In tema di leasing, in caso di scioglimento del contratto ad opera del curatore fallimentare, il concedente, per i crediti scaduti, insinuandosi al passivo in sede di verifica dei crediti, puo’ soddisfarsi in sede fallimentare, in quanto il credito e’ sorto anteriormente al concorso e detti crediti andranno pacificamente ammessi, al lordo degli interessi di...
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 7 settembre 2017, n. 20890. Insinuazione al passivo e Leasing di godimento
L’articolo 72-quater legge fall. trova applicazione solo nel caso in cui il contratto di leasing sia pendente al momento del fallimento dell’utilizzatore mentre ove si sia già anteriormente risolto occorre distinguere a seconda che si tratti di leasing finanziario o traslativo, solo per quest’ultimo potendosi utilizzare in via analogica l’articoli 1526 c.c. con l’ulteriore conseguenza che, in tal caso, il...
Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 11 settembre 2017, n. 21042. Violazione del divieto del patto commissorio ed accertamento del carattere fittizio di un contratto di sale and lease back
Solo il concorso di tre condizioni fa scattare la presunzione che il lease back sia stato impiegato per aggirare il divieto del patto commissorio. Sentenza 11 settembre 2017, n. 21042 Data udienza 8 giugno 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 6 luglio 2017, n. 16646
Come il c.d. leasing finanziario anche il contratto di sale&lease back si configura invero, secondo uno schema negoziale socialmente tipico (in quanto frequentemente applicato, sia in Italia che all’estero, nella pratica degli affari), come caratterizzato da una specificita’ tanto di struttura quanto di funzione (e, quindi, da originalita’ e autonomia rispetto ai tipi negoziali codificati),...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 10 maggio 2017, n. 11449
Il contratto di sale and lease back, pur configurando in sé un’operazione negoziale che non può ritenersi necessariamente preordinata alla fraudolenta elusione del divieto stabilito dall’art. 2744, cod. civ., tuttavia viola tale divieto qualora, per le circostanze del caso concreto – difficoltà economiche dell’impresa venditrice, che giustificano il sospetto di un approfittamento della sua condizione...
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 29 novembre 2016, n. 50733
In caso di appropriazione indebita del bene in leasing ai fini della titolarità del diritto di querela la cassazione chiarisce che il trasferimento del veicolo si realizza con l’incontro del consenso e la “traditio” della cosa, mentre la trascrizione al Pra ha solo una funzione dichiarativa Suprema Corte di Cassazione sezione II penale sentenza 29...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 15 febbraio 2016, n. 2913. Legittima la segnalazione alla centrale rischi di una società che, dopo un’intimazione di risoluzione del contratto per inadempimento, paga le rate arretrate del leasing ma non rilascia il rid per quelle future
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 15 febbraio 2016, n. 2913 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FORTE Fabrizio – Presidente Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria – Consigliere Dott. ACIERNO Maria – Consigliere Dott. TERRUSI Francesco – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 22 dicembre 2015, n. 25732. In tema di vendita con riserva di proprietà, l’art. 1526 c.c., applicabile alla fattispecie negoziale del leasing traslativo prevede che nel caso in cui la risoluzione avvenga per l’inadempimento del compratore, debba essere riconosciuto al venditore – tenuto a restituire le rate riscosse – il diritto all’equo compenso per l’uso della cosa comprensivo della remunerazione del godimento del bene, del deprezzamento conseguente alla sua incommerciabilità come nuovo e del logoramento per l’uso, oltre al risarcimento del danno, eventualmente derivante da un deterioramento anormale della cosa. Ne consegue che il diritto all’equo compenso e quello al risarcimento del danno costituiscono autonome pretese, le quali, se esercitate nel corso del giudizio, necessitano di autonoma e tempestiva domanda
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 22 dicembre 2015, n. 25732 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETTI Giovanni B. – Presidente Dott. AMENDOLA Adelaide – Consigliere Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. STALLA Giacomo Maria – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 4 novembre 2015, n. 22480. In ipotesi di leasing immobiliare a mezzo di contratto di appalto, così come avviene per il leasing finanziario, l’agevolazione di cui all’art. 3 del d.l. n. 357 del 1994, convertito con modificazioni, nella legge n. 489 del 1994, concepita in termini di parziale detassazione del reddito d’impresa per i soli periodi d’imposta relativi agli anni 1994 e 1995, opera in favore dell’utilizzatore per l’intero costo complessivo dell’investimento e non soltanto sull’ammontare del corrispettivo parzialmente pagato in sede di stati di avanzamento nell’esercizio ricadente nel periodo di imposta interessato dalla suddetta legge, così assicurandosi l’equiparazione fiscale tra le scelte aziendali d’investimento attraverso acquisto dei beni strumentali in proprietà o tramite i predetti contratti.
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 4 novembre 2015, n. 22480 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI AMATO Sergio – Presidente Dott. VIRGILIO Biagio – Consigliere Dott. GRECO Antonio – Consigliere Dott. FEDERICO Guido – rel. Consigliere Dott. IOFRIDA...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 30 settembre 2015, n.19532. Nel leasing di godimento, il canone dovuto rappresenta un corrispettivo di finanziamento a scopo di godimento del bene per una durata prestabilita. Nel leasing traslativo, a cui si applica inderogabilmente l’art. 1526 c.c. e non già l’art. 1458 c.c., il canone ha natura di corrispettivo del futuro trasferimento ed ha la funzione di scontare una quota del prezzo in previsione del successivo acquisto; alla scadenza del periodo fissato il bene conserva un valore residuo particolarmente apprezzabile, notevolmente superiore al prezzo di opzione
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 30 settembre 2015, n.19532 Ritenuto in fatto Nel febbraio 2001 La Gatta srl, Catarsi ing. Pietro srl, B.G. , D.G. (…), D.C. e Gi. (…) proponevano distinte opposizioni al decreto con il quale venivano ingiunti di pagare a Fime Leasing spa – nella loro qualità di fideiussori, e...