La massima L’attenuante di cui all’ultimo comma dell’articolo 609-bis cod. pen. può essere applicata allorquando vi sia una minima compressione della libertà sessuale della vittima, accertata prendendo in considerazione le modalità esecutive e le circostanze dell’azione attraverso una valutazione globale che comprenda il grado di coartazione esercitato sulla persona offesa, le condizioni fisiche e psichiche...
Categoria: Cassazione penale 2013
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 5 aprile 2013 n. 20465. Dolo eventuale e colpa cosciente: incidente stradale causato da un soggetto in stato di intossicazione da stupefacenti, no al dolo eventuale
Il testo integrale <a href=”/wp-content/uploads/2013/12/corte-di-cassazione-sezione-i-sentenza-5-aprile-2013-n-20465.pdf” title=”Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 5 aprile 2013, n. 20465″>http://3.70.129.172/wp-content/uploads/2013/12/corte-di-cassazione-sezione-i-sentenza-5-aprile-2013-n-20465.pdf</a> Archivio sentenze ordinanze sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2011/ sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2012/ sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2013/ Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa renatodisa.com
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 9 dicembre 2013 n. 49472. In tema di bancarotta fraudolenta impropria, I’extraneus concorre nel reato proprio dell’amministratore quando sia l’istigatore o il beneficiano di operazioni dolose volte a depauperare il patrimonio dell’impresa
Il testo integrale [1] Per integrare tale responsabilità è sufficiente che il soggetto risulti consapevole del rischio che le suddette operazioni determinano per le ragioni dei creditori della società, non essendo invece necessario che egli abbia voluto causare un danno ai creditori medesimi. Il distacco del bene dal patrimonio dell’imprenditore poi fallito, può realizzarsi in...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 9 dicembre 2013 n. 49512. Non punibile per ingiuria l’ex moglie che inveisce contro il marito, dandogli del “porco”, perché l’uomo aveva portato nella casa coniugale divisa un’altra donna
Il testo integrale[1] Convalidando il verdetto del giudice di pace, la Cassazione ha sottolineato che l’ingiustizia percepita dalla signora non deve essere valutata con criteri restrittivi, cioè limitatamente a un fatto che abbia un’intrinseca illegittimità ma con criteri più ampi, anche quando cioè esso sia lesivo di regole comunemente accettate nella civile convivenza. Nel caso...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 5 dicembre 2013, n. 49063. In tema di reato di cui agli artt. 56 e 574 c.p., per aver tentato di sottrarre la figlia minore di sei anni, affidata ai Servizi sociali
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 5 dicembre 2013, n. 49063 Considerato in fatto 1. R.A. (cittadina delle (omissis) ) era imputata del reato di cui agli artt. 56 e 574 c.p., per aver tentato di sottrarre la figlia minore di sei anni, affidata ai Servizi sociali dal Tribunale per i minorenni di Catania,...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 5 dicembre 2013, n. 48820. Integra la fattispecie di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato e non di truffa aggravata, per assenza di un comportamento fraudolento in aggiunta al mero silenzio, la condotta di colui che, percependo periodicamente l’indennità di disoccupazione prevista per legge, ometta di comunicare all’Istituto erogante (Inps) l’avvenuta stipula di un contratto di lavoro subordinato e conseguente assunzione, così continuando a percepire, indebitamente, la detta indennità
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 5 dicembre 2013, n. 48820 Considerato in fatto B.S. : Ricorre per cassazione avverso la sentenza della Corte di appello di Genova in data 27.02.2013 confermativa della decisione del Tribunale della stessa città che l’aveva condannata per il reato ex art. 640/co.2 CP perché, con il raggiro e...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 48104 del 3 dicembre 2013. In tema di confisca per equivalente
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 48104 del 3 dicembre 2013 RITENUTO IN FATTO Il Gup presso il Tribunale di Pistoia, con sentenza del 19/10/2012, ha applicato, su richiesta delle parti, a carico di I.L. imputato dei reati di cui agli artt. 8 e 10, d.Lvo 74/2000, la pena di mesi 6 di...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 5 dicembre 2013 n. 48803. Il medico libero professionista che emette ricette falsamente riconducibili ad un medico convenzionato Asl commette il delitto di falso ideologico in atto pubblico
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 5 dicembre 2013, n.48803[1] L’elemento psicologico dei reati di falso si sostanzia nel dolo generico, la Corte ritiene che “il giudice di merito trascurava infatti di valutare, per un verso, la consapevolezza degli imputati di dar luogo ad una situazione documentale che rappresentava le visite...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 48435 del 4 dicembre 2013. Appropriazione indebita continuata in danno del Condominio per l’ex amministratore del predetto condominio, essendo stati provati il fatto materiale della distrazione della somma di €. 2.000,00 e della mancata consegna al nuovo amministratore della documentazione condominiale
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza n. 48435 del 4 dicembre 2013 RITENUTO IN FATTO 1. Con sentenza in data 2/7/2012, la Corte di appello di Roma, in riforma della sentenza del Tribunale di Roma, in data 21/9/2010, appellata dal Pubblico Ministero e dalla parte civile, dichiarava D.A.: colpevole del reato di appropriazione indebita...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 48802 del 5 dicembre 2013. La bancarotta preferenziale (art. 216, comma terzo, L. fall.), sul piano oggettivo richiede la violazione della par conditio creditorum nella procedura fallimentare e, sul piano soggettivo, la ricorrenza della forma peculiare del dolo, costituito dalla volontà di recare un vantaggio al creditore (o ai creditori) soddisfatto, con l’accettazione dell’eventualità di un danno per altri, finalità che deve risultare primario interesse perseguito dal debitore, con la conseguenza che la strategia di alleggerire la pressione dei creditori, in vista di un ragionevolmente presumibile riequilibrio finanziario e patrimoniale, è incompatibile con il delitto
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza n. 48802 del 5 dicembre 2013 RITENUTO IN FATTO 1. Con sentenza del 18/01/2013 il G.i.p. del Tribunale dl Brescia ha dichiarato non luogo a procedere nel confronti di G.S. e C.G., cui era contestato, rispettivamente nella qualità di amministratore unico e di liquidatore della R. s.r.l. di...