Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 11 agosto 2016, n. 17032
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 11 agosto 2016, n. 17032

La nullita’ della consulenza tecnica d’ufficio, derivante dalla mancata comunicazione alle parti della data di inizio delle operazioni peritali o attinente alla loro partecipazione alla prosecuzione delle operazioni stesse, avendo carattere relativo, resta sanata se non eccepita nella prima istanza o difesa successiva al deposito, per tale intendendosi anche l’udienza di mero rinvio della causa,...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 4 agosto 2016, n. 16314
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 4 agosto 2016, n. 16314

In tema di successione ereditaria, il coerede può rinunciare al diritto di prelazione per l’acquisto della quota non solamente al momento in cui gli viene presentata la proposta di vendita (c.d. denuntiatio), ma anche in maniera preventiva. Non occorre cioè, affinché la rinuncia alla prelazione ereditaria sia valida, che il coerede sia destinatario di una...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 15 luglio 2016, n. 14566
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 15 luglio 2016, n. 14566

Dichiarata la nullità, per contrarietà al divieto dei patti successori ex art. 458 c. c., dell’accordo, intervenuto prima della morte del genitore, con cui quest’ultimo, assieme ai suoi due figli, avevano stabilito modalità divisorie riguardanti sia beni oggetto di una futura vendita in loro favore, sia il patrimonio che i medesimi avrebbero ricevuto alla morte...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 19 luglio 2016, n.14747
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 19 luglio 2016, n.14747

  Al fine di stabilire se l’atto di disposizione patrimoniale compiuto in vita dal de cuius sia lesivo della quota riservata ai legittimari, la donazione con riserva di usufrutto deve essere calcolata come donazione in piena proprietà.   Per un maggior approfondimento sulla quota riservata ai legittimari cliccare sull’immagine seguente   SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE...

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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 12 luglio 2016, n. 14220

La disposizione testamentaria con cui sia imposto all’erede di prestare assistenza materiale e morale ad un terzo vita natural durante configura un onere assimilabile nel contenuto e nella portata al vitalizio alimentare ex articolo 1872 c.c., convertibile in una prestazione di dare, rappresentata dalla corresponsione di un assegno pecuniario Suprema Corte di Cassazione sezione II...

Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 4 luglio 2016, n.13599
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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 4 luglio 2016, n.13599

Nel sistema delineato dagli artt. 519 e 525 c.c. in tema di rinunzia all’eredità – la quale determina la perdita del diritto all’eredità ove ne sopraggiunga l’acquisto da parte degli altri chiamati – l’atto di rinunzia deve essere rivestito di forma solenne (dichiarazione resa davanti a notaio o al cancelliere e iscrizione nel registro delle...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 23 maggio 2016, n. 10613
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 23 maggio 2016, n. 10613

L’indicazione erronea della data nel testamento olografo, dovuta, cioè ad errore materiale del testatore (per distrazione, ignoranza od altra causa), anche se concretantesi in una data impossibile, non voluta, però, come tale, dal testatore, può essere rettificata dal giudice, avvalendosi di altri elementi intrinseci della scheda testamentaria, così da rispettare il requisito essenziale della autografia...

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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 23 maggio 2016 10612, n.10612

La qualificazione di una disposizione testamentaria, nel caso di specie quale sostituzione fedecommissaria o lascito sottoposto a condizione, costituisce quaestio voluntatis; il giudice è tenuto pertanto ad indagare l’effettiva volontà testamentaria, anche attraverso la valutazione dell’insieme delle espressioni usate dal de cuius. SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II CIVILE SENTENZA 23 maggio 2016 10612, n.10612...

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Il creditore può contestare che il suo debitore abbia rinunciato a un’eredità la cui accettazione avrebbe incrementato il suo patrimonio, qualora la rinuncia comporti un «danno sicuramente prevedibile» per il creditore «nel senso che ricorrano fondate ragioni per ritenere che i beni personali del debitore possano non risultare sufficienti per soddisfare del tutto i suoi creditori». Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 29 aprile 2016, n. 8519.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI  ordinanza 29 aprile 2016, n. 8519 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETITTI Stefano – Presidente Dott. GIUSTI Alberto – rel. Consigliere Dott. PICARONI Elisa – Consigliere Dott. ABETE Luigi – Consigliere...

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I diritti di prelazione e di riscatto previsti dall’art. 732 c.c. in favore del coerede

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 3 maggio 2016, n. 8692 Svolgimento del processo Con atto di citazione notificato in data 1 aprile 2003, G.L. e G.A. evocavano in giudizio D.M.L. e di V.L. assumendo di essere comproprietari, per successione ereditaria di Gi.Gu., deceduto il (omissis), della porzione di immobile sita in (omissis) ,...