Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 7 marzo 2017, n. 5621
Articolo

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 7 marzo 2017, n. 5621

Nell’ipotesi di intervento di un terzo creditore nel giudizio promosso da altro creditore per ottenere al revoca ai sensi dell’articolo 2901 c.c., del medesimo atto dispositivo patrimoniale pregiudizievole delle ragioni creditorie di entrambi (attore ed interventore) compiuto in epoca successiva al sorgere dei rispettivi crediti, l’intervento e’ da reputarsi adesivo autonomo, con la conseguenza che...

Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 5 dicembre 2016, n. 24846
Articolo

Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 5 dicembre 2016, n. 24846

In presenza di un contratto di fideiussione, e’ all’obbligazione garantita che deve riferirsi il requisito soggettivo della qualita’ di consumatore, ai fini dell’applicabilita’ della specifica normativa in materia di tutela del consumatore, attesa l’accessorieta’ dell’obbligazione del fideiussore rispetto all’obbligazione garantita; ma a diversa soluzione non puo’ non pervenirsi pure nell’evenienza di contratto autonomo di garanzia,...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 9 agosto 2016, n. 16825
Articolo

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 9 agosto 2016, n. 16825

La deroga all’art. 1957 cod. civ. non può ritenersi implicita nell’inserimento, nella fideiussione, di una clausola di “pagamento a prima richiesta” o di altra equivalente, sia perché detta norma è espressione di un’esigenza di protezione del fideiussore, che prescinde dall’esistenza di un vincolo di accessorietà tra l’obbligazione di garanzia e quella del debitore principale e...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 7 settembre 2016, n. 17680
Articolo

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 7 settembre 2016, n. 17680

Nell’interpretazione di una dichiarazione negoziale da parte del giudice del merito, la parte non puo’ limitarsi a richiamare genericamente le regole legali di cui all’articolo 1362 c.c. e ss. ne’ contrapporre assiomaticamente a quella accolta dal giudice a quo una tesi interpretativa diversa, ma deve specificare i canoni ermeneutici in concreto violati nonche’ il punto...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 9 agosto 2016, n. 16827
Articolo

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 9 agosto 2016, n. 16827

La banca che concede finanziamenti al debitore principale, pur conoscendone le difficoltà economiche, fidando nella solvibilità del fideiussore, senza informare quest’ultimo dell’aumento del rischio e senza chiedere la preventiva autorizzazione, viola gli obblighi di buonafede Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 9 agosto 2016, n. 16827 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 14 giugno 2016, n. 12152
Articolo

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 14 giugno 2016, n. 12152

Il contratto autonomo di garanzia (cd. Garantlevertrag), espressione dell’autonomia negoziale ex articolo 1322 c.c., ha la funzione di tenere indenne il creditore dalle conseguenze del mancato adempimento della prestazione gravante sul debitore principale, che puo’ riguardare anche un fare infungibile (qual e’ l’obbligazione dell’appaltatore), contrariamente al contratto del fideiussore, il quale garantisce l’adempimento della medesima...

Fideiussione, il contratto autonomo di garanzia e la polizza fideiussoria
Articolo

Fideiussione, il contratto autonomo di garanzia e la polizza fideiussoria

Fideiussione, il contratto autonomo di garanzia e la polizza fideiussoria   Saggio sul contratto di Fideiussione, dalla nozione alla sua disciplina sino alle figure affini e le relative differenze, in particolare il contratto autonomo di garanzia e la polizza fideiussoria.   Per una migliore consultazione del presente saggio si consiglia di scaricare il documento in...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del 15 febbraio 2016, n. 2902. Il socio che abbia prestato fideiussione per ogni obbligazione futura di una società a responsabilità limitata, esonerando l’istituto bancario creditore dall’osservanza dell’onere impostogli dall’art. 1956 c.c., non può invocare, per ottenere la propria liberazione nonostante la sottoscritta clausola di esonero, la violazione dei principi di correttezza e buona fede da parte del creditore per avere quest’ultimo concesso ulteriore credito alla società benché avvertito dallo stesso fideiussore della sopravvenuta inaffidabilità di quest’ultima a causa della condotta dell’amministratore. In tale situazione, infatti, per un verso, non è ipotizzabile alcun obbligo del creditore di informarsi a sua volta e di rendere edotto il fideiussore, già pienamente informato, delle peggiorate condizioni economiche del debitore e, per altro verso, la qualità di socio del fideiussore consente a quest’ultimo di attivarsi per impedire che continui la negativa gestione della società (mediante la revoca dell’amministratore) o per non aggravare ulteriormente i rischi assunti (mediante l’anticipata revoca della fideiussione).

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 15 febbraio 2016, n. 2902 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CECCHERINI Aldo – Presidente Dott. NAPPI Aniello – Consigliere Dott. DIDONE Antonio – rel. Consigliere Dott. DI VIRGILIO M. Rosa – Consigliere...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 3 febbraio 2016, n. 2132. Se, nell’ambito di un rapporto di apertura di credito in conto corrente, si manifesta un significativo peggioramento delle condizioni patrimoniali del debitore rispetto a quelle conosciute al momento dell’apertura del rapporto, tali da mettere a repentaglio la solvibilità del debitore medesimo, la banca creditrice, la quale disponga di strumenti di autotutela che le consentano di porre termine al rapporto impedendo ulteriori atti di utilizzazione del credito che aggraverebbero l’esposizione debitoria, è tenuta ad avvalersi di quegli strumenti anche a tutela dell’interesse del fideiussore inconsapevole, alla stregua del principio cui si ispira l’art. 1956 c.c., se non vuole perdere il beneficio della garanzia, in conformità ai doveri di correttezza e buona fede ed in attuazione del dovere di salvaguardia dell’altro contraente, a meno che il fideiussore manifesti la propria volontà di mantenere ugualmente ferma la propria obbligazione di garanzia

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 3 febbraio 2016, n. 2132 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIVALDI Roberta – Presidente Dott. DE STEFANO Franco – rel. Consigliere Dott. BARRECA Giuseppina Luciana – Consigliere Dott. CARLUCCIO Giuseppa...