Il testo integrale [1] La locazione stipulata a non domino non è dunque un contratto invalido: esso infatti non confligge con alcuna prescrizione imperativa, né l’art. 1571 c.c. include, tra i requisiti di validità del contratto, la proprietà o la disponibilità dell’oggetto da parte del locatore. L’indisponibilità (sia giuridica che di fatto) dell’immobile da parte...
Categoria: Cassazione civile 2013
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 novembre 2013 n. 25894. La società che gestisce l’area di parcheggio non risponde del furto dell’auto se il cartello che esclude l’ obbligo di custodia è ben visibile ed è all’esterno, di modo che possa essere conosciuto prima della conclusione del contratto stesso
Il testo integrale[1] La Suprema corte, a Sezioni unite (14319/2011), ha già stabilito che l’istituzione da parte dei Comuni, previa deliberazione della Giunta, di aree di sosta a pagamento ai sensi dell’art. 7, comma 1, lettera f), del d.lgs. 30 aprile 1992, n. 285 (codice della strada), non comporta l’assunzione dell’obbligo del gestore di custodire...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 18 novembre 2013, n. 25845. In tema di diritto alla corresponsione dell’assegno di divorzio in caso di cessazione degli effetti civili del matrimonio, il parametro dell’adeguatezza dei mezzi rispetto al tenore di vita goduto durante la convivenza matrimoniale da uno dei coniugi viene meno di fronte alla instaurazione, da parte di questi, di una famiglia, ancorché di fatto, la quale rescinde, quand’anche non definitivamente, ogni connessione con il livello ed il modello di vita caratterizzanti la pregressa fase di convivenza matrimoniale e, conseguentemente, ogni presupposto per la riconoscibilità di un assegno divorzile
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 18 novembre 2013, n. 25845 Svolgimento del processo Il Tribunale di Reggio Calabria, pronunciato con sentenza non definitiva il divorzio tra i coniugi C.S.F. , ricorrente, e G.M.A. , sposatisi il (omissis) , con successiva sentenza definitiva n. 290/07 del 2 marzo 2007 imponeva al primo di contribuire...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 14 novembre 2013, n. 25615. Il giustificato motivo oggettivo di licenziamento determinato da ragioni inerenti all’attivita’ produttiva, nel cui ambito rientra anche l’ipotesi di riassetto organizzativo attuato per la piu’ economica gestione dell’impresa, e’ rimesso alla valutazione del datore di lavoro, senza che il giudice possa sindacare la scelta dei criteri di gestione dell’impresa, atteso che tale scelta e’ espressione della liberta’ di iniziativa economica tutelata dall’articolo 41 Cost., mentre al giudice spetta il controllo della reale sussistenza del motivo addotto dall’imprenditore
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 14 novembre 2013, n. 25615 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MIANI CANEVARI Fabrizio – Presidente Dott. BANDINI Gianfranco – rel. Consigliere Dott. BERRINO Umberto – Consigliere Dott. ARIENZO Rosa – Consigliere Dott. MAROTTA...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 15 novembre 2013, n. 25751. La mancata riproduzione, nella parte dell’atto di appello a ciò destinata, delle conclusioni relative ad uno specifico motivo di gravame non può equivalere a difetto di impugnazione o essere causa della nullità di essa, se dal contesto dell’atto risulti, sia pur in termini non formali, una univoca manifestazione di volontà di proporre impugnazione per quello specifico motivo
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 15 novembre 2013, n. 25751 Svolgimento del processo p.1. Con sentenza del 1 ottobre 2007 la Corte d’Appello di Roma ha dichiarato inammissibile l’appello proposto da M..L. contro il Comune di Pomezia avverso la sentenza dell’11 luglio 2003, con cui il Tribunale di Roma aveva rigettato le domande...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 15 novembre 2013, n. 25771. Sull’Amministrazione grava l’onere probatorio, in sede di opposizione ed in presenza di contestazione della violazione dell’art. 7, comma 1 lett. d) del codice della strada (per avere il trasgressore sostato in zona riservata a specifici autoveicoli), dimostrato la legittimità dell’imposizione di cui al cartello, producendo il provvedimento sulla base del quale è stato apposto dall’autorità competente a disciplinare nella zona la circolazione.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 15 novembre 2013, n. 25771 Considerato in fatto Con sentenza n. 1619 del 2010 (depositata il 10 agosto 2010) il Tribunale di Catanzaro respingeva l’appello proposto dal Ministero dell’Interno nei confronti di P.P. avverso la sentenza n. 4073/2007 del Giudice di pace di Belvedere Marittimo, che aveva accolto...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 18 novembre 2013 n.25843. Addebitata la separazione alla moglie affetta da shopping compulsivo
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 18 novembre 2013 n.25843 [1] La Ctu disposta nel giudizio di merito aveva, infatti, accertato che l’utilizzo da parte della donna di denaro sottratto ai familiari ed ai terzi, per soddisfare la propria esigenza di effettuare acquisti sempre più frequenti e dispendiosi di beni mobili,...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 14 ottobre 2013, n. 23218. Salvo che l’atto costitutivo della società a responsabilità limitata non contenga una disciplina diversa, deve presumersi che l’assemblea dei soci sia validamente costituita ogni qual volta i relativi avvisi di convocazione siano stati spediti agli aventi diritto almeno otto giorni prima dell’adunanza (o nel diverso termine eventualmente in proposito indicato dall’atto costitutivo), ma tale presunzione può essere vinta nel caso in cui il destinatario dimostri che, per causa a lui non imputabile, egli non ha affatto ricevuto l’avviso di convocazione o lo ha ricevuto così tardi da non consentirgli di prendere parte all’adunanza, in base a circostanze di fatto il cui accertamento e la cui valutazione in concreto sono riservati alla cognizione del giudice di merito
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Sentenza 14 ottobre 2013, n. 23218 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROVELLI Luigi Antonio – Primo Presidente f.f. – Dott. LUCCIOLI Maria Gabriella – Presidente Sez. – Dott. RORDORF Renato – rel....
Corte di Cassazione, sezione feriale, sentenza 18 novembre 2013 n. 46153. Non può essere contestato il reato di appropriazione indebita al coniuge il trasporto degli arredi e del mobilio in generale in una località ignota all’altro coniuge non legalmente separato
Il testo integrale [1] Con tale sentenza è stato accolto il ricorso di un marito condannato dalla Corte d’appello di Palermo per essersi fatto arbitrariamente ragione da sé (art. 392 Cp), in quanto al fine di esercitare un preteso diritto e potendo ricorrere al giudice, aveva svuotato la casa coniugale di gran parte dei mobili...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 18 novembre 2013 n. 25797. La professione di avvocato è incompatibile con la qualità di presidente di consiglio di amministrazione con poteri individuali di gestione di società capitalistiche
Il testo integrale [1] Il legale il quale ricopra la qualità di presidente del consiglio di amministrazione o di amministratore delegato o unico di una società commerciale si trova, ai sensi dell’art. 3, primo comma, numero 1, del r.d.l. 27 novembre 1933, n. 1578, in una situazione d’incompatibilità con l’esercizio della professione forense (esercizio del...