In tema di verificazione del passivo, il principio di non contestazione non comporta l’automatica ammissione del credito allo stato passivo solo perché non sia stato contestato dal curatore, competendo al giudice delegato ed al tribunale fallimentare il potere di sollevare ogni tipo di eccezioni in tema di verificazione dei fatti e delle prove Suprema Corte...
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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 14 marzo 2017, n. 6509
Quando il figlio maggiore di età abbandoni il posto a tempo indeterminato per sceglierne altro a tempo determinato ciò non comporta la reviviscenza dell’obbligo del genitore al mantenimento. Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 14 marzo 2017, n. 6509 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 13 gennaio 2017, n. 701
L’autocertificazione è priva di efficacia probatoria nel processo tributario, trovando ostacolo invalicabile nella previsione dell’art. 7, coma 4, del d.lgs. 546 del 1992, giacché, eludendo il divieto di giuramento e prova testimoniale, finirebbe per introdurre un mezzo di prova, non solo equipollente a quello vietato, ma anche costituito al di fuori del processo Suprema Corte...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 26 ottobre 2016, n. 21572
Il reddito da plusvalenza derivante da un’operazione negoziale costituita dalla donazione di terreno edificabile effettuata dalla contribuente alla figlia e dalla successiva vendita (a distanza di meno di un mese) dello stesso immobile ad una società può essere imputato alla contribuente e sottoposto a tassazione se provato sulla base di presunzioni gravi, precise e concordanti....
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 21 giugno 2016, n. 12777
È illegittima la cartella fondata esclusivamente sui risultati del test di operatività delle società di comodo: è l’amministrazione che deve provare la fondatezza delle pretesa e l’applicabilità della disciplina Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 21 giugno 2016, n. 12777 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE...
Ai sensi dell’art. 18 L.F., la sentenza che rigetta il reclamo è notificata al reclamante a cura della cancelleria ed il termine per proporre il ricorso in cassazione è di trenta giorni dalla notificazione. Nonostante la norma parli di notificazione “a cura della cancelleria” ad essa è equipollente quella operata dal curatore fallimentare, attesa la ratio pienamente assolta di permettere alla parte di conoscere compiutamente le ragioni e l’esito del reclamo, al fine di valutarne la ricorribilità per cassazione. Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 14 aprile 2016, n. 7384.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 14 aprile 2016, n. 7384 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria – Presidente Dott. FERRO Massimo – Consigliere Dott. LAMORGESE Antonio – Consigliere Dott. NAZZICONE Loredana – rel. Consigliere...
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