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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 6 dicembre 2012, n.47220. Atti sessuali su minore

La massima L’art. 609 quater c.p., a differenza dell’art. 609 bis c.p. riguarda situazioni caratterizzate da una condizione di preminenza, di autorevolezza del soggetto attivo sul minore, in ragione della relazione fiduciaria intercorrente con esso, idonea a condizionare e a suggestionare il minore stesso, inducendolo a prestare un consenso agli atti sessuali agevolato dalla specifica...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 20 dicembre 2012 n. 49759. Il dipendente di società a partecipazione pubblica, imputato di peculato per aver utilizzato a proprio vantaggio la carta di credito aziendale, non può essere privato della capacità a contrarre con la pubblica amministrazione

  Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 20 dicembre 2012 n. 49759[1]   [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/penale/sentenzeDelGiorno/2012/12/la-condanna-per-peculato-non-comporta-lincapacita-a-contrarre-con-la-pa.html       Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa      renatodisa.com

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 48226 del 13 dicembre 2012. Responsabilità medica e lesioni personali colpose

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza n. 48226 del 13 dicembre 2012 Ritenuto in fatto 1. Il Tribunale dl Trapani, con sentenza del 6/4/2009, condannò B. S., medico, specialista in chirurgia ginecologica, P. G. specialista in chirurgia, e M. G., medico in servizio presso la casa di cura V., sanitaria addetta alla formazione della...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 6 dicembre 2012, n.47239. In tema di pornografia minorile

Le massime 1. Il reato previsto dall’art. 600 ter cod. pen. intende fissare per i minori una tutela anticipata rispetto ai rischi connessi a documentazione di carattere pornografico, sanzionando, indipendentemente da finalità di lucro o di vantaggio, azioni, comunque di per sé degradanti, pericolose per la successiva eventuale diffusione che il materiale prodotto o raccolto...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza del 27 novembre 2012, n. 46245. Portalettere e reato di peculato

La massima Riveste la qualifica di incaricato di pubblico servizio l’impiegato dell’ente Poste italiane s.p.a. addetto alla regolarizzazione, mediante affrancatura, dei bollettini dei pacchi da restituire al mittente, e alla tenuta di un apposito registro nel quale annotare i dati identificativi di ciascuna operazione, di attività di natura non meramente applicativa od esecutiva; il portalettere,...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 48251 del 13 dicembre 2012. Per la guida in stato di ebbrezza è consentito l’accertamento sintomatico

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza n. 48251 del 13 dicembre 2012 Ritenuto in fatto Con sentenza in data 24 febbraio 2012 la corte di appello di Milano confermava la sentenza emessa in data 30.06-2011 dal G.I.P. del Tribunale della stessa città che aveva dichiarato Z. D. responsabile del reato di cui all’articolo 186,...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 17 dicembre 2012 n. 48733. Integra gli estremi del reato di estorsione e non quello di truffa la minaccia di prospettare azioni giudiziarie (nella specie decreti ingiuntivi e pignoramenti) al fine di ottenere somme di denaro non dovute o manifestamente sproporzionate rispetto a quelle dovute

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 17 dicembre 2012 n. 48733[1] Integra gli estremi del reato di estorsione e non quello di truffa la minaccia di prospettare azioni giudiziarie (nella specie decreti ingiuntivi e pignoramenti) al fine di ottenere somme di denaro non dovute o manifestamente sproporzionate rispetto a quelle dovute...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza del 3 dicembre 2012, n. 46770. Il giudizio di inammissibilità dell’atto di opposizione della persona offesa alla richiesta di archiviazione può attenere soltanto alla pertinenza e specificità degli atti di indagine richiesti e non anche, in chiave prognostica, alla fondatezza degli stessi.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza del 3 dicembre 2012, n. 46770 1. Con il decreto sopra indicato il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Benevento accoglieva la richiesta del p.m. di archiviazione del procedimento instaurato a carico di A.S. in relazione ai reati di cui all’art. 323 cod. pen. e D.P.R....

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 13 novembre 2012, n. 44093. Perché possa parlarsi di causa sopravvenuta idonea ad escludere il rapporto di causalità (o la sua interruzione) si deve dunque trattare di un percorso causale ricollegato all’azione (od omissione) dell’agente ma completamente atipico, di carattere assolutamente anomalo ed eccezionale

Le massime 1. L’interpretazione prevalente e consolidata dell’41, comma 2 cod. pen, “le cause sopravvenute escludono il rapporto di causalità quando sono state da sole sufficienti a determinare l’evento” è volta a temperare il rigore derivante dalla meccanica applicazione dell’art. 41, comma 1 cod.pen., ove è enunciato il principio c.d. condizionalistico o dell’equivalenza delle cause...