Nelle ipotesi di distrazione di cespiti aziendali, non può, nei confronti del soggetto investito solo formalmente di una carica gestoria della società, trovare automatica applicazione la massima di orientamento secondo cui, una volta accertata la presenza di determinati beni nella disponibilità dell’imprenditore fallito, il loro mancato reperimento, in assenza di adeguata giustificazione della destinazione a...
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 17 luglio 2017, n. 34836
L’omesso versamento dei contributi non rientra nella bancarotta per dissipazione perché non riduce il patrimonio dell’impresa Corte di Cassazione sentenza 17 luglio 2017, n. 34836 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUNO Paolo Antonio – Presidente Dott. LAPALORCIA Grazia –...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 20 maggio 2015, n. 20973. Si ha sufficiente indicazione dell’enunciazione del fatto, delle circostanze aggravanti e di quelle che possono comportare l’applicazione di misure di sicurezza, qualora si abbia l’individuazione dei tratti essenziali del fatto di reato attribuito, dotati di adeguata specificita’, sicche’ l’imputato possa apprestare la sua difesa. Infatti, in considerazione della centralita’ del dibattimento, dei poteri conferiti al giudice, sia in materia d’integrazione del materiale probatorio insufficiente o mancante ex articolo 507 c.p.p., che in tema di ammissione di prove, e della possibilita’ di procedere a contestazione suppletiva ed a modificazione dell’imputazione ex articolo 516 c.p.p., non appare necessaria una dettagliata imputazione
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 20 maggio 2015, n. 20973 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LOMBARDI Alfredo M. – Presidente Dott. DE BERARDINIS Silvana – Consigliere Dott. FUMO M. – rel. Consigliere Dott. SETTEMBRE Antonio – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 4 febbraio 2015, n. 5317. Si configura il reato di bancarotta per dissipazione se la vendita di merce sottocosto è sistematica, non invece se la stessa vendita sia funzionale alle esigenze dell’impresa e il venditore non abbia la consapevolezza di diminuire in tal modo il patrimonio per scopi del tutto estranei alla società. Nel caso di specie, la Cassazione ha accolto il ricorso degli amministratori di una Srl, operativa nel settore dell’abbigliamento, accusati di aver dissipato il patrimonio, sulla scorta del risultato negativo dato dalla differenza tra il valore della merce e l’ammontare dei ricavi di esercizio
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 4 febbraio 2015, n. 5317 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. OLDI Paolo – Presidente Dott. DE MARZO Giusepp – Consigliere Dott. POSITANO G. – rel. Consigliere Dott. CAPUTO Angelo – Consigliere Dott....