Rimessa alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione la seguente questione: “se, ai fini della determinazione del tempo necessario a prescrivere, le circostanze c.d. indipendenti debbano essere considerate circostanze ad effetto speciale, ai sensi dell’articolo 63 c.p., comma 3, anche in caso di aumento non superiore ad un terzo“. Suprema Corte di Cassazione sezione III...
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 9 febbraio 2017, n. 6053
In una confisca per reati tributari nella fase successiva all’imposizione del vincolo cautelare che presuppone l’accertata impossibilità, anche se transitoria, di reperire presso la persona giuridica il profitto diretto, e prima che sia disposta la confisca per equivalente sui beni nella disponibilità dell’imputato, quest’ultimo ha l’onere di indicare i beni sui quali è possibili disporre...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 6 febbraio 2017, n. 5439
La funzione di dirigente dell’area tecnica comunale che ha rilasciato un permesso di costruire illegittimo, dunque, non implica, in assenza di elementi di fatto indizianti un concorso consapevole, o quantomeno colposo, nella condotta, una responsabilita’ omissiva nella realizzazione di opere illegittime, in quanto il dirigente non e’ previsto tra i soggetti attivi del reato proprio...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 6 febbraio 2017, n. 5434
La previsione dell’art. 9 D.Lgs. 74/2000, contenente una deroga rispetto alla disciplina comune del concorso di persone, non si applica nei casi in cui sia ascrivibile al medesimo soggetto tanto l’emissione quanto l’utilizzazione di fatture false per operazioni oggettivamente inesistenti. Nell’ipotesi in trattazione, pacifica risulta, dunque, la doppia punibilità: per il reato di cui all’art....
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 29 dicembre 2016, n. 55106
In caso di procedimento non iniziato alla data di entrata in vigore dello scudo fiscale (3 agosto 2009) il rimpatrio può essere perfezionato solo con il pagamento dell’imposta straordinaria e non solo con la semplice presentazione della dichiarazione riservata a patto che non siano iniziate attività di indagine o di accertamento Suprema Corte di Cassazione...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 28 ottobre 2016, n. 45473
In tema di abuso d’ufficio, la prova del dolo intenzionale, che qualifica la fattispecie criminosa, può essere desunta anche da elementi sintomatici come la macroscopica illegittimità dell’atto compiuto, non essendo richiesto l’accertamento dell’accordo collusivo con la persona che si intende favorire, in quanto l’intenzionalità del vantaggio ben può prescindere dalla volontà di favorire specificamente quel...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 9 novembre 2016, n. 46902
Il decreto di sequestro preventivo è compatibile con il sequestro probatorio. Mentre il primo è rivolto a impedire l’aggravamento delle conseguenze dannose del reato; il secondo serve ad assicurare le cose necessarie all’accertamento dei fatti Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 9 novembre 2016, n. 46902 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 3 novembre 2016, n. 46169
In materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro si configurano i reati, di cui agli artt. 19, comma 1, lett. f), e 56, comma 1, lett. a), d.lgs. 81 del 2008, per il soggetto, che in qualità di preposto dell’azienda abbia omesso di intervenire sulle modalità pericolose di rimozione e...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 10 ottobre 2016, n. 42736
L’omessa notificazione dell’avviso di deposito della sentenza di primo grado a uno dei difensori determina la nullità della decisione anche se la pronuncia è stata impugnata da uno dei due legali Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 10 ottobre 2016, n. 42736 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 ottobre 2016, n. 41469
L’elemento soggettivo del reato di violenza sessuale è integrato dal dolo generico, consistente nella coscienza e volontà di compiere un atto invasivo e lesivo della libertà sessuale della persona offesa non consenziente, sicché non è necessario che detto atto sia diretto al soddisfacimento dei desideri dell’agente né rilevano possibili fini ulteriori – di concupiscenza, di...