La perdita di una persona cara implica necessariamente una sofferenza morale, la quale non costituisce un danno autonomo, ma rappresenta un aspetto – del quale tenere conto, unitamente a tutte le altre conseguenze, nella liquidazione unitaria ed omnicomprensiva – del danno non patrimoniale Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 19 maggio 2017, n....
Categoria: Illecito aquiliano (o extracontrattuale)
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 18 maggio 2017, n. 12470
Contrasta con il diritto del danneggiato ad una integrale ed onnicomprensiva, benché equitativa, liquidazione del danno non patrimoniale da definitiva alterazione del rapporto parentale con il proprio partner sia la mancata adozione come parametro di riferimento per la liquidazione equitativa del danno, delle tabelle milanesi adottate al momento della liquidazione dello stesso, in mancanza di...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 12 maggio 2017, n. 11785
La responsabilita’ per i danni cagionati da una cosa in custodia, ex articolo 2051 c.c., ha carattere oggettivo e trova fondamento nella particolare relazione intercorrente tra il custode e la cosa, la presunzione di responsabilita’ del quale puo’ essere vinta solo dalla sussistenza di un fattore esterno, il caso fortuito, attinente alle modalita’ di causazione...
Corte di Cassazione, sezione III civile, ordinanza 12 maggio 2017, n. 11777
Nella quantificazione del danno patrimoniale non si può ripetere una somma maggiore in relazione a future e presunte minori capacità reddittuali. Infatti occorre la prova di tale incidenza decrementativa e l’appellante non si può limitare a sostenere perdite di chances in relazione a non precisate attività sportive agonistiche, carriere militari o di pubblica sicurezza o...
Corte di Cassazione, sezione III civile, ordinanza 9 maggio 2017, n. 11226
Qualora il bene in relazione al quale sussista in capo ad un soggetto l’obbligo di custodia (nel caso di specie, una strada) sia stato trasferito nella esclusiva disponibilita’ materiale di un terzo perche’ questo vi esegua alcuni lavori sulla base di un contratto di appalto, la responsabilita’ per custodia si trasferisce all’appaltatore per tutto il...
Corte di Cassazione, sezione III civile, ordinanza 9 maggio 2017, n. 11225
La responsabilita’ per i danni cagionati da cose in custodia, di cui all’articolo 2051 c.c., opera anche per la P.A. in relazione ai beni demaniali, con riguardo, tuttavia, alla causa concreta del danno, rimanendo l’amministrazione liberata dalla medesima responsabilita’ ove dimostri che l’evento sia stato determinato da cause estrinseche ed estemporanee create da terzi, non...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 9 maggio 2017, n. 11210
Riconosciuta la responsabilità dell’Ente Parco Regionale del Conero in merito a un incidente tra un’autovettura e un cinghiale. L’Ente, infatti, ha il dovere di monitorare e controllare la presenza della fauna e il numero dei cinghiali Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 9 maggio 2017, n. 11210 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO...
Corte di Cassazione, sezione III civile, ordinanza 5 maggio 2017, n. 10928
Lo scrittore che riporti un’intervista a terzi, con contenuto diffamatorio, risponde del danno patito dal diffamato se non si attiva, da un lato per verificare la verità, quanto meno putativa delle dichiarazioni rese dall’intervistato e dall’altro per presentare in modo obiettivo l’intervista e i fatti in essa dichiarati, senza allusioni, fornendo altresì al lettore le...
Corte di Cassazione, sezione III civile, ordinanza 5 maggio 2017, n. 10925
In tema di risarcimento dei danni da diffamazione a mezzo stampa, il limite della cd. pertinenza, richiesto ai fini dell’operatività della scriminante del diritto di cronaca, non risulta violato quando le persone coinvolte godano di una diffusa notorietà, sia pure limitata all’ambito locale, atteso che la scriminante non impone che si tratti di persone pubbliche...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 22 maggio 2017, n.12842
In tema di responsabilità civile dei maestri e dei precettori, per superare la presunzione di responsabilità a loro carico di cui all’art. 2048 cod. civ., è necessaria la dimostrazione di aver esercitato la vigilanza sugli alunni nella misura dovuta e del carattere imprevedibile e repentino dell’azione dannosa SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI CIVILE...