Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 6 ottobre 2016, n. 42366
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 6 ottobre 2016, n. 42366

Ingresso illecito di stranieri in Italia e associazione per delinquere a carico delle impiegate della prefettura e del comune che tramite fittizie richieste di assunzione ottenevano permessi di soggiorno Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 6 ottobre 2016, n. 42366 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 settembre 2016, n. 39752
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 settembre 2016, n. 39752

L’art. 666 p.p.p. prevede che il termine per comparire non sia inferiore a giorni dieci (nella fattispecie la notifica del decreto di fissazione dell’udienza camerale, avvenuta undici giorni prima della data dell’udienza medesima, era conforme alla normativa). Di conseguenza, nella sostanza, anche le impugnazioni proposte dinanzi al Tribunale di Sorveglianza si svolgono secondo il procedimento...

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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 1 settembre 2016, n. 36329

Ai fini della concessione del permesso, non è necessario il verificarsi di un singolo grave evento, unico e irripetibile, ma è sufficiente anche una grave situazione cronica perdurante nel tempo, quale la grave malattia psichica di un familiare Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 1 settembre 2016, n. 36329 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 30 agosto 2016, n. 35808
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 30 agosto 2016, n. 35808

In tanto è possibile computare la detenzione all’estero, in quanto essa sia relativa ad un fatto per cui si è proceduto in Italia, conseguendone che, nel caso in cui abbiano proceduto sia l’autorità giudiziaria nazionale, sia quella straniera, deve trattarsi allora di una condotta naturalisticamente unica, parte di un iter criminis iniziato in uno Stato...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 27 giugno 2016, n. 26687
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 27 giugno 2016, n. 26687

Poiché non esiste una sorta di presunzione generale di affidabilità di ciascuno al servizio sociale, ma al contrario devono sussistere elementi positivi sulla base dei quali il giudice possa ragionevolmente “ritenere” che l’affidamento si riveli proficuo, appare evidente che – in relazione agli obbiettivi di rieducazione e di prevenzione propri dell’istituto – la reiezione dell’istanza...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 giugno 2016, n. 26340
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 giugno 2016, n. 26340

Il meccanismo procedurale di cui all’articolo 663 c.p.p. (che prevede, per il caso di condanne emesse nei confronti della stessa persona da giudici diversi per reati diversi, la determinazione, ad opera del P.M., della pena da eseguirsi, in osservanza delle norme sul concorso di pene) non ha violato i principi fissati nei nn. 96 e...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 24 maggio 2016, n. 21644
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 24 maggio 2016, n. 21644

I giocattoli pirici o altre materie qualificate esplodenti, non micidiali se singolarmente considerate, possono in determinate circostanze acquistare tali caratteristiche, quando dalla loro concentrazione, nelle specifiche circostanze di fatto, derivi una oggettiva ed intrinseca potenzialità di pericolo per persone o cose, di guisa che assumano, nel loro insieme, la caratteristica della micidialità   Suprema Corte...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21195
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21195

In tema di procedimento di sorveglianza, il decreto di inammissibilita’ per manifesta infondatezza puo’ essere emesso de plano, ai sensi dell’articolo 666 c.p.p., comma 2, soltanto con riguardo ad una richiesta identica, per oggetto e per elementi giustificativi, ad altra gia’ rigettata ovvero priva delle condizioni previste direttamente dalla legge e non con riferimento al...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21196
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21196

In caso di successione di disposizioni diverse concernenti benefici penitenziari, che non attengono ne’ alla cognizione del reato, ne’ all’irrogazione della pena, ma alle modalita’ esecutive di questa, non operano le regole dettate dall’articolo 2 c.p., ne’ il principio costituzionale di irretroattivita’ delle disposizioni in pejus, ma quelle vigenti al momento della loro applicazione  ...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21204
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21204

Il sopravvenuto difetto di interesse all’impugnazione e’ una causa di inammissibilita’ che prevale su quella della rinuncia all’impugnazione, eventualmente concorrente, perche’ piu’ favorevole, non comportando la condanna al pagamento delle spese: infatti, il venir meno dell’interesse, sopraggiunto alla proposizione del ricorso, non configura un’ipotesi di soccombenza e pertanto il ricorrente non deve essere condannato ne’...