organizzazione e direzione dei lavori nel condominio, l’amministratore assume in materia di sicurezza la posizione di garanzia propria del datore di lavoro
Il testo integrale[1] L’amministratore di un condominio assume la posizione di garanzia propria del datore di lavoro nel caso in cui proceda direttamente all’organizzazione e direzione di lavori da eseguirsi nell’interesse del condominio stesso ma, in caso di affidamento in appalto di dette opere, tale evenienza non lo esonera completamente da qualsivoglia obbligo, ben potendo...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 19 giugno 2013, n. 15415. Ai fini della validità del Regolamento condominiale da approvare all’unanimità, l’apposizione della firma del marito comproprietario in regime di separazione dei beni non presuppone che egli abbia agito in rappresentanza della moglie, né che sia stato incaricato tacitamente dalla stessa.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II CIVILE Sentenza 19 giugno 2013, n. 15415 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TRIOLA Roberto Michele – Presidente – Dott. BURSESE Gaetano Antonio – rel. Consigliere – Dott. NUZZO Laurenza – Consigliere – Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 7 ottobre 2013 n. 22824. Le spese generali e di manutenzione delle parti comuni dell’edificio vanno ripartite in quote uguali tra i condomini, giacché il diverso e legale criterio di ripartizione di dette spese in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascun condomino (art. 1123 c.c.) è liberamente derogabile per convenzione (come il regolamento contrattuale di condominio)
Testo integrale Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 7 ottobre 2013 n. 22824[1] Il criterio legale di ripartizione delle spese condominiali, prescritto dal combinato disposto degli artt. 1123 c.c. e 68 disp. att. c.p.c., può essere derogato, essendo disponibile il diritto di contribuzione o riparto, relativo alle delle spese, mediante convenzione che, per la...