Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 10 luglio 2013, n. 29455 Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza in epigrafe la Corte di appello di Lecce ha parzialmente confermato la sentenza del Tribunale della medesima città in data 23.3.2010 di condanna di V.C. per il delitto di truffa avendo quest’ultimo falsamente dichiarato all’INPS di...
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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 21695 del 21 maggio 2013. Il direttore generale può essere responsabile del reato di omesso versamento di ritenute previdenziali per l lavoratori
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 21695 del 21 maggio 2013 Svolgimento del processo 1. Con sentenza 5.7.2012 la Corte d’Appello di Milano ha confermato la decisione del Tribunale che aveva ritenuto R.N. responsabile del reato di omesso versamento di ritenute previdenziali per l lavoratori – periodo gennaio – giugno 2005, osservando che,...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 21628 del 20 maggio 2013. Responsabilità del CdA in tema di infortunio (mortale) sul lavaoro
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza n. 21628 del 20 maggio 2013 Ritenuto in fatto Con sentenza del Tribunale di Pavia in data 3.2.011 C.E. e F.R. venivano dichiarati responsabili del reato di cui all’art. 589 c.p. perché; la prima in qualità di quindi datrice di lavoro, presidente del consiglio di amministrazione della FO.RE.ST...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 11 marzo 2013, n. 11445. Il datore di lavoro, quale responsabile della sicurezza dell’ambiente di lavoro, è tenuto ad accertare la corrispondenza ai requisiti di legge dei macchinari utilizzati, e risponde dell’infortunio occorso ad un dipendente a causa della mancanza di tali requisiti, senza che la presenza sul macchinario della marchiatura di conformità “CE” o l’affidamento riposto nella notorietà e nella competenza tecnica del costruttore valgano ad esonerarlo dalla sua responsabilità
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV PENALE Sentenza 11 marzo 2013, n. 11445 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MARZANO Francesco – Presidente – Dott. BLAIOTTA Rocco Marco – Consigliere – Dott. CIAMPI Francesco Mari – Consigliere – Dott. DOVERE...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 20 maggio 2013 n. 21362. L’errore, ancorché colposo, del datore di lavoro sul possesso di regolare permesso di soggiorno da parte dello straniero impiegato, cadendo su un elemento normativo integrante la fattispecie, comporta l’esclusione della responsabilità penale
Testo integrale Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 20 maggio 2013 n. 21362[1] L’errore, ancorché colposo, del datore di lavoro sul possesso di regolare permesso di soggiorno da parte dello straniero impiegato, cadendo su un elemento normativo integrante la fattispecie, comporta l’esclusione della responsabilità penale. Per la Cassazione i giudici del merito non...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 16 aprile 2013, n. 9167. In tema di infortunio sul lavoro
La massima 1. Le norme dettate in tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro, tese ad impedire l’insorgenza di situazioni pericolose, sono dirette a tutelare il lavoratore non solo dagli incidenti derivanti dalla sua disattenzione, ma anche da quelli ascrivibili ad imperizia, negligenza ed imprudenza dello stesso; ne consegue che il datore di lavoro è...
Corte di cassazione, sezione lavoro, sentenza 4 febbraio 2013, n. 2512. Il datore di lavoro è responsabile anche nel caso in cui la condotta del lavoratore sia stata colposa
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Sentenza 4 febbraio 2013, n. 2512 Svolgimento del processo Con sentenza del 6/4/06 il giudice del lavoro del Tribunale di Tempio Pausania, accogliendo la domanda di P.A.D. , infortunatosi sul lavoro, accertò la responsabilità della Virginio s.r.l., quale datrice di lavoro, e la condannò al risarcimento del danno...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 17 gennaio 2013, n. 2569. In materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro, non possono ritenersi assolti gli obblighi connessi alla posizione di garanzia del datore di lavoro quando le misure cautelari adottate si sostanziano in generiche raccomandazioni alla prudenza, inammissibilmente impartite per via orale
La massima In materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro, non possono ritenersi assolti gli obblighi connessi alla posizione di garanzia del datore di lavoro quando le misure cautelari adottate si sostanziano in generiche raccomandazioni alla prudenza, inammissibilmente impartite per via orale. SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV SENTENZA 17 gennaio 2013, n.2569 Ritenuto...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza del 22 gennaio 2013, n. 1478. La responsabilità dell’imprenditore ex art. 2087 c.c.
La massima La responsabilità dell’imprenditore ex art. 2087 c.c., pur non configurando una ipotesi di responsabilità oggettiva, non è circoscritta alla violazione di regole di esperienza o di regole tecniche preesistenti e collaudale, ma deve ritenersi volta a sanzionare, alla luce delle garanzie costituzionali del lavoratore, l’omessa predisposizione da parte del datore di lavoro di...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 15 gennaio 2013, n. 1856. Il medico competente deve collaborare con il datore di lavoro per la prevenzione dei rischi nell’ambiente di lavoro
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza del 15 gennaio 2013, n. 1856 Ritenuto in fatto 1. Il Tribunale di Pisa, con sentenza dell’1.12.2011, ha condannato F..F. alla pena dell’ammenda, riconoscendola responsabile della contravvenzione di cui all’art. 25, comma 1, lett. a) in relazione all’art. 58, comma 1, lett. e) del d.lgs. 81/2008 come modificato...