Corte di Cassazione, sezione quarta penale, Sentenza 24 settembre 2018, n. 40922. La massima estrapolata: Il dovere di sicurezza gravante sul datore di lavoro opera anche in relazione al committente, debba essere precisato nel senso che dal committente non puo’ esigersi un controllo pressante, continuo e capillare sull’organizzazione e sull’andamento dei lavori” con la conseguenza...
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 8 settembre 2016, n. 37229
Prima di poter affermare la responsabilità penale dell’amministratore della società appaltante per irregolarità sul piano antinfortunistico è necessario valutare se l’azienda, a seguito di subappalto, abbia continuato ad avere responsabilità in materia di controlli e verifiche sulla sicurezza dei lavoratori Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 8 settembre 2016, n. 37229 REPUBBLICA ITALIANA...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 10 giugno 2016, n. 24136
In tema di responsabilità penale per violazione delle norme di sicurezza sul lavoro: si deve tenere conto non solo delle qualifiche formali dei soggetti coinvolti, ma altresì delle azioni in concreto poste in essere; non ci si deve limitare alla valutazione di quanto eseguito, ma si deve considerare anche l’eventuale situazione di pericolo che può...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 10 giugno 2016, n.24139
Il giudice di appello, qualora ritenga di riformare nel senso dell’affermazione di responsabilità dell’imputato la sentenza di proscioglimento di primo grado, sulla base di una diversa valutazione della prova dichiarativa ritenuta decisiva dal primo giudice, deve disporre la rinnovazione dell’istruzione dibattimentale mediante l’esame dei soggetti che hanno reso le relative dichiarazioni; e ciò in ragione...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 26 maggio 2016, n. 22147
Qualora siano prospettabili diverse ipotesi alternative in ordine alla ricostruzione del processo causale dell’evento, non è censurabile la sentenza che affermi la sussistenza del nesso causale tra la condotta e l’evento e con essa la responsabilità dell’imputato, senza precisare quale tra esse si sia realmente verificata, qualora identiche siano le conseguenze giuridiche dall’una e dall’altra...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 9 maggio 2016, n. 19208.
Il cantiere non può considerarsi chiuso una volta ultimati i lavori di carpenteria: per gli addetti resta dunque l’obbligo di vigilare sulla sicurezza degli operai. Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 9 maggio 2016, n. 19208 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANOLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONESEZIONE QUARTA PENALEComposta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:Dott. CIAMPI Francesco...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 17 marzo 2016, n. 11384. Ai fini della sicurezza sul lavoro, per la nozione di “cantiere temporaneo”, di cui al d.lgs. 81/2008 non rileva che nel contratto si faccia riferimento ad opere genericamente qualificate come di manutenzione. Ne consegue che, indipendentemente dall’inquadramento formale e contrattuale delle opere in corso di svolgimento al momento di infortuni sul lavoro, quando l’attività svolta in concreto dà vita ad un cantiere temporaneo si impone l’adozione di tutte le cautele e misure all’uopo previste, con conseguente applicazione delle previsioni di cui agli artt. 88 e ss., D.Lgs. 81/2008
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V SENTENZA 17 marzo 2016, n. 11384 Ritenuto in fatto Con sentenza in data 8 ottobre 2014, la Corte d’appello di Bologna, 3 Sezione penale, in parziale riforma della sentenza di condanna in data 7 giugno 2012 pronunziata dal Tribunale di Ravenna nei confronti di T.S. e R.S. , concedeva...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 3 febbraio 2016, n. 4451. Allorquando l’obbligo di impedire l’evento ricade su piu’ persone che debbano intervenire o intervengano in tempi diversi, il nesso di causalita’ tra la condotta omissiva o commissiva del titolare di una posizione di garanzia non viene meno per effetto del successivo mancato intervento da parte di un altro soggetto parimenti destinatario dell’obbligo di impedire l’evento, configurandosi in tale ipotesi, un concorso di cause ai sensi dell’articolo 41 codice penale, comma 1. In questa ipotesi la mancata eliminazione di una situazione di pericolo (derivante da fatto omissivo o commissivo dell’agente) ad opera di terzi, non e’ una distinta causa sopravvenuta da sola sufficiente a determinare l’evento, ma una causa/condizione negativa grazie alla quale la prima continua ad essere efficace
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 3 febbraio 2016, n. 4451 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ZECCA Gaetanino – Presidente Dott. MASSAFRA Umberto – Consigliere Dott. BLAIOTTA Rocco Marco – Consigliere Dott. CIAMPI Francesco – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 27 gennaio 2016, n. 3616. Qualora la ricerca e lo sviluppo delle conoscenze portino alla individuazione di tecnologie più idonee a garantire la sicurezza, non è possibile pretendere che l’imprenditore proceda ad un’immediata sostituzione delle tecniche precedentemente adottate con quelle più recenti e innovative, dovendosi pur sempre procedere ad una complessiva valutazione sui tempi, modalità e costi dell’innovazione, purché, ovviamente, i sistemi già adottati siano comunque idonei a garantire un livello elevato di sicurezza
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 27 gennaio 2016, n. 3616 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROMIS Vincenzo – Presidente Dott. PEZZELLA Vincenzo – rel. Consigliere Dott. TANGA Antonio Leonard – Consigliere Dott. CENCI Daniele – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 5 gennaio 2016, n. 16. In materia di infortuni sul lavoro, la designazione del coordinatore per l’esecuzione dei lavori non esonera il committente dalle responsabilità connesse alla verifica dell’adempimento degli obblighi posti in capo al primo. Tuttavia, ai fini della configurazione della responsabilità del committente, occorre verificare in concreto quale sia stata l’incidenza della sua condotta nell’eziologia dell’evento, a fronte delle capacità organizzative della ditta scelta per l’esecuzione dei lavori, avuto riguardo alla specificità dei lavori da eseguire, ai criteri seguiti dallo stesso committente per la scelta dell’appaltatore o del prestatore d’opera, alla sua ingerenza nell’esecuzione dei lavori oggetto di appalto o del contratto di prestazione d’opera, nonché alla agevole ed immediata percepibilità da parte del committente di situazioni di pericolo
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV SENTENZA 5 gennaio 2016, n. 16 Ritenuto in fatto Con la sentenza indicata in epigrafe la Corte di appello di L’Aquila ha confermato la pronuncia emessa il 18 gennaio 2012 dal Tribunale di Teramo, sezione distaccata di Giulianova, nei confronti di C.G. , L.M. , L.G. e D.B.A. ,...