Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 12 maggio 2015, n. 19551 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAPALORCIA Grazia – Presidente Dott. VESSICHELLI Maria – rel. Consigliere Dott. ZAZA Carlo – Consigliere Dott. PEZZULLO Rosa – Consigliere Dott. PISTORELLI...
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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 11 maggio 2015, n. 19293. L’elemento intenzionale del reato di danneggiamento può sussistere nella forma del dolo eventuale, che si configura quando l’agente si sia rappresentato, come probabile o possibile, anche un evento diverso da quello voluto e, ciò nonostante, abbia agito ugualmente accettando il rischio dei suo verificarsi. In tale caso non può farsi luogo all’applicazione dell’art. 83 cod. pen. (evento diverso da quello voluto dall’agente), in quanto l’ipotesi di responsabilità per colpa è configurabile allorquando l’evento diverso, anche se preveduto, non è voluto dall’agente
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 11 maggio 2015, n. 19293 Considerato in fatto 1. La Corte di appello di Trento con sentenza in data 22 febbraio 2013 ha confermato la sentenza emessa il 10 novembre 2011 dal giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Trento che, all’esito del giudizio abbreviato, aveva dichiarato B.M. colpevole...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 17 settembre 2014, n. 38049. Il giudice di appello può procedere alla riqualificazione giuridica del fatto nel rispetto del giusto processo previsto dall'art. 6 CEDU, anche senza disporre una rinnovazione totale o parziale dell'istruttoria dibattimentale, sempre che sia sufficientemente prevedibile la ridefinizione dell'accusa inizialmente formulata, che il condannato sia in condizione di far valere le proprie ragioni in merito alla nuova definizione giuridica del fatto e che questa non comporti una modifica "in peius" del trattamento sanzionatorio e del computo della prescrizione
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 17 settembre 2014, n. 38049 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ESPOSITO Antonio – Presidente Dott. FIANDANESE Franco – Consigliere Dott. CAMMINO Matilde – Consigliere Dott. IASILLO Adriano – rel. Consigliere Dott. DI...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 29 agosto 2014, n. 36400. Violenza o minaccia a pubblico ufficiale.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 29 agosto 2014, n. 36400 Ritenuto in fatto 1. G.M. ricorre per cassazione avverso la sentenza della Corte d’appello di Napoli, in data 24-6-11, con la quale è stata confermata la sentenza di condanna emessa in primo grado, in ordine ai delitti di cui agli artt 336,...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 4 luglio 2014, n. 29009. Il delitto previsto dall'art. 513-bis c.p. punisce soltanto le condotte illecite tipicamente concorrenziali realizzate con atti di coartazione che inibiscono la normale dinamica imprenditoriale, ma non anche le condotte intimidatorie finalizzate ad ostacolare o coartare l'altrui libera concorrenza, poste in essere al di fuori dell'attività concorrenziale, ferma restando l'eventuale riconducibilità di queste ad altre fattispecie di reato
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 4 luglio 2014, n. 29009 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CASUCCI Giuliano – Presidente Dott. FIANDANESE Franco – Consigliere Dott. MACCHIA Alberto – Consigliere Dott. DAVIGO Piercamillo – Consigliere Dott. DI MARZIO...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 17 gennaio 2014, n. 1856. Le due condotte tipizzate dai c. 1 e 2 dell’art. 642 c.p. – che prevede il reato di danneggiamento fraudolento di beni assicurati nelle due versioni di chi “distrugge, disperde, deteriora od occulta cose di sua proprietà, falsifica o altera una polizza” al fine di trarne vantaggio e di chi invece “aggrava le conseguenze o denuncia un sinistro non accaduto ovvero distrugge, falsifica, altera o precostituisce elementi di prova o documentazione relativi al sinistro” – non sono alternative, trattandosi di reati differenti e dotati di autonoma rilevanza penale che quindi, ove siano integrati gli estremi fattuali, concorrono tra loro.
Suprema Corte di Cassazione sezione II Sentenza 17 gennaio 2014, n. 1856 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CASUCCI Giuliano – Presidente Dott. DE CRESCIENZO Ugo – Consigliere Dott. DAVIGO Piercamill – Consigliere Dott. RAGO Geppi – rel. Consigliere...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 28 giugno 2013, n. 28243. Nei reati contro il patrimonio, la circostanza attenuante comune del danno di speciale tenuità, di cui al n. 4 dell’art. 62 c.p. può applicarsi anche al delitto tentato
La massima Nei reati contro il patrimonio, la circostanza attenuante comune del danno di speciale tenuità, di cui al n. 4 dell’art. 62 c.p. può applicarsi anche al delitto tentato, sempre che la sussistenza della attenuante in questione sia desumibile con certezza dalle modalità del fatto, in base a un preciso giudizio ipotetico che, stimando...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 20789 del 14 maggio 2013. Sanzione amministrativa per il danneggiamento o l’imbrattamento della segnaletica stradale
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza n. 20789 del 14 maggio 2013 Ritenuto di fatto Con sentenza in data 4 luglio 2011, la Corte di appello di Genova, 3^ sezione penale, in riforma della sentenza del Tribunale di Massa appellata dal Procuratore Generale della Repubblica, dichiarava B.L. colpevole del delitto di danneggiamento a lui...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 14 marzo 2012 n. 9870. Risponde di danneggiamento di sistema informatico chi mette fuori uso un sistema di videosorveglianza
Corte di cassazione – Sezione II penale – Sentenza 14 marzo 2012 n. 9870. Risponde di danneggiamento di sistema informatico chi mette fuori uso un sistema di videosorveglianza Il testo integrale[1] Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 14 marzo 2012 n. 9870 Così deciso dalla Suprema Corte di cassazione con la sentenza in commento...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 5 marzo 2012 n. 8555. Il recupero, tramite l’ausilio di un tecnico che comporta oneri di spesa, dei file volutamente cancellati dal dipendente non lo esonera dalla responsabilità penale per danneggiamento e dall’obbligo del risarcimento
Corte di cassazione – Sezione V penale – Sentenza 5 marzo 2012 n. 8555.Il recupero, tramite l’ausilio di un tecnico che comporta oneri di spesa, dei file volutamente cancellati dal dipendente non lo esonera dalla responsabilità penale per danneggiamento e dall’obbligo del risarcimento Il testo integrale[1] Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 5 marzo 2012...
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