Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 19 marzo 2014, n. 6347 Svolgimento del processo 1. Il sig. S.G. il (omissis) rimase coinvolto in un sinistro stradale, a seguito del quale il suo autoveicolo Fiat 128 venne danneggiato. Per ottenere il relativo risarcimento nei confronti del responsabile conferì mandato professionale all’avv. P.E. . Nel 1999...
Categoria: Responsabilità e deontologia professionale
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 10 marzo 2014, n. 5506. La limitazione di responsabilità prevista per il professionista dall'art. 2236 cod. civ. con riferimento al caso di prestazione implicante la soluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà è prevista per le sole ipotesi di imperizia, che possano essere giustificate dalla particolare complessità o novità dell'opera richiesta, e non si estende alle ipotesi in cui la prestazione del professionista sia stata viziata da negligenza o imprudenza, cioè vi sia stata una violazione del dovere della normale diligenza professionale media esigibile ai sensi dell'art. 1176, secondo comma, cod. civ., rispetto alla quale rileva anche la colpa lieve
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 10 marzo 2014, n. 5506 Svolgimento del processo 1. Nel 1998 C.A. , F.R. e A. convennero in giudizio davanti al Tribunale di Milano il geometra G.G. e l’architetto Co.Ca. , chiedendo che gli stessi fossero condannati a risarcire i danni provocati dal non aver eseguito correttamente l’incarico...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 11 marzo 2014, n. 5612. In tema di violazione del codice deontologico per asserita mancanza di trasparenza e veridicità della pubblicità sanitaria diffusa da alcune cliniche
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 11 marzo 2014, n. 5612 Svolgimento del processo Con provvedimento in data 1° settembre 2009 l’Ordine dei Medichi Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di La Spezia, rilevata, tra l’altro, la violazione da parte del dott. G.D.P. del vigente codice deontologico per asserita mancanza di trasparenza e veridicità...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 3802 del 18 febbraio 2014. Il trattamento da parte di un soggetto pubblico di dati personali è consentito soltanto per lo svolgimento delle funzioni istituzionali, mentre il trattamento riguardante dati diversi da quelli sensibili e giudiziari è consentito anche in mancanza di una norma di legge o di regolamento che lo preveda espressamente – commette illecito disciplinare il notaio, libero professionista esercente una funzione pubblica, il quale non ottempera alla richiesta del Consiglio notarile distrettuale, organismo di natura anch'esso pubblica, di trasmettere copia delle fatture attinenti agli atti repertoriati, trattandosi della comunicazione di dati tra soggetti pubblici stabilita dall'art. 26 dei principi di deontologia professionale dei notai emanati dal C.N.N. in data 24.02.1994 in virtù di autonoma potestà regolamentare attribuita a tale Consiglio dall'art. 16 della legge 27.06.1991 n. 220
Suprema Corte di Cassazione SEZIONE LAVORO sentenza n. 3802 del 18 febbraio 2014 Svolgimento del processo 1. Può ritenersi pacifico in fatto quanto segue. 1.1 – Il 23 giugno 2009, nell’esercizio dei suoi poteri di ispezione e vigilanza, il Consiglio Notarile di Grosseto, con comunicazione prot. n. 97/09, invitava il Notaio B. a produrre copia...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 3 marzo 2014, n. 4828. Responsabilità professionale per il medico odontoiatra per aver acconsentito alla propria assistente di svolgere mansioni che integrano l'esercizio abusivo della professione medica
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 3 marzo 2014, n. 4828 Svolgimento del processo 1. – Il dottor G.P. ricorre avverso la decisione della Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie depositata il 2 agosto 2012, con la quale è stato respinto il ricorso proposto dallo stesso avverso la delibera dell’Ordine dei Medici...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 28 febbraio 2014, n. 9889. Reato di patrocinio infedele per l'avvocato che, pur avendo conseguito l'onorario in via anticipata, non aveva approntato alcuna difesa ed avendo anche celato la circostanza di non essere abilitata al patrocinio in sede di legittimità. Inoltre, alle successive rimostranze dell'assistito aveva ulteriormente millantato credito presso magistrati della Procura Generale della Corte di Cassazione, riuscendo a farsi corrispondere l'ulteriore somma di € 2.000,00.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 28 febbraio 2014, n. 9889 Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza sopra indicata la Corte di Appello di Bari, in accoglimento dell’appello proposto dalla parte civile M.V., riformava limitatamente alle statuizioni civili quella di assoluzione pronunziata dal Tribunale di Foggia in data 11/03/2011 a carico di B.L.,...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 25 febbraio, n. 4485. Nessuna sanzione disciplinare al notaio che nelle successioni ecceda con le clausole di esonero, se manca la prova che le stesse servano ad eludere le norme sui legati
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II SENTeNZA DEL 25 FEBBRAIO 2014 N. 4485 ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso 26044-2012 proposto da: CONSIGLIO NOTARILE DISTRETTI RIUNITI CUNEO, ALBA, MONDOVI’ E SALUZZO X IN PERSONA DEL PRESIDENTE P.T., elettivamente domiciliato in ROMA, V.LE PARIOLI 44, presso lo studio dell’avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende;...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 24 febbraio 2014, n. 4323. Si applica la normativa sulla responsabilità disciplinare dei magistrati al giudice che si sia reso responsabile a causa di negligenza di ritardi nei depositi fino a 1.038 giorni oltre i 60 giorni
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 24 febbraio 2014, n. 4323 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROVELLI Luigi Antonio – Primo Presidente f.f. Dott. TRIOLA Roberto Michele – Presidente Sez. Dott. RORDORF Renato – Presidente Sez. Dott. MASSERA...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 3427 del 14 febbraio 2014. È tenuto al risarcimento del danno il notaio che abbia indebitamente levato protesto cambiario nei confronti di un imprenditore, anche se ha cancellato e rettificato l’errore. Il danno di immagine comporta, per l’imprenditore protestato illegittimamente, il rischio di avere maggiore difficoltà nell’accedere al credito
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE IIII sezione sentenza n. 3427 DEL 14 FEBBRAIO 2014 ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso 2366-2008 proposto da: M. F. elettivamente domiciliato in ROMA, LUNGOTEVERE DELLA VITTORIA 10, presso lo studio dell’avvocato (OMISSIS), rappresentato e difeso dall’avvocato (OMISSIS), giusta delega in atti; -ricorrente – Contro G.C. elettivamente domiciliato in ROMA,...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 19 febbraio 2014, n. 3874. Essendo stato conferito al consulente fiscale un mandato afferente la difesa nel contenzioso tributario (da ritenersi rapporto del tutto distinto ed autonomo rispetto alla tenuta della contabilità aziendale ed all’assistenza fiscale in senso lato, che erano curate dal fiscalista per il tramite di altra società di consulenza, laddove lo stesso fiscalista aveva ricevuto, esclusivamente e personalmente, altresì – ed a prescindere dai rapporti di collaborazione con società di consulenza – un incarico professionale da parte del cliente per la difesa tecnica dinanzi alla Commissione Tributaria), è stato ritenuto responsabile di inadempimento contrattuale per non essersi attivato dinanzi alla Commissione Tributaria per far constare le nuove norme in tema di concordato per adesione previste dalla novella del 1997, alla luce delle quali – con assai elevato grado di probabilità – il ricorso avrebbe potuto essere accolto ed, inoltre, per non aver comunicato al cliente l’esito del giudizio tributario di primo grado, per consentirgli di proporre appello
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 19 febbraio 2014, n. 3874 Premesso in fatto È stata depositata in cancelleria la seguente relazione: “1.- Con la sentenza impugnata la Corte d’Appello di Torino ha accolto il gravame proposto da P.U. nei confronti di C.P. avverso la sentenza del Tribunale di Cuneo in data 6 dicembre...