Per l’applicazione dello ius superveniens, che abbia introdotto una nuova disciplina nel rapporto controverso è necessario che quest’ultima sia in qualche modo pertinente rispetto alla censura Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 2 novembre 2016, n. 22124 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi...
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 novembre 2016, n. 22121
Subentro nei servizi in appalto – La norma sui licenziamenti collettivi (223/1991) non è applicabile in caso di acquisizione del personale che era già stato impiegato nello stesso appalto Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 2 novembre 2016, n. 22121 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 10 ottobre 2016, n. 20319
Deve essere esclusa l’antisindacalità della condotta datoriale di diniego di autorizzazione ad assemblea all’esterno della sede dell’azienda, quando non vi sia l’individuazione di un luogo idoneo, non identificabile in un mero spazio aperto, anche per l’impossibilità di operare la selezione dei partecipanti esterni ricavabile dall’art. 20, comma 3 dello Statuto dei lavoratori. Suprema Corte di...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 18 agosto 2016, n. 17166
Il datore di lavoro che intenda adottare una sanzione disciplinare nei confronti del dipendente non può omettere l’audizione del lavoratore incolpato che ne abbia fatto espressa ed inequivocabile richiesta contestualmente alla comunicazione – nel termine di cui all’art. 7, quinto comma, della legge 20 maggio 1970 n. 300 – di giustificazioni scritte, anche se queste...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 agosto 2016, n. 17366
In relazione alla fattispecie della cessione di ramo d’azienda prevista dall’articolo 2112 del Cc, ne costituisce elemento costitutivo, anche nel testo modificato dall’articolo 32 del Dlgs 276/2003, l’autonomia funzionale del ramo ceduto, ovvero la capacità di questo, già al momento dello scorporo dal complesso cedente, di provvedere a uno scopo produttivo con i propri mezzi,...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 7 settembre 2016, n. 17711
Riconosciuta la natura di rapporto di lavoro a tempo subordinato al dipendente che abbia prestato attività lavorativa di recupero crediti in forza di più contratti di lavoro e senza soluzione di continuità Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 7 settembre 2016, n. 17711 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 settembre 2016, n. 17539
Illegittimo il licenziamento di un agente quando l’azienda faccia di tutto per complicargli la programmazione lavorativa Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 2 settembre 2016, n. 17539 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI CERBO Vincenzo – Presidente Dott....
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 settembre 2016, n. 17526
Il datore è tenuto a versare al trasportatore la somma in più richiesta in funzione della produzione di copia dei dischi cronotachigrafi Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 2 settembre 2016, n. 17526 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 agosto 2016, n. 17371
La tempestività del licenziamento è un elemento costitutivo dell’atto di recesso e, come tale, deve essere verificato d’ufficio dal Giudice, senza necessità che sia svolta una domanda specifica al riguardo. Pertanto, non è viziata dalla violazione del principio di corrispondenza tra il chiesto e pronunciato la sentenza che invalida un licenziamento per violazione del principio...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 1 agosto 2016, n. 15989
Il lavoratore, al quale sia stato contestato in sede disciplinare di avere svolto un altro lavoro durante un’assenza per malattia, ha l’onere di dimostrare la compatibilità dell’attività con la malattia impeditiva della prestazione lavorativa contrattuale e la sua inidoneità a pregiudicare il recupero delle normali energie psico-fisiche, restando, peraltro, le relative valutazioni riservate al giudice...