Dalla pubblicazione della sentenza di condanna sul sito internet del Ministero della Giustizia non può dipendere il godimento della sospensione condizionale della pena principale, potendo esso essere subordinato soltanto alla pubblicazione sulla stampa periodica della sentenza a titolo di riparazione del danno Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 9 novembre 2016, n....
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 26 ottobre 2016, n. 45187
Escluso il reato di peculato militare per il colonnello dell’esercito che utilizza la banda militare senza autorizzazione. Il peculato non scatta in relazione alle energie lavorative perché la “forza umana” non è suscettibile di appropriazione. Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 26 ottobre 2016, n. 45187 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 6 ottobre 2016, n. 42377
In tema die vasione fiscale ai fini della competenza del giudice, la valutazione di un reato come il più grave o come il primo in ordine temporale non è rilevante se non è contestato agli imputati per i reati connessi Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 6 ottobre 2016, n. 42377 REPUBBLICA ITALIANA...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 6 ottobre 2016, n. 42366
Ingresso illecito di stranieri in Italia e associazione per delinquere a carico delle impiegate della prefettura e del comune che tramite fittizie richieste di assunzione ottenevano permessi di soggiorno Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 6 ottobre 2016, n. 42366 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 13 settembre 2016, n. 38044
Il controllo affidato al giudice di legittimita’ e’ esteso, oltre che all’inosservanza di disposizioni di legge sostanziale e processuale, ai vizi della motivazione, nel cui ambito devono ricondursi tutti i casi in cui la motivazione risulti priva dei requisiti minimi di coerenza, completezza e logicita’, al punto da risultare apparente o addirittura inesistente, non consentendo...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 13 settembre 2016, n. 38047
Nei procedimenti con pluralità di imputati, la competenza del giudice di appello a provvedere “in executivis” va affermata, in virtu’ del principio dell’unitarietà dell’esecuzione, non solo rispetto a quelli per cui la sentenza e’ stata riformata, ma anche rispetto a quelli nei cui confronti la decisione di primo grado sia stata confermata, pure quando la...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 settembre 2016, n. 39752
L’art. 666 p.p.p. prevede che il termine per comparire non sia inferiore a giorni dieci (nella fattispecie la notifica del decreto di fissazione dell’udienza camerale, avvenuta undici giorni prima della data dell’udienza medesima, era conforme alla normativa). Di conseguenza, nella sostanza, anche le impugnazioni proposte dinanzi al Tribunale di Sorveglianza si svolgono secondo il procedimento...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 settembre 2016, n. 39706
Il “fatto ingiusto altrui” deve essere connotato dal carattere dell’ingiustizia obiettiva, intesa come effettiva contrarietà a regole giuridiche, morali e sociali, reputate tali nell’ambito di una determinata collettività in un dato momento storico e non con riferimento alle convinzioni dell’imputato e alla sua sensibilità personale Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 23 settembre...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 5 ottobre 2016, n. 42043
In considerazione della problematicità interpretativa in merito all’applicabilità dell’istituto del concorso esterno alla fattispecie dell’art. 416 c.p., figura negli altri ordinamenti Europei (con la sola eccezione francese) rigorosamente tipizzato, sorge la necessità di sottoporre la questione alla superiore conoscenza delle Sezioni Unite SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I PENALE SENTENZA 5 ottobre 2016, n.42043 Ritenuto...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 15 settembre 2016, n. 38276
La unicità del disegno criminoso, per configurare il reato continuato, non può identificarsi con la tendenza a porre in essere determinati reati, atteso che le singole violazioni devono costituire parte integrante di un unico programma deliberato nelle linee essenziali per conseguire un determinato fine Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 15 settembre 2016,...