Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 29 novembre 2013 n. 26778. Illegittima l’espropriazione per pubblica utilità se manca il riferimento al termine dei lavori, che non può neppure essere desunto da un atto “de relato”

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Il testo integrale [1]

 

E’ incontestata la circostanza secondo la quale il provvedimento amministrativo contenente la dichiarazione di pubblica utilità priva dei termini per il compimento dell’espropriazione e dell’opera è radicalmente nullo ed inefficace, così come è analogamente incontestata la legittimità di una loro indicazione ‘de relato’, vale a dire facendo specifico riferimento ad un atto diverso.

Del resto, si continua a leggere nella sentenza, la stessa Corte territoriale non ha affermato di aver esaminato il progetto e di aver appreso, dall’esame del contenuto, quali fossero i due termini in questione, ma ha piuttosto ritenuto, verosimilmente in ragione della natura e delle caratteristiche di tale atto, che il ‘richiamo ad un atto diverso, peraltro specificamente individuato ed agevolmente consultabile presso i competenti uffici comunali ( p. 7 ) consentisse la necessaria rilevazione.