L’amministratore di condominio é legittimato ad agire in giudizio senza alcuna autorizzazione, nei confronti dei singoli condomini al fine: a) di eseguire le deliberazioni dell’assemblea e di curare l’osservanza dei regolamenti di condominio; b) di disciplinare l’uso delle cose comuni, cosi da assicurarne il miglior godimento a tutti i condomini; c) di riscuotere dai condomini...
Categoria: Diritti reali e Condominio
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 10 aprile 2017, n. 9227
In caso di frazionamento della proprieta’ di un edificio, a seguito del trasferimento, dall’originario unico proprietario ad altri soggetti, di alcune unita’ immobiliari, si determina una situazione di condominio per la quale vige la presunzione legale di comunione “pro indiviso” di quelle parti del fabbricato che, per ubicazione e struttura, siano – in tale momento...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 10 aprile 2017, n. 9197
Lavori di adeguamento dell’impianto telefonico centrale: dei danni ai beni condominiali risponde la compagnia telefonica e non l’impresa appaltatrice. Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 10 aprile 2017, n. 9197 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MATERA Lina...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 10 aprile 2017, n. 9177
Dispone l’articolo 1134 c.c., nella versione anteriore alla modifica operata dalla L. 11 dicembre 2012, n. 220, articolo 13: “Il condomino che ha fatto spese per le cose comuni senza autorizzazione dell’amministratore o dell’assemblea non ha diritto al rimborso, salvo che si tratti di spese urgenti”. Dispone, altresi’, l’articolo 1105 c.c., u.c., “Se non si...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 8 maggio 2017, n. 11177
Il giudice trovandosi a valutare se sussista lesione del decoro architettonico di un fabbricato condominiale, a cagione di un intervento operato dal singolo condomino sulla struttura, deve tenere anche conto delle condizioni nelle quali versava l’edificio prima del contestato intervento, potendo anche giungersi a ritenere che l’ulteriore innovazione non abbia procurato un incremento lesivo, ove...
Corte di Cassazione, sezione II civile, ordinanza 6 aprile 2017, n. 8923
Il conto corrente individuale per ogni condominio è un obbligo di legge dal 2013, a carico dell’amministratore (e non dell’assemblea) e sorge automaticamente con il conferimento del mandato. Non solo: il conto non può essere aperto autonomamente da alcuni condòmini e a “firma congiunta”, neppure con l’avallo dell’assemblea Suprema Corte di Cassazione sezione II civile...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 4 aprile 2017, n. 8673
La caduta dal balcone per cedimento del parapetto non può essere riferita allo stato di ubriachezza del soggetto caduto. A tal proposito visto che questo elemento non è stato accertato occorre valutare anche gli altri elementi del compendio probatorio per valutare se l’episodio è stato determinato da altre cause quali il cedimento strutturale Suprema Corte...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 29 marzo 2017, n. 8150
Qualora il creditore intenda far valere la responsabilità patrimoniale di un soggetto diverso dall’ingiunto – pur se in ipotesi responsabile dei debiti di lui – a cui il titolo esecutivo non sia stato mai notificato, la norma dell’art. 654, comma 2, è da ritenere inapplicabile, dovendosi sempre riconoscere al soggetto passivo dell’esecuzione il diritto di...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 28 marzo 2017, n. 7938
In materia di eliminazione di barriere architettoniche la l. 13/1989 costituisce espressione di un principio di solidarieta’ sociale e persegue finalita’ di carattere pubblicistico volte a favorire, nell’interesse generale, l’accessibilita’ agli edifici, sicche’ la sopraelevazione del preesistente impianto di ascensore ed il conseguente ampliamento della scala padronale, non possono essere esclusi unicamente in forza di...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 20 marzo 2017, n. 7095
L’amministratore puo’ resistere all’impugnazione della delibera assembleare e puo’ gravare la relativa decisione del giudice, senza necessita’ di autorizzazione o ratifica dell’assemblea, giacche’ l’esecuzione e la difesa delle deliberazioni assembleari rientra fra le attribuzioni proprie dello stesso. Pertanto, la difesa in giudizio delle delibere dell’assemblea impugnate da un condomino rientra nelle attribuzioni dell’amministratore, indipendentemente dal...