Il testo integrale [1] E’ incontestata la circostanza secondo la quale il provvedimento amministrativo contenente la dichiarazione di pubblica utilità priva dei termini per il compimento dell’espropriazione e dell’opera è radicalmente nullo ed inefficace, così come è analogamente incontestata la legittimità di una loro indicazione ‘de relato’, vale a dire facendo specifico riferimento ad...
Categoria: Cassazione civile 2013
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 26286 del 25 novembre 2013. In tema di antisindacalità della condotta datoriale e reintegra dei lavoratori licenziati
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza n. 26286 del 25 novembre 2013 Svolgimento del processo Con sentenza del 4/6/2004 il giudice del lavoro del Tribunale di Roma, accogliendo l’opposizione proposta L. n. 300 del 1970, ex art. 28 dall’Associazione Stampa Romana nei confronti della società Nuvolari s.p.a., dichiarò l’antisindacalità della condotta di quest’ultima per...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 26 novembre 2013, n. 26365. L’eccezione d’inadempimento è istituto di applicazione generale in materia di contratti a prestazioni corrispettive, che mira a conservare, in caso d’inadempimento di una delle parti, l’equilibrio sostanziale e funzionale del negozio, e perciò richiede quel giudizio sulla ragionevolezza del rifiuto di adempiere, espresso dal secondo comma dell’art. 1460 c.c., con la formula della non contrarietà alla buona fede. Il rimedio dell’eccezione d’inadempimento è applicabile al contratto di appalto nell’ipotesi di rifiuto del committente di pagare il corrispettivo all’appaltatore inadempiente all’obbligo di eliminare i vizi e le difformità dell’opera, nonché nell’ipotesi in cui l’appaltatore non consegni l’opera perché il committente, adducendo vizi e difformità inesistenti, rifiuta il pagamento del corrispettivo
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 26 novembre 2013, n. 26365 Fatto e diritto Rilevato che il consigliere designato ha depositato, in data 12 marzo 2013, la seguente proposta di definizione, ai sensi dell’art. 380-bis c.p.c.: “Con atto di citazione in data 29 dicembre 2004 la sig.ra V.R. proponeva opposizione avverso il decreto ingiuntivo...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 26 novembre 2013, n. 26424. In tema di famiglia di fatto. La cointestazione di un conto corrente, attribuendo agli intestatari la qualità di creditori o debitori solidali dei saldi del conto (art. 1854 cod. civ.) sia nei confronti dei terzi sia nei rapporti interni, fa presumere la contitolarità dell’oggetto del contratto, salvo la prova contraria a carico della parte che deduce una situazione giuridica diversa da quella risultante dalla cointestazione stessa
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 26 novembre 2013, n. 26424 Svolgimento del processo Con atto notificato il 9.02.2004 P..T. citava in giudizio, dinanzi al Tribunale di Milano, F.M.S. , con cui aveva convissuto more uxorio nel periodo decorso dal 1993 al 2002 e generato due figli, chiedendo sia la declaratoria 1) dell’avvenuta costituzione...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 novembre 2013, n. 26397. Illegittimo il licenziamento disciplinare in danno del lavoratore per aver installato il programma “eMule” sul p.c. assegnato dalla società
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro Sentenza 26 novembre 2013, n. 26397 IN NOME DEL POPOLO ITALIANOLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente Dott. VENUTI Pietro – Consigliere Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott. TRIA Lucia – Consigliere Dott. FERNANDES Giulio – rel. Consigliere ha...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 novembre 2013, n. 26401. Idoneita’, dal punto di vista probatorio, della imputazione penale di condotta violativa delle norme di prevenzione per gli infortuni sul lavoro, per violazione non gia’ di un generico dovere di protezione del lavoratore sibbene per l’inosservanza di specifici obblighi di protezione, a dimostrare, nel giudizio civile, il nesso eziologico tra l’addebitata inosservanza di legge e l’infortunio; Rimarcata l’autonoma valenza probatoria dell’accertata violazione delle specifiche norme prevenzionali, cosi’ ritenuta soddisfatta l’esigenza probatoria per il preteso risarcimento del danno morale.
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 26 novembre 2013, n. 26401 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAMORGESE Antonio – Presidente Dott. DE RENZIS Alessandro – Consigliere Dott. NOBILE Vittorio – Consigliere Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott. MANCINO Rossana...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 28 novembre 2013 n. 26637. In caso di ritardo nella consegna degli immobili venduti il danno è pari al valore locativo che se ne poteva ricavare
Il testo integrale[1] Per i giudici della Cassazione il danno per la mancata disponibilità di un immobile, da parte di un imprenditore commerciale, è ‘in re ipsa’, considerata l’impossibilità per costui di conseguire l’utilità ricavabile dal bene medesimo in relazione alla natura normalmente fruttifera di esso. Per la determinazione del risarcimento del danno, quindi, ben...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 26 novembre 2013, n. 26423. L’assegno di mantenimento e la relativa entità devono essere valutati in forza del tenore della vita coniugale, le condizioni personali ed economiche dei coniugi, l’inadeguatezza delle condizioni del coniuge beneficiario e le circostanze del caso, ivi compresa la durata del matrimonio, il tutto irreprensibilmente valutando le risultanze probatorie e valorizzando come fonti di presunzioni emersi elementi di fatto, nel rispetto dei principi che regolano la prova presuntiva. L’esercizio del potere di disporre indagini patrimoniali avvalendosi della polizia tributaria, che costituisce una deroga alle regole generali sull’onere della prova, non è doveroso ma rientra nella discrezionalità del giudice di merito, che ben può non darvi corso a fronte dell’apprezzata sufficienza dei dati istruttori acquisiti
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 26 novembre 2013, n. 26423 Svolgimento del processo Con sentenza del 26.07-8.09.2005 il Tribunale di Catania pronunciava la separazione personale dei coniugi R..R. e D.R. , fissando in Euro 1.032,00, oltre rivalutazione annuale e con decorrenza dal marzo 2001, l’assegno mensile che il D. doveva versare mensilmente alla...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 25 novembre 2013, n. 26353. In tema di obbligo di custodia
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 25 novembre 2013, n. 26353 Svolgimento del processo La società Coop Lombardia a r.l. convenne, davanti al tribunale di Milano, le società Mondial Milano spa e Mondial Service srl (già Mondial Transport srl) chiedendone la condanna, in via solidale od alternativa, al risarcimento dei danni subiti per due...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 27 novembre 2013 n. 26501. A seguito dell’azione proposta dal curatore fallimentare contro il terzo per la restituzione dei pagamenti eseguiti a suo favore dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento – azione che ha natura di accertamento dell’inefficacia dei pagamenti medesimi – sugli importi in restituzione sono dovuti gli interessi legali dalle date dei singoli pagamenti
Il testo integrale[1] [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/sentenzeDelGiorno/2013/11/pagamenti-successivi-al-fallimento-da-restituire-con-gli-interessi.html Archivio sentenze ordinanze sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2011/ sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2012/ sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2013/ Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa renatodisa.com