Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 5 ottobre 2016, n. 41785
Articolo

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 5 ottobre 2016, n. 41785

Esclusa la diffamazione contestata al condomino che scrive una lettera inserita nelle cassette della posta nella quale accusa l’amministratore di ignorare la legge fiscale Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 5 ottobre 2016, n. 41785 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 13 settembre 2016, n. 38108
Articolo

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 13 settembre 2016, n. 38108

La rescissione del giudicato non si applica al caso in cui l’imputato sia stato dichiarato assente avendo eletto domicilio presso il difensore d’ufficio, poichè, ai sensi degli artt. 420 bis, commi 2 e 3, e 175, comma secondo, cod. proc. pen., dall’elezione di domicilio deriva una presunzione di conoscenza del processo che legittima il giudice...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 15 settembre 2016, n. 38311

Il diritto di critica anche politica ha dei confini precisi. Non può cioè sconfinare in affermazioni gratuite lesive della personalità professionale di soggetti esercenti attività di informazione, attraverso l’attribuzione agli stessi di finalità di tipo personalistico a cui piegare la conduzione di un servizio giornalistico, prescindendo da ogni argomentazione a sostegno di tali affermazioni Suprema...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 15 settembre 2016, n. 38302
Articolo

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 15 settembre 2016, n. 38302

Per integrare il reato di bancarotta è necessario creare il pregiudizio agli interessi della massa dei creditori non già per effetto dell’insolvenza, ma per effetto dell’ingiustificato depauperamento del patrimonio societario che deve servire a garantire i loro crediti Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 15 settembre 2016, n. 38302 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 27 luglio 2016, n. 32793
Articolo

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 27 luglio 2016, n. 32793

L’amministratore di diritto della società non può, per il solo fatto di aver accettato la carica sociale, ritenersi responsabile per la falsificazione del DURC realizzata dal delegato allo svolgimento delle attività sociali. Per evitare di cadere in ipotesi di responsabilità da posizione, occorre, infatti, valutare se l’amministratore abbia effettivamente dato un contributo, eventualmente anche in...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 12 luglio 2016, n. 29209
Articolo

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 12 luglio 2016, n. 29209

Tenuto conto del principio generale del favor conciliationis, cui è improntato il sistema normativo che regola il procedimento penale dinanzi al Giudice di Pace, e che esso è collocabile nell’ambito del più ampio principio della ragionevole durata dei processi, la mancata comparizione del querelante – previamente e chiaramente avvisato del fatto che l’eventuale successiva assenza...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 16 giugno 2016, n. 25062
Articolo

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 16 giugno 2016, n. 25062

Le statuizioni civili pronunciate nel giudizio di merito sopravvivono all’intervenuta abrogazione della rilevanza penale del fatto il cui accertamento le ha giustificate Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 16 giugno 2016, n. 25062 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 9 giugno 2016, n. 24065
Articolo

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 9 giugno 2016, n. 24065

Non integra il reato di diffamazione l’affermazione offensiva, caratterizzata da preconcetti e luoghi comuni, che non consenta l’individuazione specifica ovvero riferimenti inequivoci a circostanze e fatti di notoria conoscenza attribuibili ad un determinato individuo, giacché il soggetto passivo del reato deve essere individuabile, in termini di affidabile certezza, dalla stessa prospettazione oggettiva dell’offesa, quale si...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza  7 giugno 2016, n. 23601
Articolo

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 7 giugno 2016, n. 23601

L’esimente di cui all’art. 598 c.p. – per il quale non sono punibili le offese contenute negli scritti e nei discorsi pronunciati dinanzi alle autorità giudiziarie e amministrative – non si applica alle accuse calunniose contenute in tali atti, considerato che la predetta diposizione si riferisce esclusivamente alle offese e non può, pertanto, estendersi alle...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 11 maggio 2016, n. 19529

Il ricorso all’art. 1488 cod. civ. non rileva con riferimento ai contratti relativi a vendite “a non domino”, ove concluse non sulla base della tipica condizione di incertezza dell’esistenza del diritto reale da trasferire e con l’accollo del rischio della sua inesistenza in capo all’acquirente, ma in presenza della certezza – sia da parte dei...