Le dichiarazioni della persona offesa possono da sole, senza la necessita’ di riscontri estrinseci, essere poste a fondamento dell’affermazione di responsabilita’ penale
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Le dichiarazioni della persona offesa possono da sole, senza la necessita’ di riscontri estrinseci, essere poste a fondamento dell’affermazione di responsabilita’ penale

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 12 ottobre 2018, n. 46218. Le massime estrapolate: Le dichiarazioni della persona offesa possono da sole, senza la necessita’ di riscontri estrinseci, essere poste a fondamento dell’affermazione di responsabilita’ penale dell’imputato, previa verifica, corredata da idonea motivazione, della credibilita’ soggettiva del dichiarante e dell’attendibilita’ intrinseca del suo racconto,...

Le dichiarazioni della persona offesa possono essere legittimamente poste da sole a fondamento dell’affermazione di penale responsabilità dell’imputato, previa verifica, corredata da idonea motivazione, della credibilità del dichiarante e dell’attendibilità del suo racconto.
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Le dichiarazioni della persona offesa possono essere legittimamente poste da sole a fondamento dell’affermazione di penale responsabilità dell’imputato, previa verifica, corredata da idonea motivazione, della credibilità del dichiarante e dell’attendibilità del suo racconto.

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 27 marzo 2018, n. 14037. Le dichiarazioni della persona offesa possono essere legittimamente poste da sole a fondamento dell’affermazione di penale responsabilità dell’imputato, previa verifica, corredata da idonea motivazione, della credibilità del dichiarante e dell’attendibilità del suo racconto. E quindi costituiscono prove a tutti gli effetti. Sentenza 27...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 20 febbraio 2018, n. 8182. In tema di estinzione del reato, la dichiarazione della persona offesa con cui la stessa afferma di aver ricevuto dall’imputato una somma a titolo di risarcimento del danno nonché per spese e competenze processuali del difensore, e di non avere null’altro a pretendere «salvo buon fine del titolo di pagamento», è inidonea a determinare l’effetto estintivo introdotto dal nuovo art. 162-ter c.p.
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 20 febbraio 2018, n. 8182. In tema di estinzione del reato, la dichiarazione della persona offesa con cui la stessa afferma di aver ricevuto dall’imputato una somma a titolo di risarcimento del danno nonché per spese e competenze processuali del difensore, e di non avere null’altro a pretendere «salvo buon fine del titolo di pagamento», è inidonea a determinare l’effetto estintivo introdotto dal nuovo art. 162-ter c.p.

In tema di estinzione del reato, la dichiarazione della persona offesa con cui la stessa afferma di aver ricevuto dall’imputato una somma a titolo di risarcimento del danno nonché per spese e competenze processuali del difensore, e di non avere null’altro a pretendere «salvo buon fine del titolo di pagamento», è inidonea a determinare l’effetto...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 22 settembre 2017, n. 43946. Molestie e la condotta persecutoria
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 22 settembre 2017, n. 43946. Molestie e la condotta persecutoria

La condotta persecutoria va ben provata e non può essere ravvisata in semplici molestie. Sentenza 22 settembre 2017, n. 43946 Data udienza 17 marzo 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUNO Paolo Antoni – Presidente Dott. SETTEMBRE Antonio –...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 7 luglio 2017, n. 33280
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 7 luglio 2017, n. 33280

Lo stalker non può essere condannato solo in base alle dichiarazioni della persona offesa se tra le parti sono pendenti una serie di liti giudiziarie Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 7 luglio 2017, n. 33280 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 10 maggio 2017, n. 22703
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 10 maggio 2017, n. 22703

Non può essere considerato stalking il comportamento, anche molesto, dell’uomo che aveva prestato dei soldi alla donna di cui si era invaghito e, dopo l’inutile corteggiamento, la tempestava di telefonate per riaverli. Inutilmente il pm fa ricorso contro l’assoluzione dal reato di stalking Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 10 maggio 2017, n....

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 10 maggio 2017, n. 22695
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 10 maggio 2017, n. 22695

Interferenze nella vita privata con l’aggravante dell’abuso di relazioni d’ufficio per il titolare dello studio professionale che mette una penna con una telecamera nascosta nel bagno delle dipendenti. Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 10 maggio 2017, n. 22695 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 20 febbraio 2017, n. 7937
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 20 febbraio 2017, n. 7937

In tema di giudizio abbreviato condizionato, il giudice del dibattimento che ha respinto in limine litis la richiesta di accesso al rito alternativo, deve applicare anche d’ufficio la riduzione di un terzo della pena se riconosce che quel rito si sarebbe dovuto invece celebrare Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 20 febbraio 2017,...

Corte di Cassazione, sezione III penale, ordinanza 14 febbraio 2017, n. 6875
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Corte di Cassazione, sezione III penale, ordinanza 14 febbraio 2017, n. 6875

Rimessa alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione la seguente questione: “se, ai fini della determinazione del tempo necessario a prescrivere, le circostanze c.d. indipendenti debbano essere considerate circostanze ad effetto speciale, ai sensi dell’articolo 63 c.p., comma 3, anche in caso di aumento non superiore ad un terzo“. Suprema Corte di Cassazione sezione III...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 17 gennaio 2017, n. 1949
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 17 gennaio 2017, n. 1949

Nei reati sessuali è configurabile l’aggravante dell’abuso dei poteri o violazione dei doveri inerenti alla qualità di ministro del culto cattolico, non solo quando il reato sia commesso nella sfera tipica e ristretta delle funzioni e dei servizi propri del ministero sacerdotale, ma anche quando la qualità sacerdotale abbia facilitato il reato stesso, essendo il...