Illegittimo il licenziamento della cassiera per un ammanco di cassa. Non c’è proporzione tra il fatto e la sanzione Le tipizzazioni di condotte inadempienti offerte dalla contrattazione collettiva non possono esaurire l’indagine cui è chiamato il giudice, al quale è richiesto di valutare l’addebito disciplinare nel contesto specifico in cui si colloca la prestazione lavorativa....
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 13 settembre 2016, n. 17969
Nei casi di costituzione d’un rapporto di lavoro direttamente in capo all’utilizzatore, ai sensi dell’art. 27 c. 1 del D. Lgs. 276/2003, gli atti di gestione del rapporto posti in essere dal somministratore producono nei confronti dell’utilizzatore tutti gli effetti negoziali anche modificativi del rapporto di lavoro, loro propri, ivi incluso il licenziamento, con conseguente...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 12 settembre 2016, n. 17921
Nel caso di licenziamento per mancato superamento del periodo di prova, una volta accertata la nullità di tale clausola – perché il lavoratore era stato già testato a sufficienza con diversi contratti a termine -, la tutela reale od obbligatoria dipende dalle dimensioni dell’azienda, che spetta al datore provare Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 12 settembre 2016, n. 17914
Legittimo il licenziamento del portiere di un albergo di lusso che sottrae copie di giornali destinati ai clienti e li restituisce al giornalaio Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 12 settembre 2016, n. 17914 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 6 settembre 2016, n. 17637
La timbratura irregolare del cartellino da parte del dipendente Asl legittima il licenziamento Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 6 settembre 2016, n. 17637 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MACIOCE Luigi – Presidente Dott. NAPOLETANO Giuseppe – rel. Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 settembre 2016, n. 17539
Illegittimo il licenziamento di un agente quando l’azienda faccia di tutto per complicargli la programmazione lavorativa Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 2 settembre 2016, n. 17539 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI CERBO Vincenzo – Presidente Dott....
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 agosto 2016, n. 17371
La tempestività del licenziamento è un elemento costitutivo dell’atto di recesso e, come tale, deve essere verificato d’ufficio dal Giudice, senza necessità che sia svolta una domanda specifica al riguardo. Pertanto, non è viziata dalla violazione del principio di corrispondenza tra il chiesto e pronunciato la sentenza che invalida un licenziamento per violazione del principio...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 16 agosto 2016, n. 17108
La L. n. 604 del 1966, articolo 5, attribuisce inderogabilmente al datore di lavoro l’onere di provare la sussistenza della giusta causa o del giustificato motivo di licenziamento, sicche’ il giudice non puo’ avvalersi del criterio empirico della vicinanza alla fonte di prova per derogare alla norma citata, criterio il cui uso e’ consentito solo...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 agosto 2016, n. 16214
Illegittimo il licenziamento del dipendente al quale alla fine del periodo di prova venga concesso un altro periodo di “osservazione” per comprendere al meglio il lavoro da svolgere. Si tratterebbe di un doppio periodo di prova non consentito dalla legge Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 3 agosto 2016, n. 16214 REPUBBLICA ITALIANA IN...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 1 agosto 2016, n. 15989
Il lavoratore, al quale sia stato contestato in sede disciplinare di avere svolto un altro lavoro durante un’assenza per malattia, ha l’onere di dimostrare la compatibilità dell’attività con la malattia impeditiva della prestazione lavorativa contrattuale e la sua inidoneità a pregiudicare il recupero delle normali energie psico-fisiche, restando, peraltro, le relative valutazioni riservate al giudice...