Giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo e la modifica della domanda da parte del creditore opposto
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Giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo e la modifica della domanda da parte del creditore opposto

Corte di Cassazione, civile, Sentenza|13 febbraio 2024| n. 4007.

Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo è sempre ammessa la modifica della domanda da parte del creditore opposto, sia con riguardo al petitum che alla causa petendi, purché la domanda modificata risulti comunque connessa alla vicenda sostanziale dedotta in giudizio e non si determini né una violazione dei diritti di difesa della controparte né l'allungamento dei tempi del processo.

In tema di servitù prediale è possibile la costituzione convenzionale di servitù avente a oggetto il parcheggio di un veicolo sul fondo altrui
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In tema di servitù prediale è possibile la costituzione convenzionale di servitù avente a oggetto il parcheggio di un veicolo sul fondo altrui

Corte di Cassazione, civile, Sentenza|13 febbraio 2024| n. 3925.

In tema di servitù prediale, l’art. 1027 c.c. non preclude la costituzione convenzionale di servitù avente a oggetto il parcheggio di un veicolo sul fondo altrui purché, in base all’esame del titolo e a una verifica in concreto della situazione di fatto, tale facoltà risulti essere stata attribuita come vantaggio in favore di altro fondo per la sua migliore utilizzazione e sempre che sussistano i requisiti del diritto reale ovvero l'altruità della cosa, l'assolutezza, l'immediatezza (non necessità dell'altrui collaborazione, ai sensi dell'art. 1064 c.c.), l'inerenza al fondo servente (diritto opponibile a tutti coloro che vantino diritti sul fondo servente potenzialmente in conflitto con la servitù), l'inerenza al fondo dominante (l'utilizzo del parcheggio deve permettere, nel contempo, godimento della proprietà del fondo dominante, secondo la sua destinazione), la specificità dell'utilità riservata, la localizzazione intesa quale individuazione del luogo di esercizio della servitù affinché non si incorra nella indeterminatezza dell’oggetto e nello svuotamento di fatto del diritto di proprietà.

In tema di necessaria specificità dei motivi di ricorso e riproduzione del contenuto dell’atto che si assume malamente interpretato
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In tema di necessaria specificità dei motivi di ricorso e riproduzione del contenuto dell’atto che si assume malamente interpretato

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|13 febbraio 2024| n. 3901.

In tema di necessaria specificità dei motivi di ricorso ex art. 366, comma 1, n. 4, c.p.c., laddove il ricorrente contesti l’erronea valutazione da parte del giudice di merito delle ragioni da lui poste a fondamento della domanda è necessario che riproduca il contenuto dell’atto che si assume malamente interpretato in modo da evidenziare l’errore denunciato. Ciò a pena di inammissibilità e a prescindere dal potere di diretto esame degli atti del giudizio di merito riconosciuto al giudice di legittimità ove sia denunciato un error in procedendo.

Inammissibilità o improponibilità dell’opposizione a decreto ingiuntivo in ogni caso esame della domanda riconvenzionale
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Inammissibilità o improponibilità dell’opposizione a decreto ingiuntivo in ogni caso esame della domanda riconvenzionale

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|14 febbraio 2024| n. 4131.

In tema di opposizione a decreto ingiuntivo, la dichiarazione di inammissibilità o di improponibilità dell'opposizione comporta soltanto il passaggio in giudicato della statuizione contenuta nel provvedimento monitorio e non preclude l'esame della domanda riconvenzionale spiegata dall'opponente, atteso il suo carattere autonomo di controdomanda volta alla attribuzione di un bene della vita, che la distingue dalla eccezione riconvenzionale che consiste in una prospettazione difensiva che, pur ampliando il tema della controversia attraverso l'allegazione di altro diritto, è finalizzata esclusivamente alla reiezione della domanda di controparte.

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Appalto privato e le difformità dalle previsioni contrattuali la tempestività dell’eccezione e la prova contraria

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|14 febbraio 2024| n. 4077.

Nel caso in cui il committente abbia tempestivamente eccepito la difformità dell'opera rispetto al progetto di contratto e abbia coltivato ritualmente l'eccezione anche in grado d'appello, spetterà all'appaltatore eccepire e provare trattarsi di variante approvata dal direttore dei lavori.

Responsabilità professionale dell’avvocato in caso di inadempimento dell’incarico avente ad oggetto la partecipazione ad un incanto
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Responsabilità professionale dell’avvocato in caso di inadempimento dell’incarico avente ad oggetto la partecipazione ad un incanto

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|12 febbraio 2024| n. 3824.

In tema di responsabilità professionale dell'avvocato, in caso di inadempimento dell'incarico avente ad oggetto la partecipazione ad un incanto per l'aggiudicazione di un immobile, da cui derivi la perdita della possibilità di partecipare alla gara, è configurabile un danno da perdita di chances, ai fini del cui accertamento il danneggiato ha l'onere di provare non la perdita del risultato, cioè che avrebbe ottenuto certamente l'aggiudicazione del bene, bensì soltanto la perdita della possibilità di conseguirlo.

La natura perentoria di un termine fissato per l’esercizio di un diritto può desumersi anche in via interpretativa
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La natura perentoria di un termine fissato per l’esercizio di un diritto può desumersi anche in via interpretativa

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|12 febbraio 2024| n. 3760.

La natura perentoria di un termine fissato per l'esercizio di un diritto, non espressamente prevista dalla legge, può desumersi anche in via interpretativa, purché la legge stessa autorizzi tale interpretazione, comminando, sia pure implicitamente, ma in modo univoco, la perdita del diritto in caso di mancata osservanza del termine di cui si tratta.

La sussistenza di un danno alla salute e del nesso causale tra questo e l’ambiente di lavoro
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La sussistenza di un danno alla salute e del nesso causale tra questo e l’ambiente di lavoro

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|12 febbraio 2024| n. 3822.

Nell’apprezzare la sussistenza di un danno alla salute e del nesso causale tra questo e l’ambiente di lavoro, il giudice non può prescindere da un esame critico delle risultanze della svolta c.t.u. medico legale per affidarsi esclusivamente a proprie intuizioni e convinzioni personali su aspetti il cui apprezzamento richiede particolari competenze tecniche.

La responsabilità della banca per operazioni effettuate a mezzo di strumenti elettronici
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La responsabilità della banca per operazioni effettuate a mezzo di strumenti elettronici

Corte di Cassazione, civile, Sentenza|12 febbraio 2024| n. 3780.

La responsabilità della banca per operazioni effettuate a mezzo di strumenti elettronici, con particolare riguardo alla verifica della loro riconducibilità alla volontà del cliente mediante il controllo dell'utilizzazione illecita dei relativi codici da parte di terzi, ha natura contrattuale e, quindi, va esclusa solo se ricorre una situazione di colpa grave dell'utente.

Le decisioni della Corte di cassazione passano in giudicato al momento della loro pubblicazione
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Le decisioni della Corte di cassazione passano in giudicato al momento della loro pubblicazione

Corte di Cassazione, civile, Sentenza|12 febbraio 2024| n. 3752.

Le decisioni della Corte di cassazione passano in giudicato al momento della loro pubblicazione, anche quando la formula decisoria sia di cassazione con decisione di merito, senza che rilevi ai fini dell'immediatezza del giudicato la astratta suscettibilità della revocazione per errore di fatto, poiché il rimedio revocatorio non incide sulla formazione della cosa giudicata formale delle pronunce di legittimità, né la funzione nomofilattica può indurre a superare la applicazione del criterio temporale in caso di contrasto di giudicati.