Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 7 ottobre 2014, n. 21112 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VITRONE Ugo – Presidente Dott. DI AMATO Sergio – Consigliere Dott. GIANCOLA Maria Cristina – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere...
Categoria: Delle persone e della Famiglia
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 2 ottobre 2014, n. 40972. Non escluda la responsabilità penale ex art. 570, comma 2, n.2 il mero accollarsi le rate del mutuo contratto per acquistare la casa di residenza del figlio minore. É inoltre negato ogni valore esimente all'eventualità che il minore, attraverso l'ausilio dell'altro coniuge e/o di ulteriori congiunti, comunque reperisca i mezzi di sussistenza, la cui nozione viene mantenuta differenziata da quelle più ampie di "obbligo alimentare" ed "obbligo di mantenimento
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 2 ottobre 2014, n. 40972 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GARRIBBA Tito – Presidente Dott. CONTI Giovanni – Consigliere Dott. LEO Guglielm – rel. Consigliere Dott. DI STEFANO Pierluigi – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 14 ottobre 2014, n. 21669. Il termine per la notifica del ricorso e del decreto di fissazione d'udienza alla controparte, nei procedimenti camerali, non è perentorio. Conseguentemente l'omissione, inesistenza (o tardività) della notifica dei predetti atti (ricorso e decreto) non importa decadenza, può essere concesso dal giudice alla parte ricorrente un nuovo termine ex art. 291 cod. proc. civ. per provvedere alla notifica
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 14 ottobre 2014, n. 21669 “Rilevato che la Corte d’Appello di L’Aquila, nel procedimento relativo alla modifica delle condizioni di divorzio intercorso tra A.L. e G.S., dichiarando improcedibile il reclamo, disponeva: – che il L. non aveva eseguito la notificazione del ricorso entro il termine originariamente assegnatogli dal...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 13 ottobre 2014, n. 21597. Nella quantificazione dell'assegno di divorzio , il giudice del merito non deve necessariamente riferirsi a tutti i parametri di cui all'art. 5 L. Divorzio, potendo dare prevalenza anche soltanto ad alcuni o ad uno di essi
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 13 ottobre 2014, n. 21597 In un procedimento di divorzio tra C.L. e R.S., la Corte d’Appello di Messina con sentenza del 26/06/2012, riformava la sentenza del locale Tribunale, in punto assegno per la moglie. Ricorre per cassazione il marito. Resiste con controricorso la moglie. Non si ravvisano...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 10 ottobre 2014, n. 21494. L'intento perseguito attraverso l'elargizione, consistente nel beneficiare il destinatario attraverso l'acquisto a del bene anziché con la mera somministrazione di una somma di denaro, rappresenta soltanto il criterio per l'individuazione dell'oggetto della liberalità, costituito nel primo caso dal bene e nel secondo dall'importo in denaro, e l'elemento di differenziazione tra la fattispecie della donazione indiretta, ricorrente nella prima ipotesi, e quella diretta, configurabile nella seconda. Tale criterio assume rilievo ai fini dell'individuazione della forma necessaria per la realizzazione dello scopo di liberalità, che nel caso della donazione diretta è costituita dall'atto pubblico, richiesto a pena di nullità dall'art. 782 cod. civ., mentre per la donazione indiretta è quella prescritta per il negozio tipico utilizzato per il conseguimento del predetto scopo, in quanto l'art. 809 cod. civ., nel dichiarare applicabili le norme che disciplinano la donazione agli altri atti di liberalità realizzati con negozi diversi da quelli previsti dall'art. 769, non richiama anche l'art. 782; l'applicazione di tale principio consente pertanto di affermare la validità della donazione indiretta, ancorché posta in essere in forma diversa dall'atto pubblico, ma non esclude la necessità della relativa prova, che nel caso dell'acquisto effettuato con denaro del donante presuppone la dimostrazione dell'effettiva dazione del relativo importo all'alienante o al donatario.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 10 ottobre 2014, n. 21494 Svolgimento del processo 1. – M.A. convenne in giudizio la moglie P.F. , chiedendo accertarsi che un appartamento ed un box auto siti in (…), alla strada (omissis) , acquistati dalla donna in comunione con il fratello P.M. , costituivano, per la quota...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 13 ottobre 2014, n. 21596. In tema di addebito della separazione, la relazione della moglie appare " relativamente giustificata ", alla luce di quella più duratura, ostinata e risalente del marito, essendo iniziata quando ormai si era deteriorato il rapporto coniugale. Del resto non era stata neppure allegata dal marito la circostanza di una situazione di crisi tra i coniugi anteriore alla sua relazione, che – secondo la pronuncia impugnata – provocò una crisi tra i coniugi di cui la successiva relazione della moglie appunto costitutiva una diretta conseguenza.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 13 ottobre 2014, n. 21596 Il Tribunale di Trieste, con sentenza in data 6/8/2010, dichiarava la separazione giudiziale tra) B.A. e C.C., con addebito al marito. La Corte di Appello di Trieste, con sentenza in data 4/8/2011, confermava la sentenza di primo grado. Ricorre per cassazione il marito....
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 10 ottobre 2014 n. 21493. In tema di nullità di matrimonio, ai fini dell'accertamento dello stato d'incapacità naturale in cui versava il coniuge al momento in cui contrasse matrimonio; l'intervenuto accertamento di una patologia mentale a carattere permanente tale da determinare, sia pure transitoriamente, l'offuscamento delle facoltà cognitive e volitive del soggetto comporta l'insorgenza di una presunzione juris tantum d'incapacità per effetto della quale si verifica un'inversione dell'onere della prova, nel senso che incombe a chi abbia interesse a sostenere la validità dell'atto la dimostrazione che lo stesso fu posto in essere in una fase di lucido intervallo della malattia
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 10 ottobre 2014 n. 21493 Svolgimento del processo 1. – Con sentenza del 12 ottobre 2007, il Tribunale di Savona accolse la domanda proposta da Vo.Da. , in qualità di tutore del padre Vo.Al. , dichiarando la nullità del matrimonio da quest’ultimo contratto con rito civile in Savona...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 6 ottobre 2014, n. 21010. L'assegno per il coniuge deve tendere al mantenimento del tenore di vita da questo goduto durante la convivenza matrimoniale, e tuttavia indice di tale tenore di vita può essere l'attuale disparità di posizioni economiche tra i coniugi. Quanto alla decorrenza dell'assegno esso di regola va disposto dalla sentenza, ma il giudice, con potere discrezionale, sorretto da adeguata motivazione, può anticipare la decorrenza fino alla domanda. Nella specie, la Corte di merito, con motivazione congrua e non illogica, giustifica la decorrenza dalla sentenza, con l'accrescimento delle disponibilità economiche del marito nel corso degli anni e con il godimento da parte della moglie della casa coniugale di proprietà esclusiva del marito.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 6 ottobre 2014, n. 21010 Fatto e diritto In un procedimento di divorzio tra L.L. e B.M. o M.A., la Corte d’Appello di Brescia, con sentenza del 06/06/2011, in parziale riforma della sentenza dei Tribunale di Brescia del 24/11/2010, riduceva l’assegno a carico del marito in favore della...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 12 settembre 2014, n. 19319. L'accordo di separazione consensuale tra i coniugi, una volta omologato, non può più essere impugnato per simulazione
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 12 settembre 2014, n. 19319 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VITRONE Ugo – Presidente Dott. DI AMATO Sergio – rel. Consigliere Dott. GIANCOLA Maria Cristina – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 11 settembre 2014, n. 19181. In tema di separazione personale dei coniugi, alla regola dell'affidamento condiviso dei figli può derogarsi solo ove la sua applicazione risulti pregiudizievole per l'interesse del minore
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 11 settembre 2014, n. 19181 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. BERNABAI Renato – Consigliere Dott. DOGLIOTTI Massimo – rel. Consigliere Dott. CRISTIANO Magda...