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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 gennaio 2012, n. 1376. Reati tributari: nelle ipotesi di false fatture, per evasioni di imposta che siano superiori ad € 150.000, devono essere applicate anche le pene accessorie.

  SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III PENALE Sentenza 17 gennaio 2012, n. 1376 Svolgimento del processo Con sentenza del 22 ottobre 2010 il G.I.P. presso il Tribunale di Roma, a seguito di giudizio abbreviato, affermava la penale responsabilità di F.A. in ordine al reato di cui al D.Lgs. n. 74 del 2000, art. 8....

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 12 giugno 2012, n. 22917. La falsificazione del contratto assicurativo integra il delitto di cui all’art. 485 (1) del codice penale (falsità in scrittura privata)

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 12 giugno 2012, n. 22917  Ritenuto in fatto Con sentenza in data 1.2.2007, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Sezione distaccata di Aversa, dichiarò A.S. responsabile del reato di cui all’art. 642 cod. pen. (consistito nel falsificare il contratto di assicurazione ed il relativo contrassegno) e lo...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 20 giugno 2012, n. 24575. In tema del reato di maltrattamenti in famiglia

Le massime 1. Per la configurabilità del reato di maltrattamenti non occorre che lo stato di sofferenza e mortificazione inflitto alla persona offesa in regime di continuità temporale (abitualità) si colleghi in forma simmetrica a specifici contegni prepotenti e vessatori attuati nei suoi confronti dal soggetto agente, potendo quello stato derivare anche dal diffuso clima...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 18 giugno 2012, n. 9927. Esistenza di un nesso causale tra il comportamento dei sanitari ed il danno subito da una signora (contagio da HIV) per essersi vista limitare le sue aspettative di vita

La massima Il nesso causale è regolato dal principio di cui agli artt. 40 e 41 cod. pen., per il quale un evento è da considerare causato da un altro se il primo non si sarebbe verificato in assenza del secondo, nonché dal criterio della cosiddetta causalità adeguata, sulla base del quale, all’interno della serie...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 20 giugno 2012, n. 10143. L’indicazione dell’indirizzo di posta elettronica certificata comunicato al proprio ordine sopperisce alla mancata elezione di domicilio per gli avvocati che esercitano il proprio ufficio in un giudizio che si svolge fuori della circoscrizione del tribunale al quale sono assegnati

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Sentenza 20 giugno 2012, n. 10143   Svolgimento del processo 1. Con ricorso depositato il 15 luglio 2008 la società Hapimag Italia s.r.l. impugnava la sentenza del tribunale di Teramo del 10 – 17 dicembre 2007, che aveva dichiarato la illegittimità del licenziamento intimato a I.T., per mancata...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 20 giugno 2012 n. 10140. L’apertura di un procedimento disciplinare contro un avvocato da parte del Consiglio territoriale non è autonomamente impugnabile davanti al Consiglio nazionale, perché non incide sullo “status” professionale del legale.

 Corte di cassazione – Sezioni unite civili – Sentenza 20 giugno 2012 n. 10140. L’apertura di un procedimento disciplinare contro un avvocato da parte del Consiglio territoriale non è autonomamente impugnabile davanti al Consiglio nazionale, perché non incide sullo “status” professionale del legale.   Il testo integrale[1]  Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 20 giugno...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 4 giugno 2012, n. 21446. In tema di associazione per delinquere

Le massime   1. L’associazione per delinquere sussiste in quanto si costituisca e permanga un vincolo associativo continuativo tra tre o più persone, allo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti, attraverso la predisposizione comune dei mezzi necessari alla realizzazione del programma criminoso e con la permanente consapevolezza da parte di ciascuno degli associati...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 15 giugno 2012, n. 23798. In tema di SPAMMING

Le massime 1. L’art. 167, d.lgs. 196/2003, è un reato di pericolo effettivo e non meramente presunto con il risultato che la illecita utilizzazione dei dati personali è punibile, non già in sé e per sé, ma in quanto suscettibile di produrre nocumento alla persona dell’interessato e/o al suo patrimonio. 2. La natura di condizione...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 21 giugno 2012, n.10303. Danno biologico di natura permanente

la massima   In tema di danno biologico, la cui liquidazione deve tenere conto della lesione dell’integrità psicofisica del soggetto sotto il duplice aspetto dell’invalidità temporanea e di quella permanente, quest’ultima è suscettibile di valutazione soltanto dal momento in cui, dopo il decorso e la cessazione della malattia, l’individuo non abbia riacquistato la sua completa...