Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 1° aprile 2014, n. 14956 Ritenuto in fatto 1. Il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di BRESCIA ha proposto ricorso avverso la sentenza della Corte d’appello di BRESCIA, emessa in data 4/04/2013, depositata in data 12/04/2013, con cui, in parziale riforma della sentenza emessa dal tribunale di...
Tag: violenza
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 7 marzo 2014, n. 11123. Respinta la richiesta di emissione di misura cautelare nei confronti dell'indagato. Il Tribunale ha ritenuto di qualificare il reato di violenza sessuale nella sua forma attenuata ai sensi del comma 3 dell'art. 609-bis cod. pen. e di non ravvisare esigenze cautelari attuali che giustifichino l'emissione della misura. Per la Cassazione nessun palese errore si ravvisa nella qualificazione dei fatti ai sensi del comma 3 dell'art. 609-bis cod. pen.; la presenza di modeste lesioni e il fatto che al fatto abbia assistito la figlia della persona offesa non costituiscono circostanze da sole impeditive di una riconduzione del fatto alla connotazione più lieve del reato contestato, posto che detta valutazione deve avere riguardo al bene tutelato dalla disposizione (la libertà sessuale della vittima).
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 7 marzo 2014, n. 11123 Ritenuto in fatto 1. Con ordinanza del 23/7/2013 il Tribunale di Ancona ha rigettato l’appello proposto dal Pubblico ministero avverso l’ordinanza emessa in data 5/6/203 dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Macerata che ha respinto la richiesta di emissione di misura cautelare...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 marzo 2014, n. 10248. Gli atti sessuali tutti quegli atti oggettivamente idonei a compromettere la libertà sessuale del soggetto passivo, invadendo la sua sfera sessuale, mediante un rapporto corpore corpori, non riguardante, necessariamente, le zone genitali e che può estendersi anche a tutte le altre zone ritenute erogene prevenendo, così, ad una nozione definita "oggettiva" di atto sessuale, rispetto alla quale il dolo (generico) del reato si rinviene nella coscienza e volontà di compiere un atto lesivo della libertà sessuale della persona offesa, senza che assuma rilevanza l'ulteriore fine dell'agente, che è in genere quello di soddisfare la sua concupiscenza, ma può anche essere un fine ludico o di umiliazione della vittima. Con riferimento al bacio, lo si ritiene quale “atto sessuale” anche nel caso in cui si risolva nel semplice contatto delle labbra
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 4 marzo 2014, n. 10248 Ritenuto in fatto 1. La Corte di appello di Palermo, con sentenza del 14.6.2012 ha confermato la decisione con la quale, in data 23.6.2009, il Tribunale di Agrigento aveva riconosciuto la responsabilità penale di M.L. in ordine al reato di cui agli artt....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 6 febbraio 2014, n. 5768. Integra il reato di violenza sessuale la condotta di colui che prosegua un rapporto sessuale quando il consenso della vittima, originariamente prestato, venga poi meno a causa di un ripensamento ovvero della non condivisione delle forme o delle modalità di consumazione del rapporto, ciò in quanto il consenso della vittima agli atti sessuali deve perdurare nel corso dell’intero rapporto senza soluzione di continuità. In tema di reati contro la libertà sessuale, il consenso iniziale all’atto sessuale non è sufficiente quando quest’ultimo si trasformi, “in itinere”, in atto violento, consumando il rapporto con forme e modalità non volute dalla vittima
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 6 febbraio 2014, n. 5768 Ritenuto in fatto 1. Con ordinanza del 30.5.2013 il Tribunale del Riesame di Caltanissetta ha rigettato il riesame proposto da L.P. avverso l’ordinanza con cui in data 12.4.2013 il Giudice per le Indagini Preliminari di Gela aveva disposto nei confronti dello stesso la...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 18 novembre 2013, n. 46184. L’attenuante di cui all’ultimo comma dell’articolo 609-bis cod. pen. può essere applicata allorquando vi sia una minima compressione della libertà sessuale della vittima, accertata prendendo in considerazione le modalità esecutive e le circostanze dell’azione attraverso una valutazione globale che comprenda il grado di coartazione esercitato sulla persona offesa, le condizioni fisiche e psichiche della stessa, le caratteristiche psicologiche valutate in relazione all’età, l’entità della lesione alla libertà sessuale ed il danno arrecato, anche sotto il profilo psichico
La massima L’attenuante di cui all’ultimo comma dell’articolo 609-bis cod. pen. può essere applicata allorquando vi sia una minima compressione della libertà sessuale della vittima, accertata prendendo in considerazione le modalità esecutive e le circostanze dell’azione attraverso una valutazione globale che comprenda il grado di coartazione esercitato sulla persona offesa, le condizioni fisiche e psichiche...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 17 ottobre 2013, n. 42625. Le imputazioni di violenze sessuali debbono collimare senza incertezza con le risultanze dibattimentali per accertare la responsabilità penale dell’imputato al di là di ogni ragionevole dubbio
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 17 ottobre 2013, n. 42625 Ritenuto in fatto Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, con sentenza del 15/7/2011, dichiarava V..P. colpevole di violenza sessuale nei confronti delle proprie figlie, delle quali due minorenni; di maltrattamenti nei confronti di una di esse (Ve. , infradecenne), che costringeva, peraltro,...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 8 ottobre 2013, n. 41486. Ai fini dell’accertamento della diminuente del fatto di minore gravità prevista dall’art. 609 bis, comma 3, c.p. deve farsi riferimento, oltre che alla materialità del fatto, a tutte le modalità che hanno caratterizzato la condotta criminosa, nonché al danno arrecato alla parte lesa, anche e soprattutto in considerazione dell’età della stessa o di altre condizioni psichiche in cui versi.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 8 ottobre 2013, n. 41486 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 21/01/2013 la Corte d’Appello di Catanzaro ha confermato la sentenza del Tribunale di Vibo Valentia di condanna di G.A. alla pena di anni sei e mesi sei di reclusione per i reati di cui agli artt....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 8 ottobre 2013, n. 41486. Condanna, a sei anni e sei mesi di reclusione, senza alcuno ‘sconto’ di pena a carico di un giovane marito che per tre anni aveva obbligato la moglie a continui rapporti sessuali, più volte al giorno
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 8 ottobre 2013, n. 41486 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 21/01/2013 la Corte d’Appello di Catanzaro ha confermato la sentenza del Tribunale di Vibo Valentia di condanna di G.A. alla pena di anni sei e mesi sei di reclusione per i reati di cui agli artt....
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 2 ottobre 2013, n. 40782. La configurabilità del tentativo di violenza privata non esige che la minaccia abbia effettivamente intimorito il soggetto passivo determinando una costrizione, anche se improduttiva del risultato perseguito, essendo sufficiente che si tratti di minaccia idonea ad incutere timore e diretta a costringere il destinatario a tenere, contro la propria volontà, la condotta pretesa dall’agente
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 2 ottobre 2013, n. 40782 Ritenuto in fatto 1. G..C. e L.V..C. ricorrono con unico atto, tramite il difensore, avverso la sentenza in data 1/3/2012 con la quale la Corte di Appello di Bari, confermando sul punto quella del 15/10/2010 del Tribunale della stessa sede, sez. dist. di...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 22 luglio 2013, n. 31290. Non è necessario un vero e proprio contatto fisico, tra carnefice e vittima, per l’integrazione del delitto di violenza sessuale su minore
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV PENALE Sentenza 22 luglio 2013, n. 31290 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIANCHI Luisa – Presidente – Dott. IZZO Fausto – rel. Consigliere – Dott. BLAIOTTA Rocco Marco – Consigliere – Dott. ESPOSITO...