Colui che si avvale dell’opera di altri ne risponde, purché sussista il cd. nesso di occasionalità necessaria, il quale si atteggia quale nesso causale tra l’esercizio delle incombenze dell'”ausiliario” e il danno Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 7 settembre 2016, n. 17681 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...
Tag: Relatore NAZZICONE Loredana
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 31 agosto 2016, n. 17443
Nella perizia contrattuale la revoca, ad opera di alcuni soltanto dei mandanti, del mandato collettivo conferito ai periti e’, in presenza di una giusta causa, immediatamente produttiva dell’effetto estintivo, che si produce ex nunc e che, in caso di contestazione, spetta al giudice di accertare con sentenza dichiarativa, senza che tuttavia la proposizione di tale...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 7 settembre 2016, n.17682
Il giudizio previsto dall’art. 548 c.p.c. si conclude con una sentenza dal duplice contenuto di accertamento: l’uno, idoneo ad acquistare autorità di cosa giudicata sostanziale tra le parti del rapporto, avente ad oggetto il credito del debitore esecutato (che, pertanto, è litisconsorte necessario) nei confronti del terzo pignorato; l’altro, di rilevanza meramente processuale, attinente all’assoggettabilità...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 7 luglio 2016, n. 13854
L’errore che conduce all’annullamento del contratto, oltre che essenziale, cioè tale da determinare la parte a concludere il contratto, deve essere anche riconoscibile dall’altro contraente, nel senso che questi, in relazione al contenuto, alle circostanze del contratto e alle qualità dei contraenti, avrebbe dovuto rilevarlo, adoperando la normale diligenza, ovvero, ove si tratti di professionista,...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 3 giugno 2016, n. 11467
In materia di simulazione, il principio di prova scritta, che, ai sensi dell’art. 2724 n. 1 c.c., consente eccezionalmente la prova per testi, deve consistere in uno scritto, proveniente dalla persona contro la quale la domanda è diretta, diverso dalla scrittura le cui risultanze si intendono sovvertire con la prova testimoniale e contenente un qualche...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 6 giugno 2016, n. 11578
La sottoscrizione, da parte del cliente, della clausola in calce al modulo d’ordine, contenente la segnalazione d’inadeguatezza dell’operazione sulla quale egli è stato avvisato, è idonea a far presumere assolto l’obbligo previsto in capo all’intermediario dall’art. 29, c. 3, reg. Consob n. 11522 del 1998; tuttavia, a fronte della contestazione del cliente, il quale alleghi...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 maggio 2016, n. 10937
Il giudizio di autenticità di un’opera d’arte è tipicamente tecnico, non costituisce una prova legale ed è sottoposto al libero apprezzamento del giudice Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 26 maggio 2016, n. 10937 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 27 maggio 2016, n. 11031
L’accertamento circa la confondibilità tra marchi in conflitto deve compiersi in via globale e sintetica, avendo riguardo all’insieme dei loro elementi salienti grafici, visivi e fonetici, nonché di quelli concettuali o semantici, ove esistenti Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 27 maggio 2016, n. 11031 Svolgimento del processo La Corte d’appello di Milano,...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 17 maggio 2016, n. 10078.
La parte “debole” di un marchio complesso, composto da due segni, può essere utilizzata da altri soggetti se vengono apportate delle differenziazioni anche non rilevanti Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 17 maggio 2016, n. 10078 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi...
Ai sensi dell’art. 18 L.F., la sentenza che rigetta il reclamo è notificata al reclamante a cura della cancelleria ed il termine per proporre il ricorso in cassazione è di trenta giorni dalla notificazione. Nonostante la norma parli di notificazione “a cura della cancelleria” ad essa è equipollente quella operata dal curatore fallimentare, attesa la ratio pienamente assolta di permettere alla parte di conoscere compiutamente le ragioni e l’esito del reclamo, al fine di valutarne la ricorribilità per cassazione. Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 14 aprile 2016, n. 7384.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 14 aprile 2016, n. 7384 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria – Presidente Dott. FERRO Massimo – Consigliere Dott. LAMORGESE Antonio – Consigliere Dott. NAZZICONE Loredana – rel. Consigliere...