Nel caso in cui il giudice di appello rilevi l’inattendibilità di un teste dell’accusa non può confermare la sentenza di primo grado senza procedere a una rivalutazione del compendio probatorio e soprattutto senza verificare le ipotesi alternative prospettate dalla difesa dell’imputato Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 12 settembre 2016, n. 37829 REPUBBLICA...
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 14 settembre 2016, n. 38239
Nel processo penale, in caso di revoca o rinunzia del difensore di fiducia, l’avvocato può continuare a compiere «tutte quelle attività processuali il cui svolgimento risulti incompatibile con il decorso del termine concesso al difensore subentrante». E ciò senza che il giudice, in sua assenza, possa semplicemente procedere nella trattazione nominando un avvocato d’ufficio. Questo...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 12 settembre 2016, n. 37815
La circostanza aggravante dei futili motivi sussiste soltanto se la determinazione alla commissione del crimine è stata generata da uno stimolo talmente lieve, banale e sproporzionato rispetto alla gravità del reato, tanto da apparire alla luce del sentire comune, più che una causa, un mero pretesto SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I PENALE SENTENZA 12...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 12 settembre 2016, n. 37803
In tema di ingiuria a un inferiore, la posizione di supremazia gerarchica dell’autore rispetto alla persona offesa non consente di considerare prive di contenuto lesivo espressioni volgari, pure ormai prive di connotazioni offensive nel linguaggio comune e tra pari, in quanto le stesse riacquistano il loro specifico significato spregiativo se rivolte al sottoposto in violazione...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 15 luglio 2016, n. 30249
È punibile con il reato di riciclaggio colui che sostituisce il denaro di provenienza illecita con altre somme da destinare poi ad attività lecite; è punibile, invece, con il reato di impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita colui che utilizza direttamente il denaro illecito per svolgere nuove attività Suprema Corte di Cassazione...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 14 luglio 2016, n. 29974
Se è vero che il giudice deve pronunziare sentenza di non luogo a procedere soltanto qualora sia ragionevolmente prevedibile che gli elementi di prova siano destinati a rimanere contraddittori o insufficienti all’esito del giudizio e, quindi, il criterio di valutazione per il giudice dell’udienza preliminare non è l’innocenza dell’imputato, ma l’inutilità del dibattimento, tuttavia, il...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 14 luglio 2016, n. 29958
Qualora il giudice – ritenendo che tale strumento di controllo del c.d. braccialetto elettronico integri nel caso concreto una modalità esecutiva necessaria ai fini della valutazione sulla capacità effettiva dell’imputato di autolimitare la propria libertà di movimento (e dunque, in definitiva, ai fini del giudizio sull’adeguatezza cautelare della misura gradata) – non accolga un’istanza di...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 15 luglio 2016, n. 30219
In sede di sequestro e confisca di prevenzione non può ritenersi idonea dimostrazione della legittima provenienza dei beni, e non può congruamente incidere sulla constatata sproporzione tra redditi e investimenti, l’allegazione da parte del soggetto destinatario della ablazione di una plusvalenza, derivante dalla operazione commerciale di vendita di un immobile, lì dove manchi la giustificazione...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 27 giugno 2016, n. 26687
Poiché non esiste una sorta di presunzione generale di affidabilità di ciascuno al servizio sociale, ma al contrario devono sussistere elementi positivi sulla base dei quali il giudice possa ragionevolmente “ritenere” che l’affidamento si riveli proficuo, appare evidente che – in relazione agli obbiettivi di rieducazione e di prevenzione propri dell’istituto – la reiezione dell’istanza...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 8 giugno 2016, n. 23840
Il divieto di partecipare ad una riunione ovvero ad una manifestazione in luogo pubblico non è integrato solo per il fatto di passeggiare sulla pubblica via in prossimità di bancarelle, ancorchè allestite in occasione della festa del Santo patrono, ciò in quanto tale situazione di fatto, riconducibile piuttosto al normale svolgimento dei rapporti di vita...