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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 6 marzo 2013 n. 10413. Violenza privata aggravata per il marito che taglia i capelli alla moglie contro la sua volontà

Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 6 marzo 2013 n. 10413[1] [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/penale/sentenzeDelGiorno/2013/03/violenza-privata-aggravata-per-il-marito-che-taglia-i-capelli-alla-moglie-contro-la-sua-volonta.html  Archivio sentenze ordinanze  sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2011/   sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2012/  sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2013/        Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa      renatodisa.com

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 1600 del 23 gennaio 2013. Reato di violenza sessuale per lo psicoterapeuta che intrattiene rapporti con la paziente compulsiva

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 1600 del 23 gennaio 2013   Svolgimento del processo G.C., psicoterapeuta, propone ricorso per cassazione, affidato ad otto motivi, avverso la sentenza della Corte d’Appello di Milano che ha rigettato il suo gravame contro la sentenza di primo grado del Tribunale di Milano che aveva accolto, condannandolo...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 43495 del 9 novembre 2012. La sola finalità di umiliare può essere punita come violenza sessuale di gruppo

  Suprema Corte di Cassazione  sezione III sentenza n. 43495 del 9 novembre 2012 Svolgimento del processo 1. Con sentenza in data 05/03/2012 la Corte d’Appello di Palermo ha confermato la sentenza del Gup presso il Tribunale di Termini Imerese in data 05/07/2010 di condanna di S.C. alla pena di anni cinque di reclusione per...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1 ottobre 2012, n. 37916. Il consenso dell’avente diritto per avere effetto scriminante deve essere in correlazione cronologica con il compimento del fatto tipizzato come illecito, per cui per quanto attiene agli atti sessuali, tale consenso deve permanere durante lo svolgimento dell’attività sessuale

  La massima Il consenso dell’avente diritto per avere effetto scriminante deve essere in correlazione cronologica con il compimento del fatto tipizzato come illecito, per cui per quanto attiene agli atti sessuali, tale consenso deve permanere durante lo svolgimento dell’attività sessuale, la quale si caratterizza nella sua liceità proprio per la presenza costante del consenso,...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza del 15 ottobre 2012, n. 40383. In tema di lesioni e violenza privata

      Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza del 15 ottobre 2012, n. 40383 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 4-3-2011 la Corte di Appello di Palermo, confermando quella del Tribunale di Agrigento in data 5-5-2009, riconosceva la penale responsabilità di V.G. per il reato di violenza privata commesso l’(…) in...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 settembre 2012. Il reato di violenza sessuale, consistente nel compimento da parte della persona offesa di atti sessuali su se stessa, può essere commesso anche a distanza

La massima Il reato di violenza sessuale, consistente nel compimento da parte della persona offesa di atti sessuali su se stessa, può essere commesso anche a distanza, ovverosia a mezzo telefonico o di altre apparecchiature di comunicazione elettronica, atteso che per la configurabilità del delitto di cui all’art. 609 bis c.p. non è richiesto che...

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 21 settembre 2012, n. 36595. Il reato di violenza sessuale mediante abuso di autorità
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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 21 settembre 2012, n. 36595. Il reato di violenza sessuale mediante abuso di autorità

CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III PENALE SENTENZA 21 settembre 2012, n. 36595 La massima Il reato di violenza sessuale mediante abuso di autorità presuppone, al pari di quella commessa mediante violenza o minaccia, la costrizione della vittima a subire gli atti sessuali, che non può però essere presunta per il solo fatto della posizione autoritativa...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 ottobre 2012, n. 38719. La distinzione tra violenza sessuale e molestia a sfondo sessuale risiede nella coartazione dell’altrui volontà e nell’imposizione di un comportamento diretto ad appagare il proprio istinto sessuale, al quale la vittima non abbia la possibilità di sottrarsi, tipico della prima delle due fattispecie

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III PENALE sentenza 4 ottobre 2012, n. 38719   Motivi di fatto e diritto In riforma della decisione del primo Giudice, la Corte di Appello di Firenze con sentenza 31.3.2011 ha dichiarato non doversi procedere nei confronti di A.M. in ordine al reato di cui all’art. 660 c.p. perché estinto...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 7 settembre 2012, n.34236. Applicazione della circostanza della minore gravità di cui all’art. 609 bis, ultimo comma, c.p. laddove sia stata posta in essere una sola condotta oggettivamente poco invasiva in danno della minore vittima del reato

La massima Non può essere esclusa l’applicazione della circostanza della minore gravità di cui all’art. 609 bis, ultimo comma, c.p. in ipotesi di atti sessuali compiuti sul minore da un genitore o da persona che ne abbia l’affidamento laddove sia stata posta in essere una sola condotta oggettivamente poco invasiva in danno della minore vittima...

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Corte di Cassazione, sezione III , sentenza 31 agosto 2012 n. 33562. Concorso in atti sessuali su minorenni per i genitori che agevolano la convivenza della figlia tredicenne con un adulto

L’articolo in originale Corte di cassazione – Sezione III penale – Sentenza 31 agosto 2012 n. 33562. Concorso in atti sessuali su minorenni per i genitori che agevolano la convivenza della figlia tredicenne con un adulto Il testo integrale  Corte di Cassazione, sezione III , sentenza 31 agosto 2012 n. 33562[1] Per la Cassazione, valide...