Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 16 gennaio 2014, n. 809 Svolgimento del processo 1. – A.A. propose appello avverso la sentenza del Tribunale di Monza, Sezione distaccata di Desio, che aveva dichiarato l’esclusiva proprietà di D.M. sui beni oggetto di sequestro di cui al provvedimento 3 luglio 2000, e in particolare delle somme...
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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 10 gennaio 2014, n. 406. La deroga alla previsione dell’art. 718 cod. civ. – la cui applicazione è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice, che, peraltro, deve adeguatamente motivarla – è riferibile esclusivamente alla ipotesi in cui singole unità immobiliari siano considerate indivisibili, non potendo trovare applicazione alle ipotesi in cui vi sia una pluralità di beni immobili, laddove è possibile procedere a un progetto che consenta l’assegnazione in natura a ciascun condividente di porzioni dei beni ereditari
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 10 gennaio 2014, n. 406 Svolgimento del processo 1. – D.F.L. , in nome e per conto della figlia minore G.A. , conveniva in giudizio davanti il tribunale di Bologna R.R. per sentire accertare la lesione della quota di legittima spettante alla G. con la condanna della convenuta...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 3 gennaio 2014, n. 56. La cessione gratuita di quote di una cooperativa edilizia finalizzata all’assegnazione dell’alloggio in favore del cessionario può integrare una donazione indiretta dell’alloggio stesso, soggetta alla morte del donante a collazione ereditaria ai sensi dell’art. 746 c.c..
Suprema Corte di Cassazione sezione II Sentenza 3 gennaio 2014, n. 56 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ODDO Massimo – Presidente Dott. MAZZACANE Vincenzo – Consigliere Dott. BIANCHINI Bruno – Consigliere Dott. MANNA Felice – rel. Consigliere Dott. CORRENTI...
DECRETO LEGISLATIVO 28 dicembre 2013, n. 154. Revisione delle disposizioni vigenti in materia di filiazione, a norma dell’articolo 2 della legge 10 dicembre 2012, n. 219.
DECRETO LEGISLATIVO 28 dicembre 2013, n. 154 Revisione delle disposizioni vigenti in materia di filiazione, a norma dell’articolo 2 della legge 10 dicembre 2012, n. 219. (14G00001) IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione; Vista la legge 10 dicembre 2012, n. 219, recante disposizioni in materia di riconoscimento dei figli...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 20 dicembre 2013, n. 28586. Alle sezioni unite il quesito quale sia lo strumento processuale utilizzabile per contestare l’autenticità del testamento olografo.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 20 dicembre 2013, n. 28586 Fatto e diritto Ritenuto che con atto notificato il 12 luglio 1973, A.C. , B. , C. e G.G. convennero in giudizio dinanzi al Tribunale di Roma C.A. , vedova di A.C. , deceduto il (omissis) , esponendo che quest’ultimo aveva lasciato unica...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 dicembre 2013, n. 28716. Se viene accertata la validità della convenzione matrimoniale gli immobili di tale convenzione possono essere assegnati con divisione testamentaria ma solo per una loro quota pari al 50%
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 30 dicembre 2013, n. 28716 Svolgimento del processo Con citazione 2.4.1983 i fratelli L.V.V., L. e S., a seguito della morte del padre R. , convenivano davanti al tribunale di Foggia S.E. , con la quale lo stesso, dopo il divorzio dalla loro madre, si era risposato il...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 2 dicembre 2013, n. 26991. La possibilità che costituisca donazione indiretta la cointestazione, con firma e disponibilità disgiunte, di una somma di denaro depositata presso un istituto di credito, qualora la predetta somma, all’atto della cointestazione, risulti essere appartenuta ad uno solo dei cointestatari, è legata all’apprezzamento dell’esistenza dell’animns donandi, consistente nell’accertamento che, al momento della cointestazione, il proprietario del denaro non avesse altro scopo che quello di liberalità
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 2 dicembre 2013, n. 26991 Svolgimento del processo Con atto di citazione notificato il 9-9-1998 C.M.G. conveniva dinanzi al Tribunale di Chiavari M.S. , esponendo che in data 2-1-1998 era deceduto C.B., lasciando quali eredi ab intestato l’attrice e gli altri fratelli G. , R. e F. ,...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 29 novembre 2013, n. 26931. Correttamente il giudice del merito ha ritenuto che la presenza dei puntini di sospensione accanto ai nominativi dei primi tre soggetti contenuti nella scheda testamentaria per cui è causa rende impossibile stabilire il bene o la quota di eredità che la de cuius avrebbe inteso attribuire a ciascuno di essi e che, proprio in ragione dell’assoluta indeterminatezza dell’oggetto delle disposizioni testamentarie, la de cuius si è, in realtà, limitata a predisporre un progetto (una bozza o una minuta) del proprio testamento, privo di quel carattere di compiutezza che deve caratterizzare le valide disposizioni testamentarie
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 29 novembre 2013,n . 26931 Fatto e diritto Ritenuto che G..S. convenne in giudizio dinanzi al Tribunale di Verona S.P. , M. , Ma. , F. , Mi. ed A. , nonché R.L. , L..C. e P..M. , chiedendo che fosse accertata e dichiarata l’invalidità del testamento olografo,...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 29 novembre 2013, n. 26858. Nel giudizio di riduzione l’attore nel dar prova del suo diritto, ha l’onere di sottrarre il valore delle liberalità ricevute; ne consegue che, intervenuto il giudicato che accerta (in tesi) la liberalità non dichiarata da chi agisce in riduzione, lo stesso giudicato esterno (intervenuto tra le stesse parti) sarebbe opponibile nel giudizio di riduzione, posto che l’esistenza del giudicato esterno è rilevabile d’ufficio in ogni stato e grado del procedimento, anche in sede di legittimità
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 29 novembre 2013, n. 26858 Svolgimento del processo Con citazione del 14/8/2002 F..C. conveniva in giudizio le sorelle P.A. e M. e M.F. , figlio di quest’ultima e destinatario di una disposizione testamentaria in suo favore, nel testamento di M..D.R. , madre delle due convenute. L’attore chiedeva che...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 15 novembre 2013, n. 25671. La disciplina antielusiva dell’interposizione, prevista dall’art. 37, comma 3, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, non presuppone necessariamente un comportamento fraudolento da parte del contribuente, essendo sufficiente un uso improprio, ingiustificato o deviante di un legittimo strumento giuridico, che consenta di eludere l’applicazione del regime fiscale che costituisce il presupposto d’imposta: ne deriva che il fenomeno della simulazione relativa, nell’ambito della quale può ricomprendersi l’interposizione fittizia di persona, non esaurisce il campo di applicazione della norma, ben potendo attuarsi lo scopo elusivo anche mediante operazioni effettive e reali. Da quanto esposto consegue che il carattere reale, e non simulato, dell’operazione di vendita e l’effettiva percezione del prezzo da parte dei venditori-donatari, non sono sufficienti ad escludere lo scopo elusivo dell’intera operazione negoziale posta in essere, nella sequenza donazione-vendita
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 15 novembre 2013, n. 25671 Ritenuto in fatto 1. L.B. propone ricorso per cassazione, articolato in nove motivi, avverso la sentenza della Commissione tributaria regionale del Veneto indicata in epigrafe, con la quale, in accoglimento dell’appello dell’Ufficio, è stata affermata la legittimità dell’avviso di accertamento emesso nei confronti...